Stanchi della guida a destra? Dopo due episodi ambientati nel Commonwealth britannico, la serie Forza Horizon si sposta in America del Nord, nelle calde terre messicane.
Sviluppatore / Publisher: Xbox Game Studios / Playground Games Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Online e Locale PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 9 novembre 2021
Con un annetto di ritardo rispetto al solito, gli sviluppatori di Playground Games hanno ormai quasi terminato i lavori sull’ultimo capitolo del franchise, la cui uscita è prevista, a meno di cataclismi galattici, per il nove novembre.
Per farsi perdonare l’attesa, Forza Horizon 5 sarà più ampio e vario di tutti i suoi predecessori. Il creative director Mike Brown ci ha parlato di cosa renderà speciale questo gioco, anche se per ora non abbiamo potuto metterci le mani per una prova giocata. Guardare, ma non toccare.
RECKLESS
Nell’evento stampa di pochi giorni fa ci è stato mostrato un video di gameplay tratto dalle fasi iniziali di Forza Horizon 5. Vi ricordate la demo di Forza Horizon 4, in cui si guidavano vetture molto diverse tra loro per un paio di minuti circa, a mo’ di presentazione dello spirito del gioco? Che figata il pezzo sterrato con le moto da cross che ci saltavano tutto intorno, no? Ecco, quello che abbiamo visto è qualcosa di simile, un condensato della varietà di vetture e ambienti che avremo poi modo di visitare con più calma nel corso del gioco. Il filmato partiva con una scena tamarra degna dei più recenti Fast & Furious, con un aereo cargo che lasciava precipitare nel vuoto una Ford Bronco 2021, la quale poi apriva un paracadute che le permetteva un morbido atterraggio lungo la catena montuosa Cordero, in barba a qualsiasi legge della fisica, comprese quelle dell’aerodinamica e il tanto bistrattato terzo principio della dinamica.
A bordo del poderoso mezzo, abbiamo potuto avere un assaggio delle strade sterrate sui pendii messicani, che, se percorsi a tutta velocità, ci porteranno rapidamente da scenografie tipicamente montuose con tanto di neve alle altezze più elevate, a zone pianeggianti con tutt’altro tipo di panorama. L’auto successiva, questa volta appoggiata con delicatezza dall’aereo che nel frattempo era sceso (senza fermarsi, ovviamente) al livello del suolo, era una rampante Corvette Stingray 2020, che abbiamo visto indirizzarsi dritta dritta verso una tempesta di sabbia. Questa sarà una nuova condizione meteorologica speciale, che in certi casi si troverà in località scriptate, ma altre volte comparirà in maniera casuale; l’effetto più evidente sarà una riduzione drastica della visibilità, mentre la variazione delle performance della vettura non sarà tanto brutale in confronto ad altri fenomeni atmosferici come le tempeste tropicali, vere e proprie bombe d’acqua che dovrebbero modificare in maniera significativa la risposta del nostro mezzo. Sembra promettente, noi di sicuro speriamo in qualcosa di spettacoloso.
BLIND FAITH
La terza auto della selezione è stata una Porsche 911 in versione modificata da rally, che si muoveva in tratti di giungla dove sembrava quasi di percepire la pesante umidità e il calore dell’ambiente. A dire il vero, questa vettura mi ha lasciato un po’ interdetto: spero non sia l’unica 911 a disposizione, dato che si trattava di un’auto profondamente diversa dall’immagine che ho stampata io in testa quando si parla di quella famiglia. Parlo del modello più iconico in assoluto, il 964, nella produzione del 1989, con le sue linee eleganti e minute, quel volante indimenticabile e soprattutto quel rombo del motore, così tipicamente rauco e graffiante da renderlo del tutto unico.
Continua nella prossima pagina…
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