La telecamera scende a inquadrare da vicino la nostra vettura: è un mezzo imponente che occupa buona parte dello schermo, e nel giro di pochi secondi scatenerà l’inferno in lotta con altri nove piloti. La forza motrice sviluppata da questi bolidi è tale da permettere loro di guidare su pareti laterali e mantenere il controllo anche sottosopra, in un atto di sfida nientemeno che alla forza di gravità. Chi si ricorda di Rollcage, classe 1999, ha ben presente di cosa sto parlando, e GRIP: Combat Racing ne è il diretto discendente, sviluppato dallo studio indipendente canadese Caged Element.
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Come tutti i buoni creativi, però, gli sviluppatori hanno voluto lasciare il proprio segno aggiungendo in questo titolo qualche elemento distintivo rispetto all’originale Rollcage; quello che brilla più di tutti è il sistema di rivalità, che viene introdotto dopo poche gare dall’inizio della campagna. Questa si compone di undici campionati di difficoltà crescente, e in ciascuno di essi ci faremo dei nemici giurati in base alle nostre azioni. Non esistono immediate conseguenze di tali rivalità, ma prima di poter passare al campionato successivo ci aspetta al varco una sfida uno contro uno, proprio contro il pilota con cui ci siamo scornati di più. Questa meccanica aggiunge personalità a ogni gara, e aggiunge un aspetto quasi intimo di sfida verso specifici concorrenti, per cui sorpassare un rivale non significa semplicemente, che so, arrivare sul podio, ma rappresenta una vittoria a sé stante che dà una bella soddisfazione.
Quello che brilla più di tutti è il sistema di rivalità, che viene introdotto dopo poche gare dall’inizio della campagna
Manca qualche scena a effetto, magari a fine gara per non spezzare il ritmo
La varietà del design dei circuiti evita la ripetitività nel corso della campagna, anche grazie a una buona alternanza di gare veloci ad altre più tecniche. Di conseguenza, gli sviluppatori ci obbligano a cambiare veicolo tra quelli a disposizione per sfruttarne i punti di forza. Il loro numero non lascia a desiderare, ma alcune delle statistiche si fanno sentire poco in pista: mentre il variare di velocità e accelerazione distingue in maniera immediatamente riconoscibile il comportamento tra le vetture, avere più o meno aderenza o potere frenante non porta a differenze significative. Le conseguenze si palesano anche sull’aspetto dei mezzi: la rossissima “Mirage” richiama subito il cavallino rampante, e mi sarei aspettato un bolide pazzesco gestibile solo dai piloti più esperti, e invece anche lei subisce sorpassi a destra e sinistra su lunghi rettilinei.
ALTRI MODI DI DISTRUGGERTI LA MACCHINA
Oltre alle gare classiche, infatti, ne esistono altre maggiormente incentrate sul combattimento, dove la classifica finale è determinata proprio dai danni inflitti. In questa modalità l’intelligenza artificiale mostra il fianco a un comportamento poco furbo che non riesce a offrire una vera sfida. Questa mancanza si fa sentire con maggiore forza nelle deathmatch arena, in cui si ha quasi l’impressione di fare il tiro al piattello con bersagli in movimento, per cui tali gare sembrano un riempitivo in cui cala l’adrenalina e la tensione agonistica accumulata fino a quel momento.
Oltre alle gare classiche ne esistono altre maggiormente incentrate sul combattimento
Caged Element è riuscita con successo a riprendere gli aspetti più caratteristici di Rollcage e trasportarli nell’era attuale del videoludo. GRIP: Combat Racing è un titolo che punta molto sul divertimento immediato ma continua a dare soddisfazione quando si riesce a strappare tempi migliori grazie a una traiettoria particolarmente acrobatica. La modalità rivalità è una genialata che avrebbe potuto dare al gioco un tocco di unicità, se solo gli sviluppatori ci avessero creduto fino in fondo. Mi hanno davvero colpito i percorsi, molto variegati ma tutti dediti all’altissima velocità sottosopra, e la tensione nelle gare di campionato, anche grazie a una curva di difficoltà molto ben calibrata. Per questo sono ben contento che sia tornato, se non nel nome almeno nella sostanza, uno dei più grandi combat racing di sempre.