Ora i livelli si fanno via via più lineari e l’esperienza di gioco assume un sapore molto più cinematografico
RESPONSABILITÀ
Sul versante tecnico, se da un lato è vero che Halo 4 fa ancora oggi una discreta figura, dall’altro l’opera di remaster è andata a ritoccare solo marginalmente il gioco originale. Oltre alle ormai classiche feature presenti anche negli altri titoli della Master Chief Collection, quindi supporto alle risoluzioni più elevate (fino a 4K), nonché quelle con rapporto UltraWide, al frame rate sbloccato e alla personalizzazione del FOV, la quarta avventura dello Spartan per antonomasia può contare su un sistema di illuminazione rimaneggiato, una maggiore densità della vegetazione e qualche miglioria alle texture. Alcune di queste, però, rimangono in bassa risoluzione, soprattutto quelle dei veicoli e di superfici quali rocce e paratie.
In linea di massima il colpo d’occhio risulta senza dubbio gradevole, soprattutto all’interno e nelle immediate vicinanze delle installazioni dei Precursori, merito della nuova illuminazione, ma in alcuni casi il contrasto tra vecchio e restaurato fa storcere il naso. Durante la campagna ho poi riscontrato uno strano bug: spesso l’audio – non solo le voci ma anche gli effetti sonori di armi e veicoli – è apparso fuori sincrono rispetto all’azione sullo schermo, con un ritardo di massimo un secondo. Ho risolto impostando il doppiaggio in inglese, dunque l’impressione è che il problema sia legato in qualche modo alla localizzazione in lingua italiana. Un bug su cui si può chiudere un occhio e che con buona probabilità verrà risolto in una delle prossime patch. Da segnalare, infine, finalmente la presenza delle impostazioni grafiche avanzate, con cui personalizzare ulteriormente la qualità di dettagli, illuminazione, ombre, effetti particellari e il livello del filtro anisotropico. Impostazioni per la verità introdotte con una patch già dopo il lancio di Halo 3 e dello spin-off ODST.
In breve: A distanza di otto anni dall’uscita dell’originale su Xbox 360, Halo 4 arriva sui nostri computer con un comparto grafico parzialmente rimodernato mantenendo però intatto l’ottimo gameplay. Sarebbe stato lecito attendersi un upgrade più consistente, ma la quarta avventura di John-117 è ancora ampiamente godibile, oggi come allora. Certo il passaggio di testimone a 343 Industries si nota, ma l’impostazione maggiormente votata a un’azione di stampo cinematografico ha comunque il suo perché. Con la Master Chief Collection ora finalmente completa, ciò che manca su PC è soltanto Halo 5: Guardians, in attesa ovviamente di Infinite.
Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: Al di là degli appunti citati nel corpo della recensione, il gioco ha mantenuto stabilmente i 144fps impostando il massimo livello di dettaglio a risoluzione 1440p.
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