Half-Life: Alyx – Recensione

PC

Pochi snodi principali del racconto, puntellati in posizioni precise, ma così arguti e carismatici da far scorrere potenti i brividi lungo la schiena, o anche aprire un largo sorriso sulla faccia

Pochi elementi narrativi puntellati in posizioni precise, ma così arguti e carismatici da far scorrere potenti i brividi lungo la schiena, o anche aprire un largo sorriso sulla faccia. I momenti di climax arrivano dopo aver vissuto sezioni di grande tensione, o comunque di profondo coinvolgimento sensoriale, mentre procediamo fra varie fogge di headcrab, relativi zombie, orrida “flora”, infidi barnacle sul soffitto, personaggi mitologici e ovviamente Combine armati fino ai denti, con combattimenti che dalla modalità normale in su non sono mai banali e, dalla metà dei gioco in poi, nemmeno semplici.

Il senso di immersione migliore arriva dalle mostruosità, dalle quali non è richiesta un’IA particolarmente acuta, ma anche i vari tipi di soldati si dimostrano intelligentemente dosati e vari, con lo spavaldo incedere delle truppe corazzate a coprire le routine abbastanza standard (non deludenti, comunque) dei comuni fantaccini. E Half Life Alyx sa essere un po’ tutto sotto il profilo dell’azione, terrorizzante come un survival horror (per l’uso verosimile delle armi, più che per il numero di munizioni), serrato come i migliori shooter o persino stealth, a seconda di chi o cosa incontriamo lungo il cammino

La gran quantità di avversari e creature multidimensionali è costantemente dosata lungo lo storymode, accanto a enigmi ambientali e mini-puzzle

Non starò a descrivere nemici e PNG a beneficio dei novizi, per questo ci sono quintali di wiki, salvo ricordare la possibilità di giocare il primo capitolo in VR (ne abbiamo parlato qui) e sottolineare come la gran quantità di avversari e creature multidimensionali sia costantemente dosata lungo tutto lo storymode, accanto a enigmi ambientali (fare prima questo per sbloccare quello, comprendere la funzione di nuovi elementi, talvolta a costo della vita) e mini-puzzle sempre più complicati – spesso sotto forma di“ologrammi” per sbloccare stazioni di upgrade delle armi, di rifornimento, porte blindate e macchinari assortiti.

LEZIONE IN PRIMA PERSONA

Come tutti i giochi della casa di Bellevue, anche Half Life Alyx non si cura di essere particolarmente vicino a una simulazione, mostrando orgogliosamente la sua natura “giocosa” in una moltitudine di dettagli. Questo, però, non significa che venga ignorata la naturale propensione “sim” della realtà virtuale, e anzi la gestualità delle azioni è uno dei fattori a cui Valve ha guardato con maggiore attenzione.

Sono da citare i diversi sistemi per gestire manualmente le armi, attraverso ricarica, meccanismi di espulsione e uso di vari gadget, i modi di manipolare i suddetti enigmi olografici, il consumo di organismi alieni per curarsi, le iniezioni al volo e tanto altro ancora, fra cui l’intelligente introduzione, anche narrativa, di speciali guanti magnetici con cui attirare da lontano gli oggetti per afferrarli al volo, stipare sul “compositore molecolare” del polso alcuni item (elementi con funzione di medkit, granate) che non possono finire nello zaino dietro la schiena (materiale per gli upgrade, munizioni), controllare la salute e proiettare la luce della lampada, che si accende automaticamente per esplorare le sezioni più buie.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Rimane Half-Life fino al midollo.
  • Altissima interattività con le ambientazioni.
  • Azione molto varia.
  • Buona longevità.
  • Nuovo standard per tutta la VR.

Contro

  • Qualche sbavatura nelle compenetrazioni poligonali.
  • Le armi dei nemici spariscono, rompendo un poco l'immersione.
9.8

Ottimo

Marietto è così dentro alla sci-fi che non riesce a trovare la strada per uscirne. Per lui i videogiochi sono proprio questo, una porta per accedere a un pezzo di fantascienza che si realizza qui e ora, senza aspettare la fine del mondo.

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