Bloodshed Anteprima

Bloodshed

PC

Bloodshed – Anteprima

In tanti hanno provato a imitare la formula e il successo di Vampire Survivors, ma farlo partendo da una formula boomer shooter? Beh, devo essere onesto: l’esperimento di Bloodshed per me è una novità.

Sviluppatore / Publisher: com8com1 Software / Headup Prezzo: 7,99€ (Accesso Anticipato) Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Già disponibile (Accesso Anticipato)

Non è un segreto che quando qualcuno riesce a creare un formato d’intrattenimento coronato da ampio successo, ci sia subito la corsa all’imitazione nella speranza di migliorare o se non altro di catturare una parte dell’interesse che il primo arrivato è riuscito a conquistarsi. Nei videogiochi, questa cosa la vediamo di continuo: nel caso di Vampire Survivors, per esempio, ci è voluto poco perché su Steam di moltiplicassero i “bullet heaven” sviluppati da studi indie speranzosi di farsi un nome e anche da studi un po’ più affermati interessati a catturare il trend di mercato.

Altro genere sicuramente meno popolare ma che ultimamente sta avendo una discreta trazione (con bei titoli come Cultic, Selaco, Ion Fury, Boltgun) è quello dei boomer shooter. E a me piace pensare che i ragazzi di com8com1 fossero indecisi su quale delle due strade intraprendere, prima che qualcuno di loro si sia alzato facendo come la ragazzina del meme: “Porque no los dos?” (“Perché non entrambi?”). E così è nato Bloodshed.

LE DUE ANIME DI BLOODSHED

Da poco entrato in Accesso Anticipato, Bloodshed presenta un totale di quattro livelli; nei primi tre bisogna sopravvivere per un certo periodo di tempo (5, 20 e 30 minuti) mentre orde infinite di nemici ci prendono di mira, mentre nel quarto bisogna sconfiggere il “Demon King”, un nemico dal nome altisonante ma per la verità fin troppo semplice. In piena tradizione bullet heaven, i nemici eliminati lasceranno cadere sfere di esperienza; raccoglierla ci permetterà di salire di livello, potenziando le nostre armi o incantesimi, o sbloccandone di nuove. Il tutto si combina a un gameplay e a una presentazione tipica dei boomer shooter: pixel che si possono contare, animazione dei nemici tramite sprite, nostro personaggio che corre ai cento all’ora, e protagonisti spacconi e sopra le righe; ciascuno di loro, quattro in totale quelli sbloccabili finora, ha un diverso set di armi iniziali e ottenibili, statistiche leggermente diverse, e un’abilità attivabile (per esempio, Flynn può respingere i nemici vicini).

LE DUE FORMULE SI MISCHIANO DECISAMENTE BENE

L’impressione immediata è che le due formule si mischiano decisamente bene, ma la cosa non sorprende troppo: in entrambi i generi, dopotutto, far esplodere nemici a centinaia è all’ordine del giorno. A freddo, però, qualche riflessione un po’ più articolata si può fare. Premetto che il gameplay, per così dire, “da boomer shooter” è ben realizzato, con armi che restituiscono belle sensazioni, ben animate, e che causano effetti adeguatamente splatterosi sui poveri malcapitati dal lato sbagliato della canna. Mancano però qui quei momenti di pausa che sono tipici di qualunque gioco d’azione, che sia esso sparatutto o menatutto, e che di solito sono fondamentali per tirare il fiato fra un’arena e l’altra. Per carità, questa non è necessariamente una cosa negativa, ma trenta minuti filati di azione da boomer shooter potrebbero essere un po’ eccessivi per qualcuno.

Bloodshed Anteprima

Il minigun ci mette qualche livello a prendere piede, ma quando lo fa scatena un volume di fuoco senza pari!

A parte questo, forse delle due anime quella che allo stato attuale delle cose – ricordo che il gioco è in Accesso Anticipato, quindi soggetto a cambiamenti e modifiche da qui al lancio – languisce di più è quella bullet heaven. Mi spiego: il nostro arsenale si divide in armi (da fuoco o corpo a corpo) e in incantesimi. Le armi saranno le nostre fonti principali di danno, ma potremo usarne una sola alla volta; è possibile equipaggiarne più di una ma dovremo cambiare fra di loro con 1 2 3 eccetera, esattamente come in un qualunque sparatutto. Di contro, tutti gli incantesimi equipaggiati saranno attivi allo stesso tempo, ma faranno meno danni diretti.

LE RICOMPENSE PER I LIVELLI PECCANO DI SCARSA FANTASIA

Capisco la logica dietro questa scelta, ma allo stesso tempo questo significa che, a meno di voler raggiungere specifici obiettivi, sbloccare o investire punti in un’arma nuova quando ne abbiamo una di già livellata finisce per essere una scelta controproducente, dato che sono punti che vanno a finire in un oggetto che per il momento non contribuisce minimamente – e visto che Bloodshed non è generosissimo con i livelli, meglio fare scelte oculate. Non mi entusiasmano troppo neanche i potenziamenti che ciascuna arma ottiene salendo di grado, che si limitano a miglioramenti statistici abbastanza asettici del tipo +11% velocità di ricarica o -15% spread dei colpi. È tutta roba che alla fine il suo peso lo ha, ma visto il genere in cui ci troviamo un po’ di fantasia almeno una volta raggiunto il livello massimo dell’arma o dell’incantesimo non sarebbe stata male.

SURVIVOR? SÌ, MA PER I CATTIVI

Questa, però, è anche la massima estensione delle critiche che sento di poter muovere a Bloodshed: nulla di incriminante o di irrisolvibile tramite futuri aggiornamenti. Per il resto, il gioco funziona e anche bene. Le sei ore che finora ci ho passato sopra – sufficienti per completare tutto il contenuto attualmente presente e farsi qualche run in più – non mi sono minimamente pesate: andare i giro a sparare ai nemici è bello soddisfacente, anche grazie a un design dei livelli che valorizza la formula da sparatutto in prima persona e a un comparto audio più che adeguato, ed è innegabile che la formula bullet heaven, anche se qua non si riempie lo schermo di proiettili quanto in altri esponenti del genere, abbia un magnetismo non indifferente. Bravi, quindi, ai ragazzi di com1com8 (oh, ho capito che siete tedeschi, ma un nome un po’ più accattivante potevate anche trovarlo), che hanno avuto una buona idea e sembra siano anche sulla buona strada per realizzarla bene. Stando a quanto scritto sulla pagina Steam l’Accesso Anticipato durerà fra i 6 e i 12 mesi, quindi se volete vederlo nella sua versione finale dovrete armarvi di un po’ di pazienza.

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