Assassin's Creed Valhalla : L'Ira dei Druidi – Recensione

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La buona riuscita di questa nuova campagna è dovuta anche alla longevità non eccessiva

L’espansione si limita a riproporre la medesima struttura del gioco base all’interno di una nuova mappa dalle dimensioni ridotte. Quest’ultima comprende la metà nordorientale dell’Irlanda, dall’attuale capitale Dublino fino alle coste settentrionali dell’Ulster, con diversi monasteri e abbazie da razziare, segreti da scoprire, nuove abilità da sbloccare, e alcune stazioni commerciali da conquistare.

PRESTIGIO E DENARO

Come già anticipato in apertura, il commercio rappresenta la principale novità introdotta in Assassin’s Creed Valhalla da L’Ira dei Druidi, con una linea di missioni separata rispetto a quella che vede Eivor impegnato ad aiutare il re d’Irlanda. In questo caso lo scopo del gioco è quello di liberare le stazioni commerciali dai nemici, recuperarne l’atto di proprietà, e poi costruire degli speciali edifici al loro interno utilizzando lo stesso sistema impiegato nel gioco base per il miglioramento il villaggio di Ravensthorpe.

Assassin's Creed Valhalla L'Ira dei Druidi recensione 05

I druidi sono dei nuovi nemici che spesso utilizzano attacchi venefici contro il povero Eivor.

Una volta rimesse in piedi tali stazioni, queste forniranno un flusso costante di risorse che potranno poi essere vendute in giro per il mondo in cambio di set di armature, armi, oggetti di personalizzazione estetica, e reputazione. Quest’ultima servirà a migliorare ulteriormente il prestigio di Dublino e aprire nuove rotte commerciali, che a loro volta sbloccheranno ulteriori ricompense.

l’espansione introduce anche una serie di sfide procedurali denominate “richieste reali”

Si tratta di un’idea intrigante, ma che non viene sfruttata appieno. Di fatto basta semplicemente liberare e potenziare gli insediamenti commerciali, per poi svolgere altre attività mentre il forziere che raccoglie i beni di scambio si riempie, dopodiché fare tappa a Dublino per versare le risorse in cambio delle relative ricompense. Sarebbe stata gradita la presenza di un ulteriore passaggio che necessitasse dell’intervento del giocatore, il quale – al di là dell’effettiva azione di conquista dell’avamposto – si ritrova invece a essere spettatore passivo di questa nuova dinamica ludica. Va tuttavia detto, a tal proposito, che l’espansione introduce anche una serie di sfide procedurali denominate “richieste reali”, da acquisire tramite delle piccionaie presenti nelle città e nelle stazioni commerciali. Tali richieste spaziano dal furto di gemme all’assassinio di determinati individui, passando per la liberazione di un avamposto, e portarle a termine ricompensa Eivor con materiali da investire nel potenziamento dell’equipaggiamento o per la costruzione delle strutture nelle stazioni mercantili.

Assassin's Creed Valhalla L'Ira dei Druidi recensione 01

Tra i nuovi personaggi spicca la poetessa Ciara, una delle aggiunte più riuscite di questa espansione.

Per finire, anche qui non manca la necessità di eliminare tutti i membri dell’ordine druidico, i cosiddetti Figli di Danu. Dieci (più uno) personaggi al centro delle vicende dell’espansione ben nascosti tra le verdeggianti terre irlandesi. Come nel gioco base, anche in questo caso bisognerà studiare vari indizi prima di scoprire l’identità degli affiliati alla setta e porre definitivamente fine alle loro vita. A completare il quadro dei contenuti troviamo un paio di boss opzionali da affrontare una volta portata a termine la campagna principale, giusto per non farsi mancare nulla.

In breve: L’Ira dei Druidi è di fatto un “more of the same” che però può contare su una mappa ben più compatta rispetto a quella originale di Assassin’s Creed Valhalla. Ciò ha giovato alla narrazione e al ritmo di gioco, sebbene le novità siano di fatto marginali. Nonostante tutto, questa prima espansione offre dalle dieci alle venti ore di contenuti inediti, senza però approfondire a dovere né le vicende di Eivor nel passato, né quelle del team di assassini ambientate nel presente. A tal proposito, segnaliamo che il DLC verte interamente sulla figura del protagonista, senza alcun accenno al filone narrativo ambientato ai giorni nostri.

Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: L’Ira dei Druidi giova di alcune migliorie che hanno interessato Assassin’s Creed Valhalla negli ultimi mesi, rendendo di fatto il gioco più leggero. Ho giocato con i dettagli impostati sul livello “molto alto” a risoluzione 1440p senza mai scendere al di sotto dei 60fps.

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Pro

  • Un nuovo territorio tutto da esplorare. / Trama semplice ma convincente. / Più compatto e meno dispersivo del gioco base.

Contro

  • C’è davvero poco di veramente nuovo. / Il commercio non è sfruttato abbastanza. / Non approfondisce né il passato né il presente.
8

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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