Nonostante sia un brand di fama mondiale e pertanto poggiato su solide fondamenta irrobustite da decenni di episodi, mai come quest’anno la missione di Infinity Ward era decisamente ardua. Innovare senza rovinare un prodotto di tale popolarità, mantenere alta la qualità e il legame col passato intervenendo in modo deciso e, perché no, coraggioso per ottenere un titolo capace di proiettare nel futuro la serie era una sfida per nulla scontata da vincere. Il rischio di “tradire” più d’un appassionato, in questi casi, è dietro ogni pericoloso angolo.
Disponibile dal 25 ottobre su PC (Battle.net), PS4 e Xbox One, dopo aver spolpato ogni componente di Call of Duty: Modern Warfare credo che Infinity Ward abbia portato a termine il proprio compito con maestria, perché questo non è un semplice rifacimento del titolo uscito 12 anni fa: questa è l’alba di una nuova era per la celebre saga pubblicata da Activision.
CAPITANO PRICE, RACCONTACI UNA STORIA
A mio modo di vedere, non me ne vogliano i lupi solitari, un FPS online esprime il massimo del suo potenziale nelle battaglie multigiocatore, mostrando il meglio di sé durante gli adrenalinici scontri a fuoco tra persone reali. Premesso ciò, in Modern Warfare torna la campagna per giocatore singolo ed è un ritorno sicuramente gradito che sconfessa -giustamente, direi- qualche discutibile decisione passata. Si tratta di una coinvolgente esperienza dal copione hollywoodiano che tocca temi attuali come il terrorismo e crudi come le atrocità subite dai civili, risultando convincente per tutta la sua breve durata -6/7 ore, non un minuto di più- ed evidenziando fin da subito i punti di forza della produzione e alcune novità del gameplay. Seppur senza spunti particolarmente originali, la trama e il Capitano Price acchiappano il giocatore per il bavero e lo trascinano attraverso oscure foreste illuminate dal clair de lun, basi militari da assaltare, strade polverose nel fittizio Urzikstan e altri luoghi sparsi per un mondo che rischia il collasso. I compiti da portare a termine rivelano una buona diversificazione che ben si lega agli eventi, anche se alla fine rimane un po’ la sensazione di non essere completamente sazi.
Ogni singolo elemento su schermo contribuisce a dare l’impressione di trovarsi dentro un action-war movie
LA MORTE NON FA SCONTI: IL PREZZO DEL RINNOVAMENTO
A voler cinicamente strizzare il concetto, la storia di Modern Warfare è un avvincente espediente divertente e utile per ritrovare il giusto feeling con un vecchio amico che, pur sembrando simile a come lo ricordavamo, sotto sotto non lo è affatto. Siamo di fronte a un capitolo quantomai ambizioso, un progetto che porta lo stesso nome del titolo uscito nel 2007 quasi a voler sottolineare che è qui per regalare un’esperienza fedele all’eredità che gli impone la storia ma nuova sotto diversi aspetti. Gli sviluppatori hanno smontato, alterato e poi rimontato molti elementi del gioco come esperti armaioli, tenendo sempre a mente lo scopo ultimo: rendere ogni componente di Call of Duty più credibile e realistica. Il risultato è un gameplay frenetico e immediato che, però, si rivela al contempo più aperto alla tattica rispetto agli standard cui eravamo abituati. In questa ottica vanno interpretate alcune nuove feature come la possibilità di aprire una porta in modi diversi, l’importanza della penetrazione dei proiettili, il posizionamento dell’arma su punti d’appoggio improvvisati al fine di ottenere una maggiore stabilità, lo scatto tattico e l’assenza delle movenze da acrobati viste in precedenza. A ciò vanno ad aggiungersi un sistema di personalizzare di soldati, equipaggiamento e abilità che raggiunge vette estremamente alte in termini di profondità, perché ogni arma può essere modificata a proprio piacimento scegliendo fino a 5 migliorie tra ottica, canna, calcio, laser, volata, sottocanna e specialità.
è qui per regalare un’esperienza fedele all’eredità che gli impone la storia ma nuova sotto diversi aspetti
CENTO MODALITÀ PER ME POSSON BASTARE
Se durante la campagna è facile approfittare dei tempi dilatati dell’azione per uccidere i nemici in tutta calma, quando si mette piede sui campi di battaglia online l’unica cosa semplice è morire rapidamente. Il comparto multigiocatore di Call of Duty: Modern Warfare è un caleidoscopio di esplosioni, sparatorie, appostamenti, irruzioni in ambienti claustrofobici, bombardamenti dal cielo e chi più ne ha, più ne metta. L’offerta ludica è colossale, spazia da modalità frenetiche e familiari come Dominio o Deathmatch a squadre fino ad arrivare agli epocali conflitti su vasta scala della Guerra Terrestre, una piacevole novità che trae ispirazione da Battlefield e in cui 64 giocatori si scontrano in enormi mappe utilizzando anche i veicoli. Un’altra nuova aggiunta è Scontro, l’immediato duello 2 vs 2 con armi casuali o recuperabili sul campo che catapulta in mappe di dimensioni ridotte in cui non esistono attimi di tregua e che, a naso, pare terreno fertile per il mondo degli eSport; come è facile intuire, le regole di ingaggio cambiano a seconda delle armi, garantendo una costante varietà all’azione.
quando si mette piede sui campi di battaglia online l’unica cosa semplice è morire rapidamente
NON APRITE QUELLA PORTA!
