Captain Tsubasa sembra già un action game travestito da calcistico, tutto rapidità di movimento, tiri caricati, mosse speciali e contromosse uguali e contrarie

Caricare a testa bassa l’area avversaria serve a poco: come in un action, va usato e dosato tutto il bouquet di abilità
Prodezze che esplodono letteralmente all’attivazione della V-Zone dopo aver immagazzinato sufficiente energia, che fa un po’ 5-5-5 e funziona come un forcing prolungato con cui mettere alle corde l’avversario. Più potenza, più rapidità, più fluidità nei movimenti della squadra, è la “special” con cui spaccare la partita, lo spirito di gruppo che si fa forte, granitico nei momenti più difficili per ribaltare la situazione e costruirsi un vantaggio decisivo.
Leggere il match, capire le intenzioni dell’avversario come in un picchiaduro, chiudersi per poi ripartire di potenza, dosando le abilità, sfruttando i campioni
È lì, tra scintille di energia e sguardi felini, tiri della tigre e piedi a martello graziati da arbitri che utilizzano un metro di giudizio più rugbistico che all’inglese, evitando di interrompere l’azione in nome della circolazione di palla, che Captain Tsubasa: Rise of New Champions accende gli animi, scalda i cuori e fa nascere la speranza (in attesa di conferma) di trovarsi davanti a qualcosa di incredibilmente divertente, teso, e che prenda le giuste misure tra accessibilità iniziale e profondità finale. Molto, in sede di valutazione finale, si giocherà sul filo della modalità storia oltre che sul gameplay tout court, perché sarebbe un peccato se il pathos che si percepisce pad alla mano andasse perso in una trama non altrettanto drammatica (per lo meno a livello sportivo), intensa, tutta cuore e tecnica. Bandai Namco ci crede tanto, il pubblico trattiene il fiato, il termometro segna temperature altissime e il 28 agosto si prevede un anticiclone giapponese che renderà ancora più torrida quest’estate videoludica. A settimana prossima quindi, per la nostra recensione che compirà la parabola di questo ritorno, come un gol da centrocampo alla Stankovic.
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