Abbiamo dato una prima occhiata a Road 96: Mile 0, prequel di una piacevole avventura con elementi procedurali uscita nel 2021. Qui trovate l’intervista a Digiart.
Sviluppatore / Publisher: DigixArt / Digixart, Ravenscourt Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data di Lancio: 4 aprile
Se il Texas non è un paese per vecchi, l’immaginaria nazione di Petria sicuramente non lo è per i più giovani: povertà, corruzione, disoccupazione e tirannia offrono ai suoi abitanti decisamente poco di cui gioire e, alle ultime generazioni, scarsissime prospettive per il futuro.
Questo è chiaro a tutti o almeno a chi non si è adattato alle ‘verità ufficiali’ del governo e, giunto ormai alla più nera rassegnazione, cerca di fuggire in tutti i modi possibili. Proprio quello che avevamo visto in Road 96, avventura grafica in stile road-movie sviluppata un paio di anni addietro da DigixArt. Un po’ a sorpresa, la software house francese ha deciso di realizzarne un prequel intitolato Road 96 Mile 0, che ci permetterà di ritornare a Petria e di vederla attraverso gli occhi dei due protagonisti, Zoe e Kaito.
ROAD 96: MILE 0, L’ENNESIMO TEEN-DRAMA?
I due ragazzi non potrebbero avere origini più diverse: Zoe, che già avevamo visto tra i protagonisti di Road 96, abita nei quartieri agiati di White Sands ed è figlia di un ministro del governo centrale; Kaito, dal canto suo, è figlio di due miseri operai e vive in un pulcioso appartamento dei sobborghi, sebbene preferisca passare il suo tempo al “covo”, uno spazio autogestito ritagliato – non si sa bene come – in un cantiere abbandonato.
Questo prequel ci permetterà di ritornare a Petria e di vederla attraverso gli occhi dei due protagonisti, Zoe e Kaito
Il gioco è dunque costituito da due componenti principali che potremmo definire “narrazione” e “azione”. Le due fasi si alternano e alla prima spetta il compito di legare insieme tutti gli eventi, i dialoghi e i flashback che portano la storia a evolversi, mentre alla seconda quello di impegnare il giocatore in diverse gare di abilità, in particolare le corse sullo skate che riprendono, per impostazione, gli endless runner in prospettiva che tanto andavano di moda su iOS e Android, come Temple Run e Sonic Dash.
UN PRIMO SGUARDO INDISCRETO
Nella prima parte dell’avventura prendiamo le redini di Zoe e ci tocca fare i conti con una realtà più complessa di quella che ci avevano sempre raccontato. Scopriamo nuovi dettagli a mano a mano che parliamo con Kaito e ci “evolviamo” sulla base delle risposte che scegliamo, alcune delle quali – ci ammonisce ogni volta il gioco – “avranno ripercussioni” sulla storia.
La musica, in particolare, gioca un ruolo fondamentale sia nell’azione (il senso del ritmo aiuta), sia nell’impatto emotivo dell’avventura

Le note di “Bella Ciao” echeggiano dai tre tromboni, mentre cerchiamo di cogliere tutti i diamanti luminosi.
La musica, in particolare, gioca un ruolo fondamentale sia nell’azione (il senso del ritmo aiuta), sia nell’impatto emotivo dell’avventura. Trasmette gioia, ansia, speranza e lo fa sempre in modo eccellente, accompagnando col giusto tenore quanto avviene sullo schermo e ricordandoci, in ogni momento, che stiamo vedendo ogni situazione con gli occhi di una ragazza poco più che bambina.
SENZA DUBBIO EVOCATIVO
L’aspetto del gioco non è tanto diverso da quello di Road 96: pochi poligoni tracciano i contorni di ambienti e personaggi, disegnati con uno stile un po’ attempato che ricorda un cartone animato. Non servirà dunque un computer ninja per giocare: superiamo ampiamente i 150 frame al secondo in full HD su una scheda di fascia media come la Radeon RX 6600 XT e, anche su Steam, i requisiti consigliati parlano di una GeForce GTX 1660 o di una RX Vega 56, riportandoci quindi in piena epoca pre-Covid.
Parlare di performance adesso sarà sicuramente prematuro, visto che molto deve essere ancora limato prima dell’uscita, ma se non altro possiamo confidare sul supporto di una grande quantità di configurazioni e sul fatto che non servirà il top del top per addentrarsi nella realtà di Petria.
Nonostante i tempi siano prematuri, possiamo confidare sul fatto che non servirà il top dell’hardware per addentrarsi nella realtà di Petria