Bloodlines è RPG a tutti gli effetti, che cazzo è immersive sim
Bloodlines è RPG a tutti gli effetti, che cazzo è immersive sim
Non sai cosa significa immersive sim?
Deus Ex? Dishonored? Prey?
nada?
Bonasera, se incontri Warren Spector che gli dici "grazie per quel bell'fps" ?
Detto cio', ci sta che Bloodlines e' piu' rpg che immersive sim, sono d'accordo.
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Perche' non lo e'
Kotor lo giochi oggi e per quanto sia vetusto, e' bello 3d che giri e vedi cose etc
Bg1 sembra di giocare col cartone e i coriandoli
Io non ho niente contro cose come la pixel art dei bei tempi etc, eh, ma BG1 e' come giocare con i mattoni e darseli in fronte, divertentissimo
Se bloodlines è un immersive coso allora lo è anche morrowind, gothic ecc
Concordo su BG, ai tempi mi piaceva un sacco giocarci, ma ho provato a giocare BG2EE un paio danni fa, e ho disinstallato alla prima stanza, veramente troppo vecchio
Vabbè ogni tanto piglia a tutti la voglia de ciavatta stantìa
I personaggi ben caratterizzati
Vabè che Absint è il fanboy nintendo, l'rpg perfetto è zelda botw che ha 12 linee di dialogo e non ci sono storia o personaggi per cui capisco che possa adorare bg3.
Mi dispiace triggerarti Baddo, tantissimo!
Dovresti aprirti a opinioni degli altri, non stare cosi' sulla difensiva (cit. )
Cmq sia, per chiarezza al mondo, mai detto che BOTW sia "l'rpg migliore" etc , e' un Zelda, non un rpg (mai considerati gli Zelda degli rpg, sono degli "actionadventure" )
Oggi ho bisogno di sfogarmi
Almeno BG1 e BG2 avevano una mappa sensata del mondo e non una progressione tipo Super Mario (il primo per nes, che già il 3 era molto più articolato)
Forse che lasciato un mondo non puoi tornarci?
Che poi vale solo per atto 3 visto che nel 2 puoi far avanti e indietro da e per il primo atto senza problemi.
Però puoi ciurlare quanto ti pare quanto vuoi al campo senza nessun tipo di conseguenza. Però se superi questa linea immaginaria ti saltano le quest
(Che alla fine è un problema nella narrazione di BG3 quella di crearti una serie di situazioni di emergenza che si risolvono in niente dal punto di vista del gioco)
Quello che volevo dire è che manca completamente un "mondo" che circondi la storia ed i personaggi. Sono una serie di mappe collegate più o meno bene dove si svolgono le quest. Finite le quest passi al livello successivo.
Questo crea delle situazioni per me quantomeno curiose per cui non c'è mai una imboscata non scriptata (ed in bg2 dormire in un'area non sicura o muoversi verso nuove zone aveva il suo piccolo grado di rischio) e che il tuo campo sembra vivere in una dimensione a parte visto che a quanto pare si materializza in qualsiasi punto in cui sei con tutti i tuoi companions. Cosa che se ci si pensa non ha il minimo senso, ti stavano seguendo? Torni tu indietro e poi corri al posto in cui eri? Perfino il ciclo notte/giorno manca completamente
E ribadisco che a me il gioco è pure piaciuto ma non è assolutamente una pietra miliare del genere, anzi
Problemi venuti fuori solo con la mania ritardata degli open world.
Prendiamo i soliti pathfinder.
Con l'uso sapiente (più o meno) di timer e di sequenze, le regioni e gli eventi si evolvono dinamicamente in base alle quest fatte o non fatte. Guadagni o perdi risorse, compagni, punti, opzioni di dialogo in base a quello che hai fatto o non fatto, a dove sei andato, a chi ti ha accompagnato.
Non è difficile: è quello che si fa nei crpg dall'alba dei tempi.
è quello che in bg3 praticamente è stato cercato di evitare, lasciando tutto quasi sempre aperto, prendi il passaggio da atto 1 ad atto 2: puoi andare all'underdark e poi fare atto 2 e prima della fine tornare al passo montano.
In un gioco "fatto meglio", avresti perso l'asilo Githyanki andando nell'underdark, magari indispettendo o perdendo lae'zel, magari non potendo più indurla a fare certe scelte più avanti...
Nell'atto 3 poi si inciampa in cose indesiderate, si attivano cose senza che tu sappia cosa siano, è un poccio.
Secondo me hanno fatto un casino quando han deciso di poter far scegliere se avere l'oscura pulsione o no.
Fai una storia fatta bene cazzo, non due a cazzo di cane.