Nel bel mezzo di una crisi senza precedenti, Stati Uniti e Russia hanno trascinato il mondo in una guerra totale
Dici Conquest e
pensi ai veicoli, è un’associazione mentale del tutto naturale perché una guerra totale è tale solo se si possono utilizzare i mezzi. Chiaramente in Battlefield 2042 saranno presenti aerei, elicotteri, carri armati et similia, proprio come la saga ci ha abituato, ma insieme a loro
ci sarà anche un tablet che ci permetterà di indicare il punto in cui desideriamo ricevere dal cielo il prezioso pacchetto regalo. Stavolta però la collaborazione a bordo dei veicoli sarà più importante che mai e ogni posto occupato garantirà più opportunità durante gli scontri, sicché un veicolo pieno dovrebbe risultare più performante di uno semi vuoto. Un’altra novità riguarda il
Plus System, ovvero la possibilità di modificare in tempo reale la configurazione della propria arma per adattarla rapidamente alla situazione; la feature è curiosa e necessita di una prova on the road, ma poter intervenire durante una partita sul mirino, sulla canna, sul tipo di munizioni e sull’innesto sottocanna profuma di gameplay dinamico e versatile.

La mappa Discarded si presenta decisamente bene se amate gli scontri serrati.
Dinamico e versatile sono gli aggettivi giusti per descrivere anche il sistema di classi o, per meglio dire, di Specialisti No-Pats, i soldati che utilizzeremo per farci onore sui nuovi campi di battaglia. Ogni Specialista si ispira a una delle quattro classi storiche di Battlefield, è caratterizzato da un Tratto e un Gadget Speciale (come rampini, pistola per curare a distanza e torretta automatica difensiva), è capace di usare qualsiasi arma e sarà parecchio personalizzabile. È confermato che al lancio ci saranno dieci Specialisti (durante la preview ne sono stati mostrati solo quattro), perciò la varietà e la flessibilità del roster non dovrebbe rappresentare un problema fin dal day one. Il loro numero, inoltre, è destinato ad aumentare nel tempo perché ci saranno le Stagioni, ovviamente insieme agli inseparabili Battle Pass colmi di contenuti sia gratuiti che premium (in quest’ultimo caso s’è parlato di orpelli per esteti, vedremo). Nel corso del primo anno vedremo quattro Stagioni, quattro Battle Pass, quattro nuovi Specialisti, nuove ambientazioni e contenuti inediti. Ogni Stagione farà compiere un passo in avanti alla storia del gioco, oltre a portare ogni volta una ventata d’aria fresca fra i giocatori attraverso la costante integrazione di nuovi contenuti.
Se c’è una software house in grado di spodestare Activision dal suo trono è proprio DICE
Fra reveal trailer e anteprima l’impressione è che Battlefield 2042 punti tutte le sue fiches sul concetto di
sandbox elevato all’ennesima potenza, sullo spettacolo delle mappe che mutano davanti agli occhi dei giocatori, sull’essere dinamico sotto numerosi aspetti e sulla voglia di stupire di un franchise che quest’anno è mancato da morire a tutti gli appassionati di guerra videoludica. I dev hanno parlato di “un feeling da Battlefield classico pompato dalle moderne tecnologie” e spero vivamente abbiano ragione visto che, come stile generale,
secondo me siamo dalle parti di Battlefield 4. È troppo presto per stabilire se sarà davvero rivoluzione nel mondo degli FPS online, ma una cosa è certa da tempo: se c’è una software house in grado di spodestare Activision dal suo trono è proprio DICE.
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