Halo 4 – Recensione

PC Xbox One Xbox Series X

Ora i livelli si fanno via via più lineari e l’esperienza di gioco assume un sapore molto più cinematografico

Nuovi nemici e nuove avventure portano con sé anche nuove armi e nuovi modi di giocare. In linea di massima il feeling generale di Halo 4 rimane in apparenza simile a quanto già visto nei titoli targati Bungie, tuttavia 343 apporta alcune modifiche sostanziali che vanno via via a scavare un solco sempre più profondo tra due filosofie di gioco differenti. La differenza più importante, qui, risiede nella messa in scena delle sparatorie: se gli Halo di Bungie offrivano spesso arene molto grandi in cui sbizzarrirsi con gli approcci agli scontri a fuoco, ora i livelli si fanno via via più lineari e l’esperienza di gioco assume un sapore molto più cinematografico. Un cambio di filosofia che sarebbe poi deflagrato (in tutti i sensi) in Halo 5: Guardians, ultimo – finora – capitolo della serie purtroppo ancora prerogativa della sola utenza console.

RESPONSABILITÀ

Sul versante tecnico, se da un lato è vero che Halo 4 fa ancora oggi una discreta figura, dall’altro l’opera di remaster è andata a ritoccare solo marginalmente il gioco originale. Oltre alle ormai classiche feature presenti anche negli altri titoli della Master Chief Collection, quindi supporto alle risoluzioni più elevate (fino a 4K), nonché quelle con rapporto UltraWide, al frame rate sbloccato e alla personalizzazione del FOV, la quarta avventura dello Spartan per antonomasia può contare su un sistema di illuminazione rimaneggiato, una maggiore densità della vegetazione e qualche miglioria alle texture. Alcune di queste, però, rimangono in bassa risoluzione, soprattutto quelle dei veicoli e di superfici quali rocce e paratie.

Halo 4 recensione 02

Un omaggio a una certa missione di Halo: Reach.

In linea di massima il colpo d’occhio risulta senza dubbio gradevole, soprattutto all’interno e nelle immediate vicinanze delle installazioni dei Precursori, merito della nuova illuminazione, ma in alcuni casi il contrasto tra vecchio e restaurato fa storcere il naso. Durante la campagna ho poi riscontrato uno strano bug: spesso l’audio – non solo le voci ma anche gli effetti sonori di armi e veicoli – è apparso fuori sincrono rispetto all’azione sullo schermo, con un ritardo di massimo un secondo. Ho risolto impostando il doppiaggio in inglese, dunque l’impressione è che il problema sia legato in qualche modo alla localizzazione in lingua italiana. Un bug su cui si può chiudere un occhio e che con buona probabilità verrà risolto in una delle prossime patch. Da segnalare, infine, finalmente la presenza delle impostazioni grafiche avanzate, con cui personalizzare ulteriormente la qualità di dettagli, illuminazione, ombre, effetti particellari e il livello del filtro anisotropico. Impostazioni per la verità introdotte con una patch già dopo il lancio di Halo 3 e dello spin-off ODST.

In breve: A distanza di otto anni dall’uscita dell’originale su Xbox 360, Halo 4 arriva sui nostri computer con un comparto grafico parzialmente rimodernato mantenendo però intatto l’ottimo gameplay. Sarebbe stato lecito attendersi un upgrade più consistente, ma la quarta avventura di John-117 è ancora ampiamente godibile, oggi come allora. Certo il passaggio di testimone a 343 Industries si nota, ma l’impostazione maggiormente votata a un’azione di stampo cinematografico ha comunque il suo perché. Con la Master Chief Collection ora finalmente completa, ciò che manca su PC è soltanto Halo 5: Guardians, in attesa ovviamente di Infinite.

Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: Al di là degli appunti citati nel corpo della recensione, il gioco ha mantenuto stabilmente i 144fps impostando il massimo livello di dettaglio a risoluzione 1440p.

Torna alla prima pagina…

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Introduce molte novità a una formula rodata. / Trama appassionante. / Sono incluse le Spartan Ops.

Contro

  • Il cambio di direzione potrebbe far storcere il naso. / Remaster con molte luci e un po' di ombre. / Qualche problema audio.
8.2

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

Password dimenticata