Abbiamo provato la build di Ghostrunner 2 rilasciata in occasione della Gamescom 2023. Una prova rapida e intensa, in pieno stile del gioco di One More Level.
Sviluppatore / Publisher: One More Level / 505 Games Prezzo: € 39.99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S Data d’uscita: 26 ottobre 2023
Tre anni spaccati. Questo il tempo che passerà dal primo capitolo all’uscita di Ghostrunner 2. Niente attese di lustri tra un capitolo e l’altro: così ci piacciono gli sviluppatori, rapidi e sul pezzo proprio come i loro giochi. E quando si parla di velocità, Ghostrunner non teme nessuno. Per chi fosse distratto e non avesse la voglia di leggere la nostra recensione del capitolo precedente, stiamo parlando di un gioco action con forti note parkour, ambientato in un distopico mondo cyberpunk, dove l’umanità è sull’orlo del collasso e la società civile rischia di rimanere schiacciata tra megacorporazioni e bande di criminali cui non si oppone più nessuno. Una via di mezzo tra Mad Max e Succession, insomma.
Noi impersoniamo un cyborg i cui impianti hanno ormai sostituito quasi tutta la sua umanità originaria; ciononostante ci ergiamo novelli Kenshiro a salvatori di capra e cavoli. Gli eventi del primo capitolo si svolgono in una torre degna degli impossibili edifici di Mega City One (ok, la finisco con i riferimenti pop, lo prometto), ed è proprio da qui che si parte. Dopo aver eliminato il super cattivone di turno in Ghostrunner, le cose stanno lentamente migliorando, eppure ci sono ancora molte minacce e sacche di resistenza che cercano di ricostituire il malefico ordine che abbiamo distrutto, motivo per cui il nostro lavoro non si può considerare finito: ci toccherà sguainare di nuovo la nostra fidata katana per fare scorrere sangue. Tanto sangue.
GHOSTRUNNER 2: IL SEGUITO CHE TI ASPETTI
Rimane inalterato uno dei capisaldi della serie, con il nostro cyborg che ha un solo punto vita: qualsiasi nemico, se riuscirà a portare a segno un attacco, lo eliminerà. Non importa che sia il più becero degli sgherri, o un militante dotato di mitragliatore al plasma: quasiasi colpo ci sarà fatale. Nella build provata, abbiamo esplorato due livelli, che in sostanza fungono da prologo e aprono agli eventi che la faranno da protagonista in seguito.
Ho avuto come la sensazione che Ghostrunner 2 sia stato pensato soprattutto per i fan della serie
Aspettate che li conto: i tizi con la mazza ferrata, quelli con le pistole, gli altri coi mitra, quelli grossi con il martello, poi ovviamente i samurai che fanno da elite. Cinque avversari diversi, alternati in vari modi su parecchie arene, tutto nel primo stage. Non male, eh? Sembra appunto che One More Level avesse il timore di annoiare chi già conosceva il suo titolo. Parliamoci chiaro: io ne sono più che felice, non vorrei che sembrasse che mi stia lamentando; l’unico dubbio è quanto sia possibile mantenere la quantità di novità per tutta la durata dell’avventura.
IL SEGUITO CHE NON TI ASPETTI
Al timore appena espresso penso di avere una mezza risposta, ma prima vi devo parlare del secondo livello che abbiamo provato, altrimenti diventa difficile spiegarsi. In questo stage ogni mia familiarità con ore e ore giocate a Ghostrunner è stata presa e gettata nell’immondizia senza tante cerimonie: il gioco è stato stravolto da capo a piedi senza nessuna pietà. A cos’è dovuto questo cambiamento? Una moto. Una moto fantastica. Cromata, aggressiva, futuristica, brutale. Anzi, quasi quasi direi Brutale, nel senso che in effetti mi ha ricordato la stupenda creazione della casa di Borgo Panigale. A bordo di questo gioiellino mi sono lanciato in un inseguimento che mi ha costretto non solo a tenere il polso a martello per andare più a manetta possibile, ma ho anche dovuto usare il turbo in numerose occasioni.
La novità principale è una moto. Cromata, aggressiva, futuristica, brutale. Anzi, quasi quasi direi Brutale come la creazione della casa di Borgo Panigale
Mi è infatti rimasta l’impressione che la sezione guidata fosse affetta da una notevolissima componente trial and error, ancor più del resto di Ghostrunner 2, il che potrebbe essere un limite che solo la prova finale potrà giudicare nella misura appropriata. Ad ogni modo, alla fine del livello, il nostro cyborg e la sua moto si sono gettati letteralmente nel vuoto, al di fuori della torre che ha costituito l’intera ambientazione del primo capitolo. Qui ci ricolleghiamo al dubbio espresso prima, che si tramuta adesso in una speranza: avventurarsi in territori completamente nuovi significa che gli sviluppatori hanno avuto la libertà di sbizzarrirsi in esemplari di nemici molto diversi da quelli cui eravamo abituati. Perciò non escludo che le sorprese siano tante e tali da mantenere alto il livello di intrattenimento. Non c’è motivo di preoccuparsi dell’attesa: il 26 ottobre arriverà in fretta.