Credo che il multiplayer sia il palcoscenico ideale per notare i cambiamenti in fatto di level design e game design che costellano il lavoro di Infinity Ward. Le ambientazioni sono tutte ricche di particolari e pericolose distrazioni, ognuna di esse è caratterizzata da uno stile unico che rende necessario studiarne la conformazione per scoprire accessi e posizioni chiave. Il level design ha subito una forte rivisitazione da parte degli sviluppatori, i quali sono stati attenti a realizzare scenari pieni di edifici a più piani liberamente esplorabili e passaggi comunicanti, spazi aperti che non sono mai ameni posti in cui indugiare e costruzioni che spesso si rivelano luoghi perfetti per tendere delle mortali imboscate. Modern Warfare offre un ruolo di rilievo alla verticalità delle ambientazioni, una caratteristica che trova la propria massima espressione nelle mappe urbane dove, usando le scale o magari agganciandosi ai cavi nella tromba dell’ascensore, è possibile raggiungere il tetto di palazzi di oltre dieci piani per decimare le truppe nemiche in relativa tranquillità. Il vantaggio tattico che nasce dalla conquista di una posizione favorevole è una componente fondamentale sui campi di battaglia più estesi, e la lotta per guadagnare uno snodo cruciale sarà talvolta la chiave giusta per aggiudicarsi la vittoria. Conoscere a memoria le peculiarità delle mappe fa la differenza, poiché capitano spesso momenti concitati che premiano chi possiede maggior consapevolezza di ciò che lo circonda: usare l’ambiente a proprio vantaggio è uno dei segreti del successo, come insegna la battaglia delle Termopili.
il multiplayer è il palcoscenico ideale per notare i cambiamenti in fatto di level design e game design
RESISTETE, LA MISSIONE È QUASI FINITA
Anche se la fine della recensione incombe, non posso fare a meno di rubarvi gli ultimi residui di attenzione per sciorinare un’ultima manciata di elementi di spessore di Modern Warfare. Grazie al visore notturno e all’atmosfera tesa che il suo utilizzo offre, le sessioni al buio della campagna e le mappe multiplayer che contemplano tale opzione sono semplicemente magnifiche, dense di pathos lievemente horror che regala ulteriore varietà ad un gameplay che straborda da ogni lato. Graficamente inquietanti al punto giusto, sono un’orgasmica esperienza a sé perché il laser del mirino rivela la posizione ai nemici muniti di visore, quindi intuire quando prendere la mira e quando non conviene esporsi è vitale. Oltre ciò sono degni di nota un gunplay più credibile che mai, soddisfacente indipendentemente dall’arma adoperata e che prevede un’influenza del peso del proiettile e della distanza del bersaglio per determinare la sensazione di impatto immediato. Le differenze tra armi a corto, medio e lungo raggio sono nette, perciò l’abilità del giocatore nel calcolare la traiettoria in base all’arma utilizzata è parte integrante della dinamica shooting. Infine vorrei narrarvi le eroiche gesta del comparto sonoro, vera leccornia per i timpani più esigenti e fidato compagno di sventura che sarà incredibilmente importante per percepire la presenza dei nemici nei paraggi.
il comparto sonoro è una vera leccornia per i timpani più esigenti
Con Modern Warfare, Infinity Ward s’è presa una bella responsabilità andando a toccare alcuni tra gli elementi cardine della serie. Il passo avanti grafico e sonoro è evidente, ma anche la volontà di innovare e svecchiare una serie che negli ultimi tempi forse si era un po’ adagiata sugli allori è altrettanto palese. La frangia più integralista dei fanatici di Call of Duty forse storcerà il naso di fronte a siffatta aria di cambiamento tra level design, gameplay e ritmo di gioco, ma personalmente non posso che togliermi il cappello di fronte a un capitolo coraggioso e realizzato con passione, un titolo immenso a livello di contenuti e infarcito da una moltitudine di opzioni di personalizzazione che saprà soddisfare le perversioni di praticamente ogni marine virtuale: chapeau!
Call of Duty: Modern Warfare è come i soldati che ci fa impersonare: pieno di risorse e determinato a raggiungere il suo obiettivo. La storica serie si incammina con passo sicuro verso un nuovo, luminoso inizio e lo fa scortata da un capitolo che regalerà agli amanti del genere, tra le sue mille e una modalità e personalizzazioni, ore e ore di sfrenato ma ragionato divertimento. Con un’offerta di contenuti mastodontica e sovente di pregevole fattura, è dura non lasciarsi risucchiare da una delle esperienze più complete oggidì tra gli FPS online.