Assetto Corsa Competizione, nuovo orgoglio della scuderia Kunos, sta per uscire dai box dell’Accesso Anticipato di Steam per correre il suo personale never-ending grand prix dal prossimo 29 maggio, che probabilmente alzerà definitivamente l’asticella della simulazione automobilistica. Una simulazione talmente vera, vibrante, quasi terrificante, da portarci a provarlo mani sul volante proprio in contemporanea alla tappa della Blancpain GT Series Endurance Cup (di cui Assetto Corsa Competizione è il videogioco ufficiale) al mitico autodromo di Monza. E quasi non si notava la differenza tra reale e virtuale. Merito anche delle eccezionali postazioni, preparate dagli sviluppatori per mettere in mostra la loro opera nelle migliori condizioni possibili.
Una messa a punto perfetta, inattaccabile, che fa intuire anche quali barriere d’ingresso si presenteranno davanti al giocatore che vorrà sfruttare al meglio il titolo: postazione Sparco Sim Rig II completa di monitor Samsung Curve 4K da 49”, sedile Pro 2000 II Light Fiber e volante Thrustmaster TS-XW Racer, alimentata da un cuore che pompa poligoni e frame a battiti accelerati, l’AK Rig Sparco Edition MSI Infinite X. Praticamente pura pornografia per gli amanti dei titoli motoristici, e pura utopia per i più.
SENTIRSI PILOTI
La sensazione è proprio quella, l’assottigliarsi di un confine che nell’epoca pre-Assetto Corsa era ancora ben delineato, per quanto labile. Il livello di simulazione raggiunto da Kunos è da cercare soprattutto nei micro-dettagli capaci di influenzare la totalità di un sistema di guida grandioso. La gestione dei pneumatici, ad esempio, promette miracoli. Degrado dinamico in base al tipo di asfalto, temperatura influenzata da fattori quali il calore generato dall’impianto frenante, così come dalla più scontata temperatura del terreno e dal meteo. Proprio la guida su bagnato ha dato la possibilità agli sviluppatori di inserire alcune feature talmente accurate da risultare sconcertanti, come la capacità di drenaggio dei pneumatici, da cui dipenderà anche l’impatto del temuto effetto aquaplaning. C’è tutta una serie di variabili assolutamente esaltanti, che rendono la preparazione alla gara un rito meticoloso, strategico, gestionale. In questo la collaborazione con Pirelli ha sicuramente aiutato tantissimo, dimostrando quanto un prodotto del genere abbia bisogno degli esperti del settore per raggiungere simili risultati. Al volante ci si può già rendere conto di come quasi ogni componente meccanica sia in costante movimento. Il lavoro autonomo delle sospensioni, la potenza dei freni in staccata (anch’essi condizionati passivamente da fattori esterni, fino ad arrivare a una vera e propria simulazione dei liquidi che ne permettono il funzionamento), il force feedback che permette di sentire sulla propria pelle le vibrazioni delle forze che agiscono costantemente sul telaio, oltre che quelle di piacere. Un gioco di causa-effetto dove il vento influisce sull’aerodinamica delle vetture, la gomma depositata sulla pista col passare dei giri si lega all’aderenza, mentre la pioggia va a riempire progressivamente gli avvallamenti, dando vita a fatali pozzanghere. E il giocatore, o meglio, il pilota, deve adattarsi a tutto questo, programmare ed essere anche preveggente, scegliendo la messa a punto con un pizzico di sesto senso.
Assetto Corsa Competizione è un titolo che non può e non vuole essere per tutti, dedicato anima e corpo ai fanatici, oltre che ai professionisti
DALLA SIMULAZIONE ALL’ESPORT
È la naturale conseguenza di un progetto che ha la Competizione nel nome, e che spinge forte sul far dimostrare al giocatore di avere il talento e le abilità di un vero pilota, o quasi. Giusto qualche giorno dopo la nostra prova è partito il primo campionato SRO (Stéphane Ratel Organisation) E-Sport GT Series, organizzato quindi dalle stesse menti dietro il Blancpain GT Series, insieme ai ragazzi di Kunos, diventandone prolungamento virtuale. Accento messo quindi anche e soprattutto sul comparto multiplayer, che non abbiamo potuto provare durante l’evento ma che sarà uno dei piatti forti del menù.
Il livello di simulazione raggiunto da Kunos è da cercare soprattutto nei micro-dettagli capaci di influenzare la totalità di un sistema di guida grandioso