Maneater – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Dopo i mesi passati in casa, Tripwire ci porta al mare a fare un’abbondante scorpacciata di pesce accompagnata da fiumi di… sangue umano! Maneater, appunto.

Sviluppatore / Publisher: Tripware Interactive / Koch Media Prezzo: 39,99 € Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam e Epic Games Store), PlayStation 4, Xbox One, Nintentendo Switch

Mentre le bacheche social sono state invase negli ultimi tempi dai meme usciti direttamente dai fotogrammi de Lo Squalo di Spielberg in cui il sindaco di Amity prometteva di riaprire le spiagge in tempo per maggio, Tripware ha mantenuto le sue promesse spalancandoci in tempo per la primavera l’accesso non solo alle coste, ma all’intero oceano del suo Maneater, senza privarci per altro di un’abbondante dose di umorismo macabro e cinico.

STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE

A differenza della celebre pellicola, tuttavia, il protagonista di Maneater non veste i panni di un noioso tutore dell’ordine, intento a liberare le acque marine dalla minacciosa pinna del suo legittimo dominatore, affinché bianchicci turisti sovrappeso le ungano di crema solare, ma sfoggia la dura e logora pellaccia di un gigantesco megalodonte.

Recensione Maneater

O almeno, è così nella prima decina di minuti che costituiscono il preludio iniziale, durante i quali ci è consentito di controllare questo imponente, spietato e irrefrenabile mostro marino, le cui mascelle sono in grado di sbriciolare i loschi cacciatori di squali sulle sue tracce come croccanti patatine, fino al momento in cui una svolta narrativa non toglie di torno il nostro gigantesco alter-ego con la sua imponente pinna, per affidarci il controllo del suo non meno affamato cucciolino.

AL CRESCERE DELLE DIMENSIONI DEGLI AVVERSARI LE COSE SI FANNO VIA VIA SEMPRE PIÙ INTERESSANTI

Il gioco vero e proprio comincia qui, con un piccolo squalo tra le nostre mani, letale per buona parte dei pesci che ignari o incoscienti agitano le squame nelle sue stesse acque, ma a sua volta minacciato da presenze marine altrettanto fameliche, ma ben più imponenti.

Recensione Maneater

Oltre a farci crescere, le sostanze posso essere spese per migliorare le caratteristiche dello squalo.

Certo le dimensioni non contano, ma soli e abbandonati in un grande mare si rischia di fare spesso la parte della preda. Per fortuna, come vi avrà già sicuramente detto il vostro miglior amico in altre occasioni, il mare è pieno di pesci e anche se non sembrano essercene molte tipologie diverse nell’area iniziale, ciascuno di loro racchiude in sé una piccola dose di sostanze nutritive che possono contribuire alla crescita del nostro cucciolino dai denti aguzzi.

A inizio gioco dovremo concentrare tutte le nostre forze nel far crescere il nostro famelico cucciolotto

Già, perché Maneater non solo ribalta completamente la prospettiva de Lo Squalo, ma compie anche il passo successivo ibridandolo con GTA, con tanto di missioni collegate tra loro da una storia di fondo, raccontata dalla voce di Chris Parnell (Saturday Night Live, 30 Rock, Rick and Morty) in uno strano incrocio tra un documentario, uno show satirico e un reality.

Recensione Maneater

Non mancano i collezionabili, casse e cartelli in fondo al mare, che aggiungono note comiche al mondo di gioco.

COMPAGNI DI BANCO

Se per quanto riguarda lo spirito del gioco Tripwire ha sbagliato davvero poco, richiamando l’atmosfera da b-movie senza mai esagerare e giocando sempre sul filo del black humor senza risparmiarsi stoccate ecologiste, quando si scende nella profondità delle meccaniche vere e proprie qualche problemino in più viene a galla.

Continua nella prossima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Sei uno squalo.
  • Livello di tamarraggine: over 9000.
  • Battaglie coi bestioni interessanti.

Contro

  • Ripetitivo già dopo poco tempo.
  • Pesci più svegli degli umani.
7.5

Buono

Password dimenticata