Abbiamo potuto provare con mano Triangle Strategy, l’interessante e decisamente stiloso JRPG tattico di Artdink. Ecco le impressioni del nostro hands on.
Sviluppatore / Publisher: Artdink / Square Enix Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: Nintendo Switch Data di Lancio: 4 marzo 2022
Dopo il discreto risultato di Octopath Traveler, il “ritorno al passato” del producer Masashi Takahashi passa attraverso gli strategici a turni con un gioco che, sin dalle prime battute, pare voler omaggiare un capolavoro come Tactics Ogre: Let us cling together di Quest. Le similitudini filologiche paiono evidenti da subito, con un mondo di gioco maniacalmente tratteggiato che promette intrighi, tradimenti e tanta violenza.
“Maniacalmente” non è un termine usato alla leggera, perché le prime ore passate in compagnia di Triangle Strategy, la nuova creatura di Artdink, mi hanno subissato di nomi propri e nozioni al fine di porre le basi per una storia che si presenta come una delle più intriganti degli ultimi anni, lì nella lontana terra di Nortelia, un continente reduce da una feroce guerra dove tre regni si sono scontrati per il controllo di preziose risorse commerciali. All’alba di un periodo di pace lungamente atteso, un inaspettato evento metterà nuovamente in moto le ruote del caos…
TRIANGLE STRATEGY VORREBBE CANTARVI TEO TORRIATTE
La narrazione vanta dunque un’importanza fondamentale, tanto che sarà possibile spostarsi liberamente in determinate mappe tra una battaglia e l’altra per dialogare e acquisire informazioni con cui aumentare la consapevolezza del protagonista Serenoa Wolffort e avere a disposizione maggiori opzioni di dialogo in futuro. Come nel già citato Tactics Ogre, Triangle Strategy presenterà numerosi bivi da esplorare grazie alla conoscenza acquisita dal suo protagonista, che potrà provare a plasmare l’opinione altrui in particolari momenti.
Nelle prime ore di gioco ho messo a frutto l’esperienza acquisita chiacchierando per condizionare l’esito di una votazione e dirigere il mio gruppo verso una certa destinazione, modificando di conseguenza l’ambientazione del capitolo successivo e guadagnando un nuovo membro del party. Davvero intrigante; come rovescio della medaglia, non ho apprezzato la mancanza di ritratti durante i dialoghi, un elemento che priva di personalità i tantissimi volti con cui saremo portati a interagire, generando di conseguenza un pizzico di confusione.
BASTA PARLARE, È ORA DI COMBATTERE!
Il sistema di combattimento non è dissimile da quanto visto in giochi come Final Fantasy Tactics, almeno inizialmente. Ci si muove in un’area di gioco suddivisa in caselle e si presta attenzione a dislivelli e al posizionamento delle unità, ché un colpo alle spalle genera automaticamente un danno critico e circondare il nemico concede attacchi di opportunità a tutti i partecipanti. Grandi assenti i contrattacchi, una mancanza che potrebbe protrarre gli scontri un po’ troppo per le lunghe, tuttavia la descrizione di un certo personaggio lascia intendere che possano essere disponibili in futuro come abilità, a loro volta conquistabili salendo di livello. La conformazione del campo di battaglia può rivelarsi una preziosa alleata, essendo modificabile scatenando particolari magie (il fuoco scioglie il ghiaccio, ad esempio) e rivelandosi prodiga di possibilità agli occhi dei condottieri più scaltri. Usate il fulmine in acqua e vedrete le saette propagarsi nelle caselle successive, mentre congelare il terreno renderà il suo attraversamento problematico.
TRIANGLE STRATEGY è UNA BESTIA COMPLICATA, IN CUI CONVIVONO LUCI E OMBRE