Animal Crossing: New Horizons – Recensione

Anche apprendere nuovi trucchi è piuttosto rapido e semplice in Animal Crossing New Horizons, se si passeggia frequentemente in spiaggia in cerca di messaggi in bottiglia, si dialoga con gli altri abitanti dell’isola o si portano a compimento piccole quest. Una volta diventati dei provetti artigiani, poi, sta a noi decidere come dare quel tocco in più all’isola (specialmente alla nostra dimora) e, se proprio quell’angolo di ring che abbiamo trovato scuotendo un albero non sta bene da nessuna parte, possiamo sempre rivenderlo a Mirco e Marco e mettere da parte qualche stellina per il mutuo.

MIGLIA DOPO MIGLIA

Le stelline, seppur importanti, non sono comunque l’unica valuta all’interno di Animal Crossing New Horizons. Come ogni degna compagnia aerea che si rispetti, anche la Dodo Airline ha il suo sistema di Miglia e Miglia+, che ci consentono di acquistare progetti, oggetti particolari e, soprattutto, biglietti.

In assenza di Tortimer e Remo, a permetterci di visitare dei piccoli isolotti vicini sono Dodoardo e Dodobaldo: consegnare loro i ticket ci consente di viaggiare ogni giorno verso piccole nuove mappe, generate randomicamente, dove raccogliere nuovi materiali e trovare persino altri avventurosi animali pronti a fare il grande salto e a trasferirsi nella nostra lussureggiante isola. I biglietti, inoltre, sono il nostro lasciapassare per andare a far visita alle isole dei nostri amici possessori di una propria console e di una copia di Animal Crossing New Horizons. Collezionare i due tipi di miglia, fortunatamente, si rivela subito piuttosto semplice: per entrambe, infatti, basta portare a compimento piccole quest e mettere a segno una serie di obiettivi, nonché fare una capatina quotidiana al bancomat.

Le prime due settimane sull’isola sono già state un toccasana, per quanto mi riguarda: ho piantato i primi alberi da frutto, pescato pesci più grandi di me e, naturalmente, mi sono già indebitata. Eppure, l’avventura di Animal Crossing New Horizons è appena cominciata e non ho davvero bisogno di dirvi che ho già pronto un piano d’azione per rendere gloriosa la mia nuova isola, con l’obiettivo ultimo di convincere Gino a non tornare mai più alla vita cittadina. Spero che aver piazzato una barra per trazioni accanto alla sua porta di casa possa servire, male che vada procurerò altri controller e inviterò a giocare in co-op gli amici… Non avrà mai il coraggio di ignorarci tutti!

In breve: Avevo già parlato di questo in un editoriale e lo ribadisco anche in chiusura di recensione: l’idea che Animal Crossing New Horizons sia, alla base, come tutti gli altri Animal Crossing precedenti è esattamente ciò che desideravo. Posso però immaginare che per qualcuno, magari, non sia così. Tuttavia, mi sento di consigliarne senza indugio l’acquisto: se non avete mai giocato a un titolo della serie, non potrebbe esserci miglior inizio di questo; se invece avete già dimestichezza con costruzione di case, caccia col retino e debiti sempre più cospicui nei confronti di un panciuto procione, troverete in questo nuovo e tanto atteso arrivo il confort del fattore nostalgia e la sorpresa di tante piccole piacevoli novità, che renderanno questa nuova avventura degna di essere vissuta giorno per giorno, miglia dopo miglia.

Configurazione di prova: Nintendo Switch
Com’è, come gira: Dato che dal punto di vista delle performance non c’è assolutamente nulla da segnalare, approfitto di questo spazio per consigliarvi di godervi Animal Crossing New Horizons a diverse ore della giornata: uscite a caccia di farfalle la mattina presto, fate giardinaggio il primo pomeriggio, godetevi gli splendidi tramonti in collina e raccogliete qualche conchiglia in riva al mare sotto la luce della luna. Non c’è orario (e immagino nemmeno stagione) che Nintendo non abbia saputo riprodurre con maestria incredibile.

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