Dungeons & Dragons: Dark Alliance – Recensione

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IMPERSONARE DRIZZT E COMPAGNI HA SEMPRE IL SUO BEL PERCHÈ, SOPRATUTTO SE CALATI IN AMBIENTAZIONI COSì AFFASCINANTI

I nemici sono completamente ispirati alle popolazioni che occupano le Lande di Ghiaccio, quindi goblin, troll, lich e altro ancora, ed è stato davvero commovente muovere i propri passi all’interno di ambientazioni evocative come le miniere appartenenti alla famiglia Battlehammer, o le tundre al di fuori di esse. Ogni scenario è ricco di dettagli ed elementi nascosti, ma in bella vista, che in qualche modo garantiscono anche una certa longevità durante la prima esplorazione delle aree al fine di completare qualche obiettivo secondario durante la missione principale. Nel titolo vengono abbozzati anche status alterati ed effetti elementali, situazioni che faranno sicuramente piacere agli appassionati del gioco cartaceo.

IL DILEMMA DI DRIZZT

Leggendo fino a qui sembrerebbe quasi che Dungeons and Dragons: Dark Alliance sia un gioco perfetto, un titolo adatto agli amanti del franchise ma anche a tutti coloro che sono alla ricerca di un titolo multigiocatore a base cooperativa. Il dilemma inizia però a emergere già durante le prime fasi del gioco, complici una serie di scelte piuttosto incomprensibili che finiscono per minare la riuscita del titolo, lasciandoci tutti quanti a bocca asciutta.

SALITE SU UN’ALTURA, E I NEMICI SI RITROVERANNO COMPLETAMENTE PERSI

Le bellissime ambientazioni, graficamente intriganti e ben realizzate, sono popolate da nemici altrettanto ben caratterizzati ma decisamente poco intelligenti, insomma legati a un moveset piuttosto povero, nonché a delle zone precise di spawn. Tale espediente rende Catti-brie il personaggio più forte del gioco, dato che le è possibile attaccare chiunque dalla distanza senza subire il minimo danno. Per dire, attaccando da un’altura si può concludere uno scontro senza ricevere un attacco, o quasi, o a volte si rischia di finire un livello semplicemente saltando le battaglie che non devono garantire un drop necessario per procedere.

dark alliance recensione

Grazie al suo attacco a distanza, Catti-brie può facilmente approfittare della scarsa IA dei nemici.

Per le boss fight è fortunatamente diverso, visto e considerato che queste ultime si disputano in piccole arene da cui non è possibile allontanarsi. A tal proposito, come non parlare del sistema di checkpoint inesistente, elemento che dopo ogni game over ci costringe a ricominciare da capo il livello con tanto di nemici a corredo, nemmeno fossimo all’interno di un soulslike. Alcuni nemici sono così tonti che finiscono da soli in zone capaci di infliggere status alterati, come il ghiaccio o il fuoco, elemento che ci ha fatto spesso sfruttare la situazione a nostro vantaggio notando anche qualche bug di compenetrazione ambientale, e relativo blocco del personaggio, successivo a qualche attacco. E parliamo infine del loot, che così come l’esperienza ci viene assegnato solo al completamento del livello e all’interno dell’hub principale del gioco, una piazza da cui è possibile mercanteggiare e/o scegliere il livello da giocare per la prossima missione.

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Alle difficoltà più alte, questa boss fight è una vera carogna.

In questo modo non si avverte minimamente il senso di progressione in tempo reale del personaggio, ma ci si ritrova come bloccati in un limbo in cui ci viene permessa l’uscita soltanto alla fine del livello. In ultima istanza, peccato non poter cambiare la difficoltà del livello durante il gameplay, o attivare la modalità cooperativa in corso d’opera, fattore che alcune volte ci ha costretto a rinunciare alla missione poiché le boss fight risultavano troppo ostiche e quasi irrisolvibili.

In Breve: Dungeons and Dragons: Dark Alliance è un titolo che finisce per farci una carezza dandoci subito dopo una sonora cinquina, un prodotto che poteva tranquillamente sfruttare il franchise di riferimento per creare una IP di enorme successo, ma che inciampa però su alcuni problemi che davvero non ci saremmo aspettati di trovare al lancio. Sappiamo che gli sviluppatori sono al lavoro, che ci sarà un DLC e anche una nuova classe introdotta in futuro. Speriamo in bene, perché di cose da correggere ce ne sono tante.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB RAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Dark Alliance gira ottimamente sulla nostra configurazione, a 120 frame al secondo senza la minima incertezza, peccato per il mancato supporto agli schermi 21:9.

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Pro

  • Ambientazione sempre intrigante / Drizzt Do’Urden e amici fanno sempre faville / Ottimi spunti e idee ma…

Contro

  • …realizzati con qualche problema di troppo / IA praticamente inesistente.
6.5

Sufficiente

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