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The Dark Pictures Anthology: House of Ashes

PC PS4 PS5 Xbox One Xbox Series X

The Dark Picture Anthology: House of Ashes – Provato

Dopo Man of Medan e Little Hope, il Curatore ha un’altra storia in serbo per noi che sarà pronta giusto in tempo per Halloween. House of Ashes – provato in anteprima negli scorsi giorni – giocherà ancora una volta con le nostre paure e, ancor più del solito, con la nostra morale.

Sviluppatore / Publisher: Supermassive Games / Bandai Namco Entertainment Prezzo: 29,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Cooperativo Online e Locale PEGI: 18 Disponibile Su: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 22 ottobre

Lo scenario dei soldati americani impegnati nella spasmodica ricerca di armi di distruzione di massa in Medio Oriente durante i primi anni del Duemila ha ispirato nel tempo parecchi team di sviluppo. Recentemente, anche Supermassive Games ha deciso di intraprendere questa difficile strada, ambientando negli aspri paesaggi ai piedi dei Monti Zagros il nuovo capitolo della sua saga adventure/horror The Dark Picture Anthology: House of Ashes.

Il conflitto ha portato nel 2003 sul suolo iracheno una speciale squadra di soldati statunitensi, alla ricerca di possibili nascondigli di ordigni chimici. L’operazione, lanciata tempestivamente dopo degli strani rilevamenti satellitari, si rivela tuttavia un completo disastro e il gruppo viene colto alla sprovvista dal fuoco nemico appena raggiunto il punto d’interesse. Parte della spedizione non sopravvive all’attacco, mentre il resto dei soldati precipita in una profonda voragine nel terreno, separandosi.

ANTICO ORRORE

Jason Kolchek e Nick Kay atterrano a 52 piedi di profondità, poco distanti tra loro. È proprio quest’ultimo a permetterci di fare i primi passi nella Grotta di Sabbia (ambientazione dell’intera demo), di familiarizzare con i pochi comandi a nostra disposizione e di scoprire la presenza di strane creature demoniache dalle quali è molto meglio stare parecchio alla larga, che hanno già cominciato a banchettare con i primi cadaveri piovuti dalla superficie. Più in basso, a 62 piedi, piombano invece Eric e Rachel King. Dei cinque, i due risultano essere i personaggi giocabili meglio caratterizzati del titolo all’inizio dell’avventura e, nonostante qualche scambio di battute un po’ improbabile per una situazione del genere, la loro dinamica riesce con efficacia a tenere alto l’interesse fino al momento dei primi ritrovamenti che ci faranno scoprire alcuni dettagli sulla natura di questo luogo misterioso. La grotta, infatti, non è un magazzino di armi, bensì un tempio edificato nel 2250 a.C. e ormai ridotto in macerie.

Infine, a 55 piedi, facciamo la conoscenza del quinto e ultimo membro del quintetto giocabile di House of Ashes: il tenente iracheno Salim Othman. Allo stress causato da mostri senza pietà e misteriosi soldati che sembrano volerci dare la caccia si aggiunge, quindi, anche quello di una forzata alleanza col “nemico”: se è vero che mettere da parte diffidenza e odio non è la più semplice delle operazioni per i soldati, uscire vivi dalle viscere del tempio sotterraneo richiederà loro un enorme sforzo comune. Ma sarà abbastanza?

PRIME IMPRESSIONI

Questa demo di House of Ashes ha certamente mostrato alcuni dei margini di miglioramento sui quali gli sviluppatori sono ancora a lavoro, ma nel complesso ha svolto egregiamente il suo dovere nel rendermi curiosa sul futuro dei cinque protagonisti e desiderosa di immergermi ancora nella grotta insieme a loro. Dal punto di vista delle performance, niente da dichiarare: i circa 40 minuti di gioco sono filati lisci come l’olio con la configurazione di prova (Ryzen 5600X, 16GB RAM, RTX 3070, SSD), senza evidenti cali di frame o bug grafici. L’adozione totale della telecamera libera ha indubbiamente i suoi lati positivi rispetto a quella fissa proposta in origine in Man of Medan.

C’È ANCORA QUALCHE PROBLEMA TECNICO, COME LE ANIMAZIONI NON PROPRIO FLUIDE, MA NULLA DI CUI DISPERARSI

Potersi guardare attorno aumenta l’interattività e la possibilità di scoprire autonomamente oggetti con i quali interagire, rendono il tutto decisamente più immersivo. Certo è che Supermassive ha ancora qualche piccolo problema nel rendere fluide le animazioni quando più conta e alcuni movimenti risultano vagamente impacciati e legnosi. Niente di cui disperarsi, comunque, considerando specialmente la natura stessa del titolo e dell’intera serie, votata quasi interamente alla narrazione e poco incline alle classiche lunghe sessioni di gameplay action.

house of ashes provatoFanno il loro grande ritorno anche le meccaniche chiave di The Dark Picture Anthology, ossia le scelte durante i dialoghi (che influiranno pesantemente sul futuro di ogni singolo protagonista) e i Quick Time Events, croce e delizia del pubblico videoludico. Se siete curiosi di sapere quali orrori dovrà affrontare lo sfortunato quintetto, non vi resta che attendere il 22 ottobre, data di uscita di House of Ashes su PC, PS4, PS5, Xbox One e Series X|S. Potreste avere tutto il tempo per convincere qualche parente o amico a godere dell’esperienza insieme a voi, in locale o totalmente online, grazie alle due modalità di gioco dedicate al co-op: Storia Condivisa e Serata Cinema.

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