Baldo – Recensione

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Da un momento all’altro, Baldo si trova a vestire i panni del Prescelto e a vivere la propria odissea che, proprio come nella mitologia, sarà lunga e molto faticosa

Baldo è un ragazzino come tanti altri che vive nell’immaginaria terra di Rodia, una landa che potrebbe essere benissimo uscita dall’immaginario giapponese, dove gli animali e gli spiriti della natura custodiscono saggezza e segreti, e gli uomini convivono con strane creature senza farci troppo caso. Nulla di tanto diverso da ciò che potreste trovare nel tipico cartone animato o nel gioco di ruolo di stampo nipponico e, non a caso, i NAPS dicono di essersi pesantemente ispirati ai primi capitoli di Legend of Zelda e, naturalmente, all’opera omnia dello Studio Ghibli di Hayao Miyazaki. E in effetti alcune somiglianze ci sono, soprattutto con l’anime Conan il Ragazzo del Futuro. Lana diventa Luna e acquista un bel paio di treccine rosse, ma la sua amicizia con il protagonista ricorda tanto quella del cartone. Jinpei, il secondo compagno che Baldo incontrerà nella sua avventura, è vestito come Conan e ricorda senza mezzi termini la sua spalla, Jimsei.

Baldo Recensione

Dalle lande rigogliose al deserto è un attimo (beh, non proprio), nel mondo di Baldo!

Il resto, invece, può essere davvero tratto da qualsiasi altra opera del Maestro e del suo Studio: nel favoloso mondo di Rodia i gufi sono depositari di un’antica leggenda, avendo seppellito da qualche parte, in tempi remoti, una creatura mostruosa che bramava di conquistare tutto il pianeta. La creatura in questione cadde in un sonno profondo e lungo mille anni ma, secondo una profezia, si sarebbe risvegliata alla nascita di un ragazzo dal “cuore puro” e… indovinate un po’ chi sarà mai il suddetto? Ecco. Da un momento all’altro, Baldo si trova a vestire i panni del Prescelto e a vivere la propria odissea che, proprio come nella mitologia, sarà lunga e molto faticosa. Fortunatamente, però, il nostro novello Ulisse non è solo nel suo cammino, ma può fare affidamento sull’aiuto dei suoi amici.

TANTI PERICOLI E DIVAGAZIONI

La visuale del mondo è isometrica, vista dall’alto come nei classici degli anni Novanta. Verrebbe spontaneo ruotare la telecamera e cambiare visuale con lo stick analogico del pad, ma purtroppo non si può fare. Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, la trama si snoda in diverse missioni principali (elencate in blu nel diario del protagonista) e in tantissime quest secondarie opzionali (in verde), affidate al nostro eroe in corso d’opera dai personaggi che incontra qua e là.

Baldo Recensione

Visto che Baldo non può arrampicarsi, tocca capire come raggiungere quel forziere…

Le prime consistono sempre in obiettivi da raggiungere percorrendo un lungo cammino fatto di trappole da evitare, meccanismi da azionare, cattivi da affrontare e oggetti da raccogliere. Più missioni principali possono accavallarsi per qualche tempo ma, prima o poi, il loro completamento sarà necessario per poter proseguire nel gioco. Le seconde, invece, si possono completare liberamente e di solito danno in premio soldi, oggetti rari e soprattutto vite aggiuntive, sotto forma di cuori rossi che si anneriscono a mano a mano che veniamo colpiti. Non fate l’errore di sottovalutarle. Finite le vite, come ai vecchi tempi, sarà Game Over ma, per fortuna, potremo sempre continuare l’avventura dall’ultima location raggiunta. Quindi, di fatto, a volte conviene perfino morire e ricominciare la partita prima di affrontare qualche zona particolarmente infestata.

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Pro

  • Lungo, lunghissimo e ambientato in un mondo molto vasto / Se Miyazaki avesse realizzato un gioco, sarebbe uscito così / Gameplay complesso ma intuitivo e avvincente / Decisamente economico.

Contro

  • Troppi problemi al day-one che richiederanno fix apposite / La telecamera non si può ruotare liberamente / Alcune meccaniche e interazioni forse un po’ datate (ma superabili con un attimo di pazienza).
8.6

Più che buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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