Command & Conquer Remastered Collection – Anteprima

Command & Conquer Remastered Collection

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Command & Conquer Remastered Collection – Anteprima

Grande attenzione è stata riposta per l’iconica colonna sonora, rimasterizzata per l’occasione direttamente da Frank Klepacki

Uno degli elementi cardine di tutto il franchise, e ancora di più dei suoi primi capitoli, è la colonna sonora. Il compositore originale Frank Klepacki ha rimasterizzato più di 7 ore di musica, per cui avremo tutta la colonna sonora originale, oltre a nuovi pezzi finora inediti. Per uno come me che ha tenuto per anni Hell March nella sua playlist, tutto ciò e vera musica per le mie orecchie.

KA-CHING!

Altri aspetti sono invece stati rivisti in chiave moderna, sempre con il benestare, e in certi casi la richiesta, della community. Partiamo dall’ovvio: la grafica. Anzi, iniziamo dai mitici filmati FMV che hanno fatto la storia della serie: gli originali sono stati ripresi e trattati con l’upscale che si meritavano da tempo, risultando molto più piacevoli da vedere.

Command & Conquer Remastered Collection Anteprima

Adesso è possibile fare una buona dose di zoom out per avere una visione più ampia del campo di battaglia. Viva la tecnologia!

 

Tutti gli elementi delle missioni vere e proprie sono poi stati ricreati da zero, pur mantenendo per quanto possibile lo spirito degli originali: unità, edifici e lo stesso terreno sono ora pronti per essere apprezzati in definizione 4K, ed è stato introdotto lo zoom out per vedere un’area di gioco più vasta. Per gli appassionati dell’amarcord, sarà comunque possibile passare dalla nuova veste a quella originale nelle campagne a giocatore singolo. A causa di difficoltà tecniche, ciò non è stato implementato nel multiplayer, che godrà di tutti gli standard cui ci ha abituato il ventunesimo secolo: leaderboard, matchmaking, lobby di gioco personalizzate e quant’altro.

Per gli appassionati dell’amarcord, sarà possibile passare dalla nuova veste a quella originale nelle campagne a giocatore singolo

“La tecnologia attuale ci ha permesso di offrire ai fan un’esperienza multiplayer al passo con i tempi” mi ha detto Jimtern, ma ha anche ribadito che ci verrà dato modo di attivare alcune opzioni “legacy” che ripristinano caratteristiche originarie ormai considerate desuete, come l’assenza delle code per le produzione di unità o l’esecuzione delle azioni tramite il click sinistro invece di quello destro del mouse.

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Completare le missioni sbloccherà una serie di contenuti bonus gustosi, come blooper dietro le quinte.

Questi ultimi due esempi sono rappresentativi del livello di ammodernamento, come anche la riprogettazione della barra di costruzione in sezioni separate per una migliore leggibilità: si tratta di miglioramenti della qualità generale dell’esperienza di gioco che in nessun modo vanno ad influenzare il gameplay di venticinque anni fa. Tale precisa scelta progettuale si presenta fin d’ora come un possibile limite, o quantomeno fa da chiara linea di demarcazione: non ci saranno nuove meccaniche, e neanche un paio di nuove unità per fazione.

Jim Vessella non poteva essere più trasparente: “Personalmente, mi piacerebbe tantissimo continuare a lavorare su Command & Conquer”

D’altro canto, la quantità di contenuti è di tutto rispetto: al prezzo previsto di venti dollari (venti euro?), il pacchetto prevede gli originali Tiberium Dawn e Red Alert insieme ai rispettivi DLC (Covert Operation, Counterstrike e The Aftermath), oltre alle missioni speciali con cui erano uscite le versioni per console. In totale, superiamo il centinaio di missioni, cui poi va aggiunto un aspetto cruciale: la remaster uscirà non solo su Origin, ma anche su Steam, dove supporterà nativamente lo Steam Workshop, per cui è facile immaginare un fioccare di nuove mod, settimana dopo settimana.

Manca solo un mese e poco più all’uscita sul mercato, e faccio onestamente fatica a identificare degli elementi di rischio che potrebbero rovinare il prodotto finale: il rispetto dei giochi originali, il coinvolgimento della community e la totale assenza di pratiche deplorevoli come le microtransazioni fanno ben sperare anche in un’ottica futura di risurrezione del franchise. In merito, Jim non poteva essere più trasparente: “Personalmente, mi piacerebbe tantissimo continuare a lavorare su Command & Conquer”. Bisogna però vedere come sarà ricevuta questa remaster dal pubblico, e aspettare le decisioni della mega-corporazione che risponde al nome di Electronic Arts.

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