Editoriali

Il feticismo della personalizzazione

Credo di avere un problema, uno di quelli che ti manda in un loop infinito da cui difficilmente si esce. Come ogni primavera, alla chiusura delle trad...[Continua]

Qualcuno gioca ancora a orari normali?

Quando ero un giovanotto ignaro e ingenuo, non vedevo l’ora di diventare un adulto. Con la maturità e un lavoro tutto mio avrei raggiunto l’indipenden...[Continua]

La perfezione e la follia

La mia personalità ha rischiato di dissociarsi definitivamente nel mix del fine settimana: un vero e proprio mostro partorito dalla fruizione congiunt...[Continua]

Nativi digitali: un mito da sfatare?

Un paio di anni fa, facendo pulizia di vecchi cellulari da parcheggiare nel cimitero dell’hardware, la mia figlia più piccola si è imbattuta in ...[Continua]

Corsi d'aggiornamento per videogiocatori professionisti

Proprio una settimana fa ho condiviso con voi le gioie che si provano nel godersi un videogioco a più di un anno dalla sua uscita, trovando sin dal pr...[Continua]

I videogiochi dimenticati

Checché ne dicano i soliti gufi che vedono tutto nero o gli indefessi fautori del “si stava meglio quando si stava peggio”, stiamo chiaramente vivendo...[Continua]

Il demone della longevità

Una delle cose migliori che il giornalismo videoludico ha fatto nel corso della sua (presunta) maturazione è stata, probabilmente, quella di lasciarsi...[Continua]

Avatar maleducati

C’è poco da fare, e ancor meno da dire: Altaïr è uno stronzo, fatto e finito. Quando lo conosciamo, durante il primo Assassin’s Creed, è priore della ...[Continua]

Il voto nel cervello

Tra le diverse cose su cui l’editoriale del buon Fabio, la scorsa settimana, mi ha fatto riflettere, c’è anche l’apparentemente bana...[Continua]

"Ciao provider internet, ecco la cronologia del mio browser"

Importante votazione, quella che si è tenuta un paio di giorni fa al Senato degli Stati Uniti. Con 50 voti favorevoli e 48 contrari, è stata abolita l...[Continua]

Late to the party

Nel lontano 2002, quando avevo ancora i capelli e lo scopo delle mie giornate era non far esplodere il laboratorio chimico dell’Istituto Tecnico...[Continua]

Il dramma di essere onnivoro

L’altro giorno stavo commentando con Claudio il sommario del numero di The Games Machine che troverete nelle edicole settimana prossima, meravigliando...[Continua]

Westworld e il dilemma del game designer

Ho questa strana abitudine di perdermi i pezzi di libri, serie TV e giochi proprio sul più bello. Mi prendo bene, poi per motivi vari (dal lavoro al t...[Continua]

La critica videoludica fa schifo perché non c'è nessuno disposto ad ascoltarla

Con l’uscita di Zelda: Breath of the Wild si è ripresentato uno di quegli scenari (non così) rari nel mondo dei videogiochi che ha visto la critica ri...[Continua]

Il gigante e la ragazza

In questi giorni, prima che fosse tolto definitivamente il velo sulla qualità di Mass Effect: Andromeda, un vero e proprio putiferio si è scatenato in...[Continua]

PC fai da te? Sì, grazie

Qualche settimana fa è morto il mio computer di casa. Ma proprio morto. Defunto. Kaputt. Nessun segnale elettrico, nulla di nulla. Ero già in quel lim...[Continua]

Il piacere di tenerli in tasca

Io ho un problema. No, avete ragione, in realtà ho molti problemi, ma in questo momento preciso sento di averne uno in particolare, ed è legato a quel...[Continua]

Il bel parlare di videogiochi

Come i più attenti ai nostri canali social sapranno, ieri è stata una giornata movimentata, un po’ perché ho accumulato quelle settordici ore di...[Continua]

Voglio andare a vivere in Nuova Zelanda

Ci sono momenti, sempre più frequenti, in cui mi viene una voglia matta di prendere armi, bagagli e famiglia e andarmene lontano. Non tanto per me ste...[Continua]

Il signore dei cheat

Non ricordo, in tutta disonestà, quale sia stato il primo gioco che mi ha “obbligato” a ricorrere a un cheat, ma credo di poter risalire a Quake di id...[Continua]

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