La fatidica data, tanto attesa dai fan della leggendaria serie di strategici, è infine giunta. La Age of Empires: Fan Preview è arrivata, e con essa anche una presentazione più dettagliata di Age of Empires 4, nuovo capitolo della serie affidato a Relic Entertainment il cui arrivo è previsto per l’autunno 2021. Ma anche per chi si sta dilettando con le Definitive Edition di Age of Empires II e III non sono mancate novità interessanti.
Per i giocatori di Age of Empires II: Definitive Edition c’è infatti una nuova espansione all’orizzonte, intitolata Dawn of the Dukes, che si concentrerà sull’Europa dell’Est e introdurrà nuove campagne; nuove fazioni non sono state menzionate, e dato che l’area geografica è già ben rappresentata da Teutoni, Bulgari, Lituani e Magiari è improbabile ne vedremo di altre, ma non si può mai sapere. Inoltre, in futuro alcune delle campagne già presenti nel gioco potranno essere giocate in modalità cooperativa; ulteriori dettagli su entrambe le aggiunte saranno condivisi in futuro. Age of Empires III: Definitive Edition, invece, vedrà l’arrivo degli Stati Uniti come fazione giocabile, dotati della loro città madre, di 9 nuove unità, una meccanica speciale per il passaggio di epoca e, udite udite, la possibilità di essere sbloccati gratuitamente per un tempo limitato, completando una sfida speciale. Inoltre, World’s Edge ha anticipato che in futuro anche le nazioni africane faranno la loro comparsa su Age of Empires III: Definitive Edition.
MEDIOEVO RIVISITATO
Ma il punto saliente della presentazione, il titolo che tutti erano lì per vedere, è stato senza ombra di dubbio Age of Empires 4. Come promesso, il nuovo arrivato non si è fatto attendere; nel corso della presentazione, sono state mostrate nel dettaglio quattro delle fazioni che saranno presenti nel gioco completo (Inglesi, Sultanato di Delhi, Mongoli e Cinesi), delle quali parleremo più accuratamente in seguito.
Otto le fazioni che saranno presenti nel gioco al lancio, su alcune delle quali possiamo già avanzare ipotesi

Una bella occhiata all’interfaccia di gioco. Con tutta probabilità siamo di fronte a un placeholder, ma non per questo meno interessante: centro città e laboratorio d’assedio, per esempio, sono ora parte dell’età feudale.
Dal punto di vista del gameplay, c’è tanto materiale da sviscerare. Oltre a quanto narrato esplicitamente nel corso della presentazione e raccolto sul sito ufficiale, i segmenti di gioco mostrati hanno offerto terreno fertile alle speculazioni. Nel video introduttivo del Sultanato di Delhi, per esempio, possiamo infatti vedere in primo piano un Sacred Site: cosa sia di preciso non viene spiegato, ma stando a quanto riportato nell’interfaccia possiamo capire che sarà una delle possibili condizioni di vittoria. Una delle meccaniche che rendono più distintivi gran parte degli RTS di Relic Entertainment è proprio il controllo di specifiche posizioni della mappa, e sembra che anche il loro approccio alla serie Age of Empires abbia voluto mantenere questa cosa.
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