Qualora non vogliate scervellarvi a considerare nel dettaglio ogni mossa, il gioco non vi punirà se non rallentandovi un po’ nella progressione
RICRESCITA
Un altro aspetto fondamentale è il commercio, imprescindibile per mantenere integre le filiere produttive, specie nelle parti avanzate del gioco. Per esempio, costruire una piattaforma spaziale richiede sia vetro che acciaio, ma il ferro per lavorare quest’ultimo potrebbe essere su un continente privo di sabbia, richiesta per produrre proprio il vetro. Siccome le risorse non sono condivise a livello planetario, le rotte mercantili sono l’unica soluzione per portare al cantiere tutto ciò che serve.
Tra l’altro, la disposizione delle materie prime è studiata per aumentare questa necessità, con territori che si prestano a specializzazioni ben precise. Ovviamente tutto ciò si espande in maniera esponenziale nel momento in cui gettiamo alle spalle i limiti della Terra per raggiungere il resto del sistema solare: con quattro pianeti in ogni partita, di cose da fare ce ne sono davvero tante. Per me, ciascuno di essi è stata l’occasione per mettere in pratica le lezioni imparate fino a quel momento e migliorare l’organizzazione e l’efficienza complessiva dei miei cittadini, e non c’è neanche bisogno di dire che ogni volta ho fatto nuovi errori.
Non voglio neanche correre il rischio spoilerarvi alcunché sulle balene spaziali

Ho costruito un ascensore spaziale, sono il più ganzo del pianeta! Metà dei cittadini è infelice? Ma chi se ne frega, adesso ho un ascensore spaziale!
Se tale povertà estetica risulta più che altro in una ridotta personalità dei singoli geoidi terracquei, lo stesso non si può dire per la scarsa distinguibilità di alcuni edifici. Quando ci si barcamena tra diversi pianeti composti da vari continenti, è impossibile ricordare quali costruzioni si trovano su ognuno di essi, e la loro eccessiva somiglianza ci obbliga a passare al setaccio ogni angolo di terreno con lo zoom al massimo. Come in ogni city builder, abbondano poi altri sistemi che costituiscono l’impianto ludico, e varrebbe la pena dissezionarle in dettaglio: lo sviluppo tecnologico, l’influenza dell’inquinamento e della sovrappopolazione, e più in generale come funziona la felicità degli abitanti. Per non parlare delle balene spaziali, che non voglio neanche correre il rischio di spoilerarvi. Senza stare qua a dilungarmi in lunghe tirate, sappiate che sono rimasto piuttosto impressionato da come uno studio all’esordio sia stato in grado di amalgamare tante componenti in un sistema non solo originale e profondo, ma anche ben bilanciato e non punitivo.
Tutti gli aspetti in cui Balancing Monkey Games ha dovuto mostrare le proprie capacità di designer e non la profondità del borsello colpiscono nel segno

Le montagne offrono grande ricchezza di minerali, ma per estrarli servono miniere che inquinano. Impareremo qualcosa dall’apocalisse appena passata?
Ci sono infine strumenti di utilità come l’aumento della velocità di gioco, utile in particolar modo nelle fasi più avanzate quando alcune specifiche costruzioni richiedono molto tempo; personalmente, però, ho trovato più divertente passare un po’ di tempo a studiare i buffi ometti che si muovono nell’adorabile veste grafica del gioco, e imparare qualcosa di più su di loro. Ho così scoperto che Jane adora leggere qualsiasi cosa e va sempre a dormire alle cinque di mattina, mentre Chloe e Nico hanno la sensazione di essere osservati da qualcuno. Chissà perché.
In Breve: Before We Leave si ispira a un classico sistema di produzione come quello della serie Anno per poi prendere una strada del tutto propria che ci porta alla conquista dell’intero sistema solare. Anche se le balene spaziali… Il gioco paga il pegno della propria natura indie con una scarsa varietà di asset, ma tutti gli aspetti in cui Balancing Monkey Games ha dovuto mostrare le proprie capacità di designer e non la profondità del borsello colpiscono nel segno, portando a noi giocatori un titolo pulito, divertente e facile da capire nonostante la complessità di tutti i sistemi che costituiscono un videogioco di questo genere. Buona la prima.
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2GHz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM
Com’è, Come Gira: Before We Leave è una produzione indie che non mette a dura prova le vostre ventole di raffreddamento, ma lo stile grafico è molto piacevole e certe albe e tramonti sono davvero belli. Mi è capitato di incontrare un paio di bug a gioco avanzato, ma è stato sufficiente salvare, uscire e rientrare per porvi rimedio. Adoro i piani ben riusciti!
- 1 2