ANCHE SE NON MANCHERANNO OCCASIONI DI COMBATTERE, IL PIÙ DELLE VOLTE LA SCELTA SAGGIA SARÀ NASCONDERSI E ASPETTARE

Heisenberg ama circondarsi di simpatici lupi mannari e freak di varo genere e misura… eppure non riusciamo a farcelo stare antipatico.
Nella sequenza successiva abbiamo scoperto che non avremo accesso immediato al Castello: per arrivarci dovremo prima risolvere uno dei tanti fetch-puzzle “alla Resident Evil”, trovando i pezzi mancanti del portone. La strada verso l’entrata al Castello è coincisa con l’arrivo di Heisenberg, lo strano tizio con cappello e occhialini rotondi che a quanto pare ha dei poteri mutanti alla Magneto visto che può sollevare e scagliare pezzi di ferraglia un po’ ovunque. Preferiamo non darvi i dettagli del suo incontro con Ethan ma è stata una delle sequenze che abbiamo apprezzato di più finora. La parte finale e più breve si svolgeva all’interno del Castello, dove non sono state mostrate particolari novità o dettagli rispetto a quanto visto finora.
LE DIMENSIONI DELLA MAGIONE SONO DAVVERO GIGANTESCHE, E PER NAVIGARLA POTREMO FARE USO DI UNA MIRIADE DI PASSAGGI SEGRETI, PORTE NASCOSTE E BOTOLE

Allora, se non ricordo male questo corridoio dovrebbe portarmi… ah, certo, direttamente all’appuntamento con il cardiologo.
Nel tempo passato in compagnia di questa versione di Village abbiamo testimoniato che le prime fasi di gioco sono decisamente guidate, con oggetti chiave da trovare per poter aprire nuovi passaggi. Capcom ha però lasciato intendere che una buona parte del gioco avrebbe offerto ampia libertà di movimento, ma per poterla sperimentare dovremo attendere il gioco finale. A ciò che abbiamo scoperto nella nostra demo, si sono aggiunti nuovi dettagli provenienti dall’hands-on dei colleghi di Game Informer, che hanno coperto Resident Evil Village nel loro ultimo numero.
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