Beyond Blue – Recensione

PC PS4 Xbox One

“Se riuscissimo a introdurre i canti delle balene nella cultura popolare, forse nascerebbe un movimento per salvare questi animali”.

Sviluppatore / Publisher: E-Line Media / E-Line Media Prezzo: non disponibile Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam e Humble Store), Xbox One, Mac App Store

Probabilmente, se Beyond Blue fosse uscito una ventina d’anni fa sarebbe diventato rapidamente una piccola ossessione per la sottoscritta. A casa dei miei nonni non c’erano molti cartoni animati o film per bambini e ricordo perfettamente che, pur di non vedere un’altra volta E.T. (che mi aveva terrorizzata a livelli indicibili), chiesi di poter guardare uno dei documentari della collana di Jacque Cousteau, “La grande avventura del mare”. Scoprii ben presto che filmati reali di un luogo letteralmente denominato “il cimitero delle tartarughe” che non solo non sarebbero mai stati peggio di un alieno, ma avrebbero acceso in me un’immensa curiosità nei confronti di tantissime bizzarre forme di vita fino a quel momento a me sconosciute.

Invece, il gioco ispirato al documentario a episodi Blue Planet II – e sviluppato fianco a fianco a BBC Studios e ad alcuni oceanografi – è in uscita proprio oggi e, nonostante mi abbia convinta senza mezzi termini a recuperare il prima possibile l’intera serie in streaming, mi ha lasciata allo stesso tempo con uno strano senso di insoddisfazione per le grandissime potenzialità non sfruttate appieno.

UN TUFFO NEL BLU

Per chiunque abbia giocato a Never Alone (Kisima Ingitchuna), Beyond Blue sarà senz’altro dolcemente familiare: E-Line Media ha infatti sfruttato lo stesso concetto e il medesimo processo di sviluppo sia per creare il poetico platform dedicato al popolo Iñupiat, nativo dell’Alaska, sia per dare alla luce un nuovo gioco-documentario, questa volta dedicato alle forme di vita che popolano mari e oceani del nostro pianeta.

Beyond Blue Recensione

Con il sonar della nostra boa è possibile localizzare i cetacei in lontananza.

Andare avanti nella storia (brevissima, si tratta di tre ore scarse se ci si perde a esplorare almeno un pochino) permette infatti di sbloccare una serie di filmati di approfondimento proprio sulla fauna e la flora acquatiche, che il giocatore scoprirà pian piano a ogni immersione, vestendo i panni e la muta di Mirai, esploratrice e scienziata esperta di balene.

Partendo dalle balene, il nostro interesse si espanderà anche ad altre specie come delfini e tartarughe

La missione principale, per noi, Mirai e la sua piccola troupe di studiosi, sarà quella di monitorare una piccola famiglia di capodogli in diretta streaming ma, ben presto, il nostro interesse si espanderà anche ad altre specie come delfini e tartarughe.

Beyond Blue Recensione

Sì, ok, grazie per il nome scientifico… Ma io voglio sapere di più!

Una volta abbandonata la nostra base sottomarina, all’inizio di ogni capitolo, potremo nuotare in mezzo a banchi di pesci, sfiorare squali martello e pesci della luna e “ascoltare” i canti delle megattere, ma soprattutto raccogliere preziosi dati che ci permetteranno di tenere sotto controllo i loro spostamenti e il loro stato di salute.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • I filmati offerti da BBC Studios sono belli da togliere il fiato.
  • La storia, nonostante sia breve, riesce comunque a emozionare.

Contro

  • La modalità esplorazione libera manca di stimoli.
  • Le schede di ogni creatura acquatica catalogata sono davvero scarne.
7

Buono

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