Switch suona gli ultimi colpi… e che colpi! Abbiamo provato in anteprima Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, in arrivo a novembre.
Sviluppatore / Publisher: Nintendo / Nintendo Prezzo: € 59.99 Localizzazione: Testi Multiplayer: assente PEGI: +7 Disponibile su: Switch Data d’uscita: 07 novembre 2024
Quando c’è di mezzo Nintendo, le sorprese non mancano mai. Anche se ancora non abbiamo notizie ufficiali sul successore di Switch, la cui esistenza è comunque confermata dalle precisazioni di Nintendo ad ogni nuovo Direct, siamo comunque dalle parti del fine-gen per la popolarissima console della grande N. Di solito, in questa fase, escono titoli dalla qualità non eccelsa, sviluppati a basso costo sfruttando l’elevato grado di conoscenza dell’hardware, concepiti per rimpolpare il catalogo e fare cassa grazie alla base installata al suo apice. Nintendo invece negli ultimi mesi (?) di Switch sfodera l’ennesimo asso nella manica con Mario & Luigi: Fraternauti alla carica, ultimo capitolo della saga RPG dei fratelli idraulici (ma chissà se esercitano ancora…) che abbiamo provato ieri l’altro in anteprima per voi.
Nata su GBA con Mario & Luigi RPG (dalle nostre parti diventato Superstar Saga e recentemente portato anche su Switch), la saga ruolistica con protagonisti i fratelli simbolo di Nintendo affonda le sue radici all’inizio del millennio, il lontano 2003. Da allora, diversi nuovi capitoli si sono succeduti su DS prima e 3DS poi; l’ultimo uscito nel 2015 era addirittura un crossover con la saga di Paper Mario, intitolato Mario & Luigi: Paper Jam Bros. Fraternauti alla carica arriva dunque nove anni dopo l’ultimo capitolo e con un discreto carico di novità. La trama questa volta ci porta lontano dal Regno dei Funghi. Ci troviamo infatti su Elettria, quello che un tempo era un continente-arcipelago, composto da una rete di isole collegate tra loro attraverso un legame energetico con il Centralbero. Quando un cataclisma però ne ha causato la morte, le numerose isole che da lui dipendevano si sono ritrovate alla deriva nell’oceano. Ovviamente toccherà ai nostri Mario e Luigi risolvere la situazione e riportare la pace. Come? Con un nuovo Centralbero sorto al centro dell’Isola Solcamari che in realtà è anche una nave, nonché un comodo hub centrale di gioco.
A PESCA DI ISOLE
Dotata di un comodo cannone, l’Isola Solcamari è perfetta per navigare le correnti che popolano la mappa di gioco in cerca di isole da salvare, che la nostra coppia di eroi potrà raggiungere facendosi sparare in aria. Una volta atterrati, la prima particolarità che abbiamo notato è la presenza di abitanti diversi da quelli a cui siamo abituati: non ci troviamo infatti nel Regno dei Funghi e le popolazioni che abitano isole ed isolotti sono state quasi tutti ideate appositamente per Fraternauti alla carica.
LA TRAMA QUESTA VOLTA CI PORTA LONTANO DAL REGNO DEI FUNGHI
Le fasi di gioco sono tre. La prima è la navigazione e si svolge a cavallo tra la mappa e l’Isola Solcamari. In questa fase ci è richiesto di indirizzare l’imbarcazione-isola su una delle correnti che solcano gli oceani. A quel punto è necessario passare all’osservazione, in cerca di un’isola su cui lasciarsi. Dopo essere atterrati sul bersaglio inizia la fase di esplorazione. Nel nostro caso sulla prima isola ci siamo imbattuti in un celebre ballerino, che solitamente deliziava la popolazione con le sue mosse, immobilizzato dalla fine delle scorte di brillantina. Ci siamo così avventurati per lui nel bosco, verso il negozio di brillantina, affrontando lungo il tragitto alcuni mostri incontrati casualmente. Arrivati al negozio in cima al bosco però la nostra esplorazione non è certo terminata. La commerciante infatti si è dimostrata spaventatissima dai vermetti rosa che gironzolano sereni nei paraggi: abbiamo dunque dovuto portarla in salvo, tenendola in braccio e passandola da un fratello all’altro per superare le alture. Una volta consegnata la brillantina al nostro maestro danzatore, i suoi balli hanno rianimato l’albero dell’isola consentendoci così di concludere anche la terza fase, quella del collegamento.
MARIO & LUIGI: FRATERNAUTI ALLA CARICA (O ALLA DERIVA?)
Nella seconda sezione invece abbiamo mosso i nostri passi su un’isola caratterizzata da un grande labirinto centrale, modificabile attraverso un meccanismo. Qui i nostri due baffuti eroi erano in cerca di una loro certa conoscenza, ma per trovarla abbiamo dovuto accompagnarli in una serie di scontri. Poiché quest’area era successiva alla precedente, abbiamo potuto esplorare un po’ più comodamente le meccaniche del combattimento.
L’ISOLA SOLCAMARI È PERFETTA PER NAVIGARE LE CORRENTI CHE POPOLANO LA MAPPA DI GIOCO
Nonostante il contatto con Mario & Luigi: Fraternauti alla carica sia stato piuttosto fugace, le impressioni che ci siamo portati a casa sono parecchio positive. Già dagli artwork, che in qualche modo ci hanno riportato alle atmosfere del fumetto europeo e in particolare quello di Moebius, si respira aria nuova. Nel corso del gioco, poi, qua e là ci hanno fatto visita sensazioni che rimandano ad altri giochi: Wind Waker, ovviamente per la forte presenza di ambientazioni marine, ma anche Perfect Striker, richiamato nelle Azioni Fratello citate prima, e persino il recente lungometraggio dedicato a Mario che con il suo umorismo e il suo stile di animazione inizia a infiltrarsi nell’iconografia Nintendo. Di recente, Echoes of Wisdom ha dimostrato come in Nintendo le idee circolino, anche da una saga all’altra, contribuendo a una contaminazione creativa che consente ai giochi di proporre innovazione pur rimanendo fedeli a se stessi. Con Mario & Luigi: Fraternauti alla carica abbiamo l’impressione che possa verificarsi lo stesso fenomeno e ne saremmo enormemente felici.