Ricordate gli anni ’90? 883, Gialappa’s, Festivalbar,… ma soprattutto, i videogiochi di corse futuristiche! Si parte da inizio decennio con F-Zero, per passare a titoli piú o meno conoscituti come Hi Octane e capolavori sempiterni del calibro di Wipeout, vero e proprio fenomeno culturale anche grazie a un’innovativa nonché aggressiva campagna di marketing del produttore Psygnosis. Nel 1999, sulla scia di questi giochi arrivò dalla stessa casa editrice Rollcage, altro combat racing game, rimasto nella mia memoria per due aspetti principali: da una parte il design atipico delle vetture futuristiche, basato su pneumatici dall’aderenza al di là dell’incredibile, dall’altra la colonna sonora drum’n’bass dalla forte personalità, con pezzi come “Brackbeat generation” degli Ez Rollers che mi risuonarono in testa per mesi e mesi.
BACK TO THE FUTURE
Avanti veloce fino al 2015. Lo sviluppatore indipendente Caged Element, composto al suo nascere da due membri, di cui uno partecipe dello sviluppo della serie originale, lancia la campagna Kickstarter per GRIP: Combat Racing. La neonata compagnia canadese non può chiamarlo Rollcage per motivi di copyright, ma le intenzioni sono chiarissime fin dal principio: GRIP sarà in tutto e per tutto un successore spirituale del titolo del 1999.
GRIP sarà in tutto e per tutto un successore spirituale di Rollcage, titolo del 1999 edito da Psygnosis
Come nel relativamente recente Redout (di produzione italiana, pubblicato nel 2016), anche in GRIP i tracciati si sviluppano su distanze piuttosto lunghe da percorrere a folle velocità e, dunque, sarà importante imparare a conoscerli a menadito. Più ancora che sapere come affrontare ogni singola curva servirà memorizzare il collocamento degli ostacoli e delle sezioni “acrobatiche” di cui sopra, pena gravi rallentamenti con relativa perdita di preziosissimi secondi. Rispetto al più famoso Wipeout, in GRIP sarà meno fondamentale imparare le traiettorie ideali per fare il pelo a ogni cordolo, mentre pagherà di più acquisire una consapevolezza situazionale di come affrontare sezioni intere della pista.
CORRERE FORTE NON BASTA
A rendere le cose più complicate ci penserà la componente di combattimento, declinata attraverso l’uso di power-up da raccogliere lungo il percorso. Ce ne saranno di vari tipi, dal gatling gun alla sventagliata di razzi a corto raggio, oltre ad alternative più tattiche come siluri diretti al pilota alla testa della corsa. Tutto sommato non ho visto niente di sorprendente in questo frangente, ma altre armi sono previste entro la data d’uscita, per cui è lecito aspettarsi qualche gradita sorpresa.
Le differenze delle mappe hanno conseguenze non solo estetiche, per il combattimento come per la corsa su strada
Dobbiamo aspettare, invece, per verificare cosa ci offrirà la campagna, accanto al supporto che Caged Element garantirà con eventi e tornei multiplayer a seguito del lancio ufficiale (è stato introdotto solo lo split-screen, come aggiunta comunque piacevole). Da quanto visto fino ad ora, tuttavia, posso già dire che GRIP centra il bersaglio nell’obiettivo di riproporre Rollcage con la tecnologia moderna, e non posso che augurare agli sviluppatori un buon lavoro per arrivare a novembre con un prodotto impeccabile sotto tutti gli aspetti: il traguardo è letteralmente dietro l’angolo.