IL SISTEMA DELLE VITE È FORSE UN PO’ STRANO: A VOLTE CONVIENE QUASI PERDERLE TUTTE PRIMA DI AVVENTURARSI IN UNA ZONA DIFFICILE
…MA POCHE COSA DA IMPARARE
Possiamo raccogliere, trasportare, riporre ed eventualmente scagliare oggetti: questo sarà determinante per azionare i meccanismi e affrontare i nemici nella prima parte del viaggio, visto che la nostra arma principale – una spada magica – ci verrà data in dotazione soltanto nel bel mezzo della prima missione, e neanche tanto presto. Da quel momento, però, tutto cambia e gli avversari, che inizialmente possono sembrare fin troppo ostici, diventano improvvisamente molto più gestibili. I combattimenti non sono “alla hack’n’slash ignorante”: ogni avversario ha un suo pattern d’attacco e di difesa specifici e, per tanto, è fondamentale imparare a conoscerli per eseguire le giuste manovre d’offesa.
Baldo può scattare e correre per qualche secondo (dopodiché si stanca e tocca attendere un po’), o anche rotolarsi velocemente come manovra diversiva. Infine, comprando uno scudo, può anche usare quest’ultimo per difendersi. Tutte queste cose vanno correttamente alternate ai colpi di spada, oppure ogni scontro si trasformerà in una sconfitta. Solitamente i nemici non tornano in vita una volta uccisi, ma in alcune stanze specifiche lo faranno. Meccanismi sbloccati e oggetti raccolti sopravviveranno alla nostra morte, per tanto morire dopo aver sbloccato un meccanismo non ci obbligherà a rifare la fatica necessaria.
IL COMMERCIO E I PORTALI
Baldo prevede un sistema di commercio composto da diversi generi di negozi e possiamo contrattare un po’ di tutto: oggetti magici, armi, vestiti, generi alimentari… La valuta corrente è costituita dai dindi (sì, proprio come si usa chiamare volgarmente i soldi in alcune zone d’Italia) e possiamo trovarli un po’ ovunque: nascosti sotto terra (a patto di avere una pala), nei cespugli (se abbiamo la spada), nascosti nei forzieri o come ricompensa per vendite e favori a PNG (missioni secondarie).
Il mondo di Rodia è davvero molto grande – soprattutto se consideriamo quante persone abbiano lavorato al progetto, cioè due più il musicista – ma per fortuna il gioco prevede anche un sistema di portali, con cui muoversi da una parte all’altra in relativa libertà (anche questo si impara dopo le prime missioni). La mappa del mondo non si completa da sé quando scopriamo un nuovo territorio, anzi: in ogni regione è possibile incontrare un apposito venditore che ci elargirà, per pochi dindi, la porzione di carta topografica corrente. Trovare sempre costui può richiedere un po’ di tempo, ma il gioco ci dà un consiglio prezioso allo scopo. Ecco, forse questa è l’unica vera complicazione inutile di Baldo, ma a ben vedere aggiunge un obiettivo in più da raggiungere prima di “platinarlo”.
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