Ritorno al passato o viaggio nel futuro? Difficile dirla sulle prime, giocando a Mario Party Superstars. Eppure la risposta è tremendamente semplice.
Sviluppatore / Publisher: Nd Cube / Nintendo Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online e Locale PEGI: 3 Disponibile Su: Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile
Un episodio commemorativo, orgoglioso delle sue origini ma con uno sguardo rivolto a un futuro che stranamente ha tardato parecchio ad arrivare.
Ecco cos’è Mario Party Superstars, con la sua grafica colorata, i suoi cinque tabelloni prelevati dal passato a 64 bit di Nintendo