Tra i tanti puzzle game che proliferano nel sottobosco delle produzioni indipendenti c’è una serie che è riuscita a ritagliarsi una schiera di appassionati su PC e mobile, e che ora – molto lentamente – sta approdando anche su console. Bridge Constructor Stunts è uno degli episodi di questo franchise recentemente giunto su PS4, anche se non è l’ultima incarnazione della fortunata serie targata ClockStone ed Headup Games. Qui non solo bisogna creare costruzioni più o meno articolate in grado di sostenere il proprio peso e quello dei veicoli che devono attraversarle, ma è necessario anche mettersi direttamente al volante del mezzo designato per guidarlo al traguardo.
UNIVERSITÀ DELLA STRADA
Personalmente, ritengo che Bridge Constructor Stunts abbia un unico, grande problema: le due anime del gioco, la costruzione dei ponti e la guida dei veicoli, non riescono a incastrarsi bene. Trattandosi di un puzzle game, molto spesso la soluzione di un livello è solamente una, ciò significa che innanzitutto occorre assemblare i viadotti nel preciso modo in cui gli sviluppatori hanno progettato la soluzione dell’enigma, inoltre bisogna anche guidare l’automezzo di turno senza commettere il minimo errore. Peccato che non ci sia modo di capire se l’eventuale fallimento derivi dalla costruzione errata dei ponti, o da ipotetici sbagli compiuti al volante.
spesso la soluzione di un livello è solo una, occorre dunque costruire i viadotti nel preciso modo pensato dagli sviluppatori e guidare l’automezzo senza commettere il minimo errore
STUNTMAN PER UN GIORNO
Tra l’altro, Bridge Constructor Stunts è un titolo che esaurisce il suo appeal ben prima di raggiungere i titoli di coda, nella misura in cui le situazioni ludiche tendono a ripetersi già dopo una manciata di livelli, con l’aggravante che questi non sono poi così tanti: poco più di trenta spalmati in cinque campagne di difficoltà e complessità crescenti.Considerando una media di una decina di minuti per arrivare al traguardo di ciascun quadro, l’opera di ClockStone può essere tranquillamente completata nell’arco di un pomeriggio o due; mettendo poi in conto che – come già detto – la rigiocabilità è quasi nulla, Bridge Constructor Stunts si rivela un’esperienza ludica decisamente effimera.
in Bridge Constructor Stunts dobbiamo creare costruzioni più o meno articolate… e metterci direttamente al volante
A chiudere il cerchio ci pensa poi il sistema di controllo, tutt’altro che infallibile pad alla mano; inutile dire che non ci saremmo mai aspettati di trovare controlli approssimativi in un gioco che fa della precisione millimetrica l’elemento su cui confluiscono entrambe le facce del gameplay. In generale, dunque, si ha l’impressione di essere di fronte ad un titolo poco curato, nel complesso sicuramente godibile, ma pieno zeppo di sbavature ed elementi che fanno storcere più volte il naso.
Bridge Constructor Stunts è un titolo senza infamia e senza lode. Il puzzle game di ClockStone non riesce mai a liberarsi da quell’aura di superficialità che avviluppa ogni singolo aspetto di un’opera dalla longevità risicata ma che, paradossalmente, già molto prima dell’ultimo livello inizia ad avere il fiatone. Di base, l’idea di unire la costruzione dei ponti alla guida dei veicoli potrebbe anche essere interessante, peccato che queste due facce della stessa medaglia non siano poi così tanto compatibili tra loro, colpa soprattutto di una struttura dei livelli che imprigiona le due componenti, invece di valorizzarle a dovere.