Iniziato come chicca per pochi appassionati, proseguito come mania collezionistica diffusa e diventata infine fenomeno globale, il fenomeno Funko Pop prosegue quasi senza sosta.
Sviluppatore / Publisher: 10:10 Games – 10:10 Games/Funko/Universal Prezzo: 49,99 Euro (PC, PS4), 59,99 (Xbox, PS5) Localizzazione: Testi Multiplayer: Co-op (Ottobre) PEGI: +16 Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series X-S, PS5, PS4 (15 Novembre), Switch (Dicembre)
In molti ne prevedono la morte da anni ma nonostante tutto questi “maledetti pupazzetti” in vinile alti 10 centimetri e con la testa gigantesca sono ancora qui. Un periodo di crisi c’è stato qualche tempo fa, dovuto soprattutto alla sovraproduzione che ha costretto la stessa Funko a macerare milioni di pezzi, ma la quantità di franchise entrati nella famiglia Funko è in continua espansione e i prodotti si moltiplicano dall’abbigliamento agli accessori. L’arrivo nel mondo dei videogiochi era praticamente scontato e vedrete che prima o poi quei testoni ballonzolanti arriveranno anche al cinema.
Avrete sicuramente visto qualche trailer di Funko Fusion negli scorsi mesi e magari avete anche provato la demo disponibile da un po’. Se lo avete fatto sicuramente avrete notato delle affinità tra il gioco in questione e i titoli LEGO, cosa non affatto casuale visto che 10:10 Games è stata fondata proprio da ex-membri del team Traveller’s Tales e ve ne accorgerete subito. Il DNA è quello: personaggi buffi e ballonzolanti che se ne vanno in giro spaccando tutto, usando armi improbabili, recuperando gemme e combattendo nemici buffi e (quasi) incapaci.
IL MULTIVERSO DEFINITIVO?
A differenza dei rivali a mattoncino, Funko Fusion non ha la classica struttura “ad hub” dal quale si accede a nuovi mondi e nuove avventure. Qui si parte dagli scaffali di un negozio, scegliendo una delle sette serie disponibili e giocando un prologo che si ripete ogni volta che sbarcherete in un nuovo universo. A questo avremmo sicuramente preferito una intro animata perché dover ripetere più volte la stessa sezione giocabile, che comprende anche un mini-boss, prima di poter accedere realmente al livello dopo la seconda volta diventa abbastanza bizzarro e noioso. Una volta superato questo primo scoglio si accede al mondo selezionato e va dato merito agli sviluppatori di aver realizzato scenari davvero spettacolari, ricchissimi di dettagli specifici per ogni saga. Iniziare l’avventura dei Masters con la mitica musichetta della serie TV è impagabile, mentre le atmosfere artiche de La Cosa sono notevoli per chi ha amato il capolavoro di John Carpenter.
A non essere notevole è invece il ritmo di gioco, a causa di alcune scelte di design che francamente abbiamo faticato a comprendere. Tutte le macro aree di gioco sono farcite di collezionabili e segreti da scovare mentre si portano a termine missioni inevitabilmente ripetitive che richiedono il recupero di oggetti, sblocco di porte e la risoluzione di semplici enigmi. Molte di queste task sono rese più ardue del previsto dalla totale illogicità o sovrapposizione di alcune interazioni e da piccoli bug (porte che non si aprono, scrigni che rimangono chiusi) che costringono a girare a vuoto alla ricerca dell’indizio fondamentale.
Impossibile non notare le somiglianze di DNA tra Funko Fusion e i titoli LEGO, cosa non affatto casuale visto il team di sviluppo è stato fondato da ex-membri di Traveller’s Tales
UNA COLLEZIONE SPUNTATA
A fronte di migliaia di personaggi disponibili in versione vinile, Funko Fusion propone una selezione di circa 60 protagonisti provenienti da franchise popolari soprattutto per chi è nato e vissuto negli anni 80/90, anche se non manca qualche aggiunta più recente. A dirla tutta quando il gioco venne annunciato ci aspettavamo un titolo che poggiasse parte del suo gameplay sulla smania collezionistica che contraddistingue da sempre questo mondo, un qualcosa di simile ai Pokémon ma in salsa Funko Pop, ma così non è stato. 10:10 Games ha però già annunciato parte dei progetti a medio-lungo termine per il gioco, che prevedono ad Ottobre l’arrivo della modalità co-op, del mondo di Jurassic World e successivamente di ulteriori pacchetti di personaggi.
La localizzazione in italiano è buona ma incompleta, non è raro infatti imbattersi in parti di testo non tradotte. Non che i dialoghi rivestano chissà quale importanza in un gioco del genere, ma è comunque un difetto che va sottolineato e che speriamo venga corretto al più presto. Allo stesso modo ci auguriamo che vengano modificati altri aspetti del gioco, dalle interazioni con gli oggetti un po’ troppo “ristrette” alle hitbox quando si utilizzano le armi da fuoco. Ok, non stiamo parlando di Call of Duty ma non è raro imbattersi in nemici che vengono chiaramente colpiti e non subiscono danni. L’impressione che si ha giocando Funko Fusion è quella di trovarsi di fronte ad un gioco che non sia passato attraverso una fase di controllo e rifinitura prima dell’uscita, cosa che ad esempio nei titoli LEGO non è praticamente mai avvenuta.
A fronte di migliaia di personaggi disponibili in vinile, Funko Fusion propone 60 protagonisti provenienti da franchise anni 80/90, anche se non manca qualche aggiunta più recente.
In Breve: Il fenomeno Funko Pop arriva anche nel mondo dei videogiochi e, prendendo spunto dai titoli LEGO, prova a proporre un gameplay semplice e immediato, indirizzato ad un pubblico giovane ma anche a chi da anni colleziona questa infinita schiera di pupazzetti in vinile. Il risultato purtroppo non è quello sperato a causa di alcune discutibili scelte di design e una sequela di piccoli bug che rovinano ritmo e diverteimento. Manca inoltre quasi totalmente il “fattore collezionistico” che speravamo sarebbe stato un punto fermo di questa produzione.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, come gira: Nulla da dire per quanto riguarda il “come gira”, su PS5 il gioco non presenta cali di frame rate degni di nota ma i piccoli bug si sprecano, da interazioni fallaci ad elementi interattivi che in realtà non lo sono, passando per porzioni di testo non tradotte e un I.A. non esattamente impeccabile.