Battlefield 2042 – Anteprima Gameplay

Tanto in orizzontale quanto in verticale lo sviluppo dell’azione è arrembante, lo spirito di Battlefield si percepisce guardando gli elicotteri che duellano, i carri armati che coprono l’avanzata dei soldati o i jet che sfrecciano a pochi centimetri dai palazzi, sembra quasi di sentirsela sulla pelle la sensazione di essere solo un minuscolo ma letale dettaglio in un conflitto di proporzioni assurde.

STORM! WATCH OUT!

In termini di gameplay direi inizialmente tutto secondo i piani, niente di eccessivamente sorprendente tra l’impostazione della UI e la possibilità di cambiare visuale quando si usa un mezzo. Per vedere qualche novità di Battlefield 2042 bisogna solo pazientare, il trailer non impiega troppo per dare in pasto ai fan il rampino utilizzato per salire rapidamente sulla gru, il drop dei veicoli, la tuta alare ma soprattutto una tempesta di sabbia che, poco prima di metà partita, cambia radicalmente il volto della mappa. Partendo dallo sfondo, l’immenso muro naturale finisce per travolgere tutto e tutti finché l’intera area non si ritrova immersa in una notte improvvisa, una granulosa coltre di tenebra rischiarata dai neon degli immoti giganti di cemento e dalle esplosioni. Nella nuova atmosfera si vedono i nemici saltare in aria uno dopo l’altro ma tempo per esultare non ce n’è perché di lì a poco, diciamo a metà partita esatta o giù di lì, fa la sua comparsa un devastante tornado salutato da un già iconico “Storm! Watch out!”.Qui la situazione subisce un’accelerata dettata dalla necessità comune di fuggire dal pericolo più che imminente, l’impressione che sia giunta l’apocalisse è netta; i soldati si infilano prima in un palazzo poi in un ascensore, ed è il momento giusto per osservare il Plus System in azione, ovvero il cambio in corsa del setup dell’arma, una novità che agevola non poco il passaggio da uno stile d’ingaggio all’altro. Data la – teorica – presenza di numerosi cluster e/o settori differenti all’interno della stessa mappa, il Plus System potrebbe rivelarsi particolarmente utile in un contesto in cui gli scontri ravvicinati si mescolano in continuazione a quelli a media e lunga distanza.

Torniamo al trailer, non c’è tregua. Dall’ascensore al tetto è un attimo, così come è roba di istanti ammirare l’elicottero distrutto da un quad imbottito di C4. Bella intuizione sotto tanti punti di vista, non c’è che dire, sia per la kill scenografica sia perché richiama alla mente dello spettatore la scena vista nel reveal trailer e gli ricorda che i momenti #onlyinbattlefield stanno per tornare. Mentre l’apocalisse continua a imperversare riempiendo l’aria di detriti e polvere, i soldati si spostano da un tetto all’altro dei grattacieli sfruttando dei cavi, finiscono in bocca a un elicottero da guerra e si salvano gettandosi nel vuoto.

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