Animal Well – Recensione

PC PS5 Switch

Non è propriamente un fulmine a ciel sereno, ma Animal Well potrebbe diventare una nuova pietra miliare del genere dei platform di stampo metroidvania.

Sviluppatore / Publisher: Billy Basso / Bigmode Prezzo: € 24,50 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 7+ Disponibile Su: PC (Steam), PS5, Nintendo Switch Data di Lancio: 9 maggio 2024

Quando il celebre Dunkey, al secolo Jason Gastrow, annunciò di aver fondato una sua etichetta di publishing sono stato uno dei tanti tra le fila degli scettici. Dunkey è un ottimo YouTuber, uno dei pochissimi che riesco a seguire, ma cosa ne sa di sviluppo e pubblicazione di videogiochi? Cosa ne può sapere un ragazzo del Wisconsin, all’epoca dell’annuncio appena trentenne, di come si fa marketing in un mercato iper-competitivo come quello dei video game?

Avanti veloce di quasi due anni ed eccomi qui, a tessere le lodi di Animal Well: un piccolo gioiellino sviluppato da una singola persona, Billy Basso. Buona la prima, quindi? Decisamente sì: il debutto di Bigmode, di Dunkey e dell’etichetta a conduzione familiare non poteva partire meglio e io non sono mai stato così felice di essermi sbagliato, anche perché l’opera firmata da Billy Basso può tranquillamente sedersi accanto ai capisaldi del genere metroidvania.

UNA PALLINA NEL POZZO

Animal Well è un metroidvania particolare: il protagonista, una simpatica creatura sferica nata da un fiore, si ritrova in un pozzo buio circondato da animali di ogni specie. Cincillà, cani, pipistrelli, colibrì, pinguini, tutti impegnati a vivere la loro vita, spesso non curanti della presenza del nostro avatar, perlomeno finché non li disturbiamo espressamente.

Perché un fantasma mi sta inseguendo?

Non si combatte in Animal Well. O meglio, la pallina sotto il nostro controllo non può combattere. Non ha mezzi né per attaccare né per difendersi dai pericoli che si nascondono nelle ombre del pozzo. Semmai ha degli oggetti con cui distrarre gli animali, ma un morso di un cane gli fa perdere un cuoricino, così come finire su degli spuntoni, essere inghiottito da un camaleonte, o sfiorare uno spettro in agguato. Perdere tutti e quattro i cuoricini ci rispedisce all’ultimo punto di salvataggio visitato: un vecchio telefono a rotella decisamente fuori posto in un ambiente dove la natura lussureggiante spadroneggia.

Animal Well Recensione 02

In una singola occasione verso la fine del gioco non sarà possibile salvare.

E quindi cosa si fa? La maggior parte del tempo lo si passa risolvendo dei puzzle che quasi sempre richiedono di premere dei pulsanti presenti in una schermata per aprire una porta altrimenti sbarrata. Per farlo è necessario superare delle sfide di platforming, interagire con gli elementi dello scenario, sfruttare l’ottimo modello di gestione della fisica, avvalersi dell’aiuto inconsapevole degli animali, utilizzare i vari oggetti che raccoglieremo durante l’avventura (come uno yoyo, un frisbee o una di quelle molle slinky che tanto andavano di moda negli Settanta e Ottanta). La cosa bella è che molti enigmi non hanno una soluzione univoca ma possono essere risolti combinando gli strumenti a disposizione in maniera creativa. In alcuni casi potrebbe servire anche una buona dose di pensiero laterale per venire a capo della matassa.

IL FUOCO DI ANIMAL WELL

Tutto qui? Tendenzialmente sì. Lo scopo ultimo in Animal Well è l’ottenimento di quattro fiamme per alimentare altrettanti altari totemici presenti nell’area iniziale del gioco, così da aprire la strada verso un’area nascosta e dunque verso l’epilogo. Da notare che le fiamme sono sempre ben visibili sin dal principio sulla mappa, ovviamente offuscata finché non si raggiungono le relative zone, pertanto non mi sono mai trovato nella situazione di non sapere dove andare. Tra l’altro nel gioco è presente uno strumento per piazzare dei timbri sulla mappa, così da segnare eventuali casse del tesoro o segreti e ritornare in quei posti una volta ottenuto l’oggetto necessario a superare il relativo ostacolo.

È troppo buio quaggiù. Ho paura.

Mi rendo però conto che, soprattutto nelle battute iniziali, il videogioco creato da Billy Basso possa sembrare eccessivamente ermetico, nella misura in cui non vi sono dialoghi e i pochi testi a schermo potrebbero sembrare enigmatici, eppure Animal Well riesce a comunicare alla perfezione con il giocatore semplicemente impiegando gli elementi dello scenario e il suo gameplay. Ne giova il ritmo dell’avventura, praticamente privo di momenti morti nonostante il backtracking possa a tratti risultare eccessivo (per fortuna è presente un sistema di teletrasporto tra le diverse zone del pozzo). Solo in un’occasione, verso la fine del gioco, ho avuto l’impressione di trovarmi di fronte a un picco di difficoltà ingiustificato e fuori luogo in un titolo altrimenti rilassante ma mai banale.

Animal Well Recensione 01

Non c’è nulla di inquietante in questa immagine. Circolare.

Mai banale, appunto, non soltanto perché come già detto offre l’opportunità di cimentarsi nella risoluzione di puzzle spesso brillanti, ma anche perché tutto ciò che concerne il comparto artistico è – senza mezzi termini – fuori scala. Con la sua opera, Billy Basso dimostra che non servono i valori produttivi tipici dei prodotti “tripla A” per tratteggiare un mondo di gioco affascinante: bastano una direzione entusiasticamente ispirata e delle animazioni fluide e realistiche, ma anche un sound design capace di trasportare l’utente in un luogo quasi mistico dove i suoni della natura avvolgono e coccolano il giocatore. Sapere che tutto questo è stato creato da una singola persona rende Animal Well un’opera più unica che rara in un panorama videoludico che ha ardentemente bisogno di prodotti autoriali di questo tipo per ritrovare la sua bussola.

In Breve: Quello sviluppato da Billy Basso è un metroidvania atipico che sfrutta molti dei topoi del genere per dar vita a qualcosa di diverso, eliminando quasi del tutto tutta la componente action per concentrarsi esclusivamente sulla risoluzione degli enigmi. Il risultato è un videogioco affascinante, misterioso e a tratti ipnotico che non si esaurisce una volta raggiunti i titoli di coda, giacché il raggiungimento del finale rappresenta solo un nuovo inizio per Animal Well. A patto di volere davvero fuggire dal pozzo, chiaramente, ma chi ve lo fa fare? Si sta tanto bene quaggiù.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: È un videogioco che pesa meno di 100 MB con una grafica 2D molto semplice, ma con un buon sistema di gestione della fisica. Inutile dire che gira alla perfezione.

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Pro

  • Tanti puzzle ben congegnati. / Riesce a comunicare tramite il gameplay. / Direzione artistica affascinante e ipnotica. / Molti segreti da scoprire.

Contro

  • Picco di difficoltà ingiustificato sul finale.
9.5

Ottimo

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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