Willy Morgan and the Curse of Bone Town anteprima provato

Willy Morgan and the Curse of Bone Town

PC

Willy Morgan and the Curse of Bone Town – Anteprima

Willy Morgan and the Curse of Bone Town si presenta nel migliore dei modi, con una grafica eccellente e una colonna sonora evocativa

Continua la descrizione di Ciro sulla non facile realizzazione del gioco.«Negli anni successivi lo sviluppo fu piuttosto altalenante, perché per tutti noi si trattava di un secondo lavoro da svolgere dopo l’orario standard, con momenti di stop assoluto alternati a settimane frenetiche, in cui il fiorire di nuove idee e un po’ di tempo libero permettevano al gioco di procedere. Fino al 2019, quando l’apporto di VLG Publishing ha provocato un boom nello sviluppo».

UNA PRODUZIONE SERIA (MA NON SERIOSA)

Il forte senso dell’umorismo e lo sviluppo indie non traggano in inganno: Willy Morgan and the Curse of Bone Town si presenta nel migliore dei modi, con una grafica eccellente e una colonna sonora evocativa. «Il gioco è stato sviluppato come se fosse totalmente 2D – prosegue Ciro – in pratica tutte le location, personaggi, animazioni e cutscene sono realizzate in 3D, ma pre-renderizzate e importate in Unity come sprites

Willy Morgan and the Curse of Bone Town anteprima provato

La modernità fatica a trovare spazio in queste strade. Eccetto per le grondaie.

«Willy Morgan è stato sviluppato con l’ausilio di Adventure Creator, a cui abbiamo aggiunto script e codice proprietario per implementare parti impossibili da realizzare altrimenti, ricorrendo ai plug-in.

«Il gioco è stato sviluppato come se fosse 2D: location, personaggi, animazioni e cutscene in 3D sono pre-renderizzate e importate come sprites»

Tutti i personaggi nel gioco sono stati creati interamente dal team, così come le location, dove però abbiamo dovuto comprare alcuni asset per ridurre i tempi di sviluppo». Già, i tempi di consegna, croce e delizia di ogni lavoro. E non crediate che uno studio indipendente possa prendersela più comoda di una realtà strutturata: «Molti progetti nascono per hobby o per passione, come nel nostro caso. È innegabile che la strada dello sviluppo indipendente non sia semplice, in Italia ma anche all’estero. Al di fuori di realtà solide e strutturate, quasi sempre nasce prima l’idea, ci si autofinanzia e poi, a sviluppo già inoltrato, eventualmente arrivano i fondi degli investitori».

Willy Morgan and the Curse of Bone Town anteprima provato

Lo stile curvo e le prospettive sbarazzine sono figlie della “scuola Lucas”.

«Il mondo dei videogame in Italia è ancora una novità per molti, ma stiamo cominciando a vedere dei primi passi in avanti anche da parte delle Istituzioni. Basti pensare al First Playable Fund (attualmente messo in discussione da un emendamento ndP), il fondo da 4 milioni di euro destinato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione di videogiochi.

Il gioco uscirà quest’estate per PC in ben 7 lingue, all’inizio su Steam e GOG ma col progetto di portarlo su altre pattaforme

Da sviluppatore indipendente posso dire che si cerca di dare il meglio e di far trasparire la propria passione in quello che si crea. Poi se il progetto è valido (mai essere autoreferenziali) e c’è ambizione, voglia di mettersi in gioco, di investire tempo e soldi, allora ci sono diverse vie per entrare in contatto con i publisher, partecipare a fiere di settore, e così via. Ed è lì che il semplice hobby può trasformarsi in qualcosa di più. Tutto sta nel farsi conoscere e saper comunicare nel modo giusto l’idea dietro il proprio gioco».

QUALCHE LIMATURA ANCORA NECESSARIA

Al momento Willy Morgan and the Curse of Bone Town è ancora in fase beta, con alcuni problemi secondari come il voice-over che di tanto in tanto sparisce e alcune rifiniture da completare. Ma uscirà quest’estate per PC, con sottotitoli in ben 7 lingue (Inglese, Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo e Cinese) e sarà interamente doppiato in Inglese.

All’inizio uscirà su Steam e GOG, ma i ragazzi di Imaginarylab intendono portarlo anche sulle principali console (Switch, Xbox One, PS4) e successivamente sui dispositivi mobile (iOS e Android). Alla conquista dell’intero mondo dei videogame, insomma 🙂

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