NON PRENDETELO SOTTOGAMBA: PUR SE SEMPLIFICATO RISPETTO ALLE EDIZIONI PRECEDENTI, IN D&D C’è SEMPRE TANTO DA IMPARARE
Fortunatamente, Larian ha pensato a provvedere il gioco di tutorial tanto adeguati quanto poco invasivi, e allo stesso modo l’interfaccia fa un buon lavoro nel permettere di tenere tutto sott’occhio. C’è qualche problema qui e lì: per esempio, non mi pare che i tutorial appaiano nel corso del gioco cooperativo, e la scheda del personaggio avrebbe bisogno di una rivista perché allo stato delle cose è abbastanza scarna e lontana dall’immediatezza della versione cartacea.
CI SONO COSE DA MIGLIORARE, MA SI VEDE L’IMPEGNO PROFUSO DA LARIAN NELL’INTERFACCIA
LIGHTNING BOLT! LIGHTNING BOLT!
La frase che chiude il paragrafo di cui sopra non vuole essere un invito a ricorrere al più selvaggio savescumming, quanto più un avvertimento. Allo stato attuale delle cose Baldur’s Gate 3 non è un gioco semplice, e non intendo in termini di complessità (di cui ho già parlato) ma di malignosità: tante cose possono andare storte nel corso della nostra avventura e, a differenza del gioco da tavolo, qui non c’è nessun DM che fa finta di aver tirato male o che decide di aver pietà di voi. Qua se i nemici vi vogliono scassare di botte lo fanno punto e basta, e lo stesso vale per le numerose trappole in cui vi imbatterete.
I combattimenti sono relativamente sparuti, quindi non dovrete passare ogni secondo con il timore di vedere i vostri avventurieri cadere di fronte ai colpi nemici; ma, giusto per stare sicuri, è una buona idea salvare prima di ogni interazione con un gruppo nutrito di persone, che a volte basta tirare basso su quel maledetto dado da venti facce per ritrovarsi circondati da torme di malintenzionati. E non pensiate che al di fuori dei combattimenti possiate ritenervi del tutto al sicuro da conseguenze negative: una particolare interazione svoltasi in maniera assolutamente pacifica ha infatti portato il mio protagonista ad essere impossibilitato (presumo permanentemente) ad effettuare colpi critici e a ritrovarsi con uno svantaggio ai tiri di percezione. Poi non dite che non vi ho avvisato.
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