GRIP Combat Racing Provato

Grip: Combat Racing

PC PS4 Switch Xbox One

GRIP: Combat Racing – Provato

Ricordate gli anni ’90? 883, Gialappa’s, Festivalbar,… ma soprattutto, i videogiochi di corse futuristiche! Si parte da inizio decennio con F-Zero, per passare a titoli piú o meno conoscituti come Hi Octane e capolavori sempiterni del calibro di Wipeout, vero e proprio fenomeno culturale anche grazie a un’innovativa nonché aggressiva campagna di marketing del produttore Psygnosis. Nel 1999, sulla scia di questi giochi arrivò dalla stessa casa editrice Rollcage, altro combat racing game, rimasto nella mia memoria per due aspetti principali: da una parte il design atipico delle vetture futuristiche, basato su pneumatici dall’aderenza al di là dell’incredibile, dall’altra la colonna sonora drum’n’bass dalla forte personalità, con pezzi come “Brackbeat generation” degli Ez Rollers che mi risuonarono in testa per mesi e mesi.

BACK TO THE FUTURE

Avanti veloce fino al 2015. Lo sviluppatore indipendente Caged Element, composto al suo nascere da due membri, di cui uno partecipe dello sviluppo della serie originale, lancia la campagna Kickstarter per GRIP: Combat Racing. La neonata compagnia canadese non può chiamarlo Rollcage per motivi di copyright, ma le intenzioni sono chiarissime fin dal principio: GRIP sarà in tutto e per tutto un successore spirituale del titolo del 1999.GRIP Combat Racing Provato

GRIP sarà in tutto e per tutto un successore spirituale di Rollcage, titolo del 1999 edito da Psygnosis

Anche se l’avventura sulla piattaforma di crowdfunding viene cancellata dopo poche settimane, viene lanciata su Steam una versione Early Access che con il passare degli anni acquisisce sempre più contenuti. Ormai siamo in dirittura d’arrivo, tanto che di recente è stata annunciata la data d’uscita per PC, PS4, Switch e Xbox One: 6 novembre 2018. La versione che ho testato è quella disponibile in Accesso Anticipato di Steam e l’impatto iniziale mi ha subito riportato alla memoria ricordi di vent’anni fa. Come allora, le vetture che piloteremo al ritmo di pezzi drum’n’bass sono dotate di un’aderenza tale da permettere loro, ad alte velocità, di sfrecciare a testa un giù senza curarsi della forza di gravità. Inoltre, il design prevede ruote molto grandi rispetto al corpo principale della macchina, in modo che eventuali ribaltamenti non creino alcun problema per il prosieguo della gara. Tale caratteristica chiave verrà sfruttata ampiamente nei circuiti, ciascuno dei quali ci farà guidare sulle pareti di tunnel, soffitti, o sezioni dalle inclinazioni impossibili per mezzi tradizionali. Questi tratti sono sempre molto divertenti da affrontare e, quando superati a tavoletta, lasciano la bella sensazione di essere veri assi al volante di bolidi sci-fi.

Come nel relativamente recente Redout (di produzione italiana, pubblicato nel 2016), anche in GRIP i tracciati si sviluppano su distanze piuttosto lunghe da percorrere a folle velocità e, dunque, sarà importante imparare a conoscerli a menadito. Più ancora che sapere come affrontare ogni singola curva servirà memorizzare il collocamento degli ostacoli e delle sezioni “acrobatiche” di cui sopra, pena gravi rallentamenti con relativa perdita di preziosissimi secondi. Rispetto al più famoso Wipeout, in GRIP sarà meno fondamentale imparare le traiettorie ideali per fare il pelo a ogni cordolo, mentre pagherà di più acquisire una consapevolezza situazionale di come affrontare sezioni intere della pista.

CORRERE FORTE NON BASTA

A rendere le cose più complicate ci penserà la componente di combattimento, declinata attraverso l’uso di power-up da raccogliere lungo il percorso. Ce ne saranno di vari tipi, dal gatling gun alla sventagliata di razzi a corto raggio, oltre ad alternative più tattiche come siluri diretti al pilota alla testa della corsa. Tutto sommato non ho visto niente di sorprendente in questo frangente, ma altre armi sono previste entro la data d’uscita, per cui è lecito aspettarsi qualche gradita sorpresa.GRIP Combat Racing Provato

Le differenze delle mappe hanno conseguenze non solo estetiche, per il combattimento come per la corsa su strada

Un altro aspetto su cui va sospeso il giudizio è l’Intelligenza Artificiale: nella maggior parte dei casi quasi tutti i 9 avversari viaggiavano in gruppo, manco fossimo in una tappa di pianura del Giro d’Italia, con tanto di effetto elastico che mi permetteva di recuperare in caso fossi rimasto indietro. Il risultato è stato che, quando commettevo un errore importante, finivo subito nelle retrovie e dovevo ricominciare la scalata dal principio, con la sensazione che gli sforzi fatti fino a quel momento fossero stati quasi inutili: a mio giudizio è legittimo sperare in un sistema migliore nella versione finale del gioco. Nonostante tali difetti, mi sono divertito dal primo all’ultimo minuto, grazie alla sensazione di velocità e funambolismo che GRIP trasmette con naturalezza, anche grazie a un sapiente uso dell’Unreal Engine 4. La versione in Accesso Anticipato mette a disposizione una dozzina di circuiti su un buon numero di ambientazioni, caratterizzati da discreta varietà: gareggiare su un pianeta vulcanico o uno montuoso porta differenze non solo estetiche, ma anche sullo stile di guida più efficace. Oltre a diverse modalità di gara singola (corsa tradizionale, a eliminazione, senza armi, etc.) c’è anche un’arena di combattimento, poco godibile per via dell’IA non all’altezza. Infine, per i più virtuosi del volante esiste la modalità “Carkour”, in cui siamo messi alla prova su brevi tratti dalla difficoltà tecnica elevata, quasi a richiamare lo stile di Trackmania.

Dobbiamo aspettare, invece, per verificare cosa ci offrirà la campagna, accanto al supporto che Caged Element garantirà con eventi e tornei multiplayer a seguito del lancio ufficiale (è stato introdotto solo lo split-screen, come aggiunta comunque piacevole). Da quanto visto fino ad ora, tuttavia, posso già dire che GRIP centra il bersaglio nell’obiettivo di riproporre Rollcage con la tecnologia moderna, e non posso che augurare agli sviluppatori un buon lavoro per arrivare a novembre con un prodotto impeccabile sotto tutti gli aspetti: il traguardo è letteralmente dietro l’angolo.

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