Nascondersi nell’ombra, cercare di sfuggire alla luce, celando le proprie intenzioni e facendo, inevitabilmente, ciò che soltanto in pochi osano realmente. Ereban: Shadow Legacy, sviluppato e pubblicato da Baby Robot Games, è il platform con dinamiche stealth che potrebbe farvi venire voglia di giochicchiare a Metal Gear Solid. A me ne è venuta voglia alla settima missione, ovviamente.
Sviluppatore/Publisher: Baby Robot Games / Baby Robot Games Prezzo: 24,99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC Data d’uscita: 10 aprile 2024
Giocare con le ombre mi ha sempre affascinato. Da piccolo, un po’ perché non sapevo che fare e tanto perché credevo davvero che sarei diventato un prestigiatore, cercavo di creare animali di qualunque genere: leoni, lupi, addirittura draghi sputafuoco – era per colpa de Lo Hobbit – nonché altrettante creature pronte a far spaventare chi, nel buio, vedeva più qualcosa di orribile che di bello. Sono uno di quelli che, al contrario di molti, nell’oscurità si sente a proprio agio. A casa.
È per questo che con Ereban: Shadow Legacy, a opera di Baby Robot Games, mi sono sentito bene: nascondersi al buio diventa un motivo essenziale di design per avanzare e poi, chissà, sperare di arrivare a una valutazione altissima, a fine livello. Ma per raggiungere un obiettivo simile, credo di aver ripetuto ciascuna sezione un monte esagerato di volte: spesso non capendo come avanzare, altrettante provando approcci diversi e in tante occasioni, perché gli stealth ed io siamo sempre stati una cosa sola, a evitare di creare un eccidio degno di Dragon’s Dogma 2 con i suoi NPC.
No, nessun genocidio: qui è tutto pacifico, se si sceglie dei bravi boy-scout
IL MIO NOME È AYANA
L’opera è ambientata in un mondo sci-fi morente e brutale, in cui Ayana, un’assassina provetta, nonché protagonista delle avventure raccontate dal team spagnolo, si trova a dover trovare la verità all’interno del suo patrimonio genetico, estremamente raro per via dei suoi antenati perduti. Cresciuta all’ombra della Helios, una corporazione che basa le proprie fortune sullo sfruttamento energetico, problematica comunque risolta, nonostante questo mondo sia comunque consumato, con cittadine disabitate e un intero pianeta completamente soggiogato dal potere delle multinazionali.
Una concreta, se non altro, dimostrazione della critica sociale mossa da parte dello studio di sviluppo, che dimostra di sapersi adattare al linguaggio odierno e di lasciare il giocatore alla mercè di un’oscurità che diventa, man mano che si avanza, costantemente da inseguire. La storia della giovane, in tal senso, è coinvolgente e molto classica: procede su binari già visti in passato e, quindi, non punta esageratamente su un racconto che si esprime nei modi classici, già conosciuti e apprezzati su molte altre opere, come Thief o Dishonored, entrambe produzioni che si servono della prima persona per condurre il giocatore alla scoperta del mondo proposto.
La storia della giovane, in tal senso, è coinvolgente e molto classica
IL BEL DESIGN DI EREBAN: SHADOW LEGACY
Se da una parte il racconto non è nulla di nuovo, anche se coinvolge sotto qualunque diramazione si scelga di proseguire, il gameplay, basato sulle ombre e l’oscurità, funziona in modo concreto, offrendo particolari interessanti su cui riflettere al meglio, quando si decide di avanzare in un determinato modo. Come accennavo prima, Ereban: Shadow Legacy è uno stealth game in cui la parte platform è preponderante, all’interno del design della produzione, e in cui è bene cercare di muoversi con intelligenza, nei vari mondi proposti dall’esperienza.
Ereban: Shadow Legacy è uno stealth game in cui la parte platform è preponderante
Ereban: Shadow Legacy, in tal senso, è una produzione che si concentra soprattutto sull’attesa e lo studio attento delle varie aree che circondano la protagonista. Se ben celata nel buio, Ayana può uccidere o evitare i nemici, servendosi anche delle ombre, scivolando assieme a esse per raggiungere, chissà, una posizione sopraelevata di una struttura. Ogni mossa, dalla prima all’ultima virgola, è nelle mani del giocatore: le scelte da intraprendere, sebbene non molte, permettono di scivolare indisturbati, oppure di essere amaramente scoperti dalle guardie o dai robot della corporazione, costantemente agguerriti e pronti a fare di tutto per creare problemi.
Ogni mossa, dalla prima all’ultima virgola, è nelle mani del giocatore
IL BUIO, IL BUIO DAL FASCINO TOTALE
Ereban: Shadow Legacy si concentra completamente un mondo avvolto dal buio anche quando una luce abbagliante è chiara, pronta a illuminare il percorso esistenziale di Ayana. Basare l’esperienza su certezze di gameplay basate unicamente sulle ombre, sugli accorgimenti e completamente sullo stealth, con scelte e conseguenze da pensare al meglio, è l’essenza stessa di un videogioco che persegue il suo obiettivo ma non innova e non porta chissà quali novità, pur tenendo il giocatore incollato per le quindici ore necessarie per arrivare ai titoli di coda.
L’opera, anche grazie a una buona direzione artistica, offre scorci di un mondo devastato, composto da edificazioni pericolanti e in difficoltà.
Alla scoperta furiosa di ogni ombra in un mondo di barriere
In Breve: La produzione, che racconta un mondo governato dalle megacorporazioni, coinvolge e colpisce in modo inaspettato, facendo leva su tematiche e situazioni complesse, mentre dettaglia sapientemente la storia di Ayana, una giovane in difficoltà sul filo del rasoio. Eraban: Shadow Legacy, racconto caratterizzato da tanti elementi positivi, è un’opera che fa il suo, impegnandosi a creare un buon gameplay.
Piattaforma di Gioco: PC
Com’è, come gira: In alcune occasioni, anche se ciò non ha rovinato l’esperienza, sono state presenti delle compenetrazioni e qualche piccolo bug. Nulla che una patch non possa risolvere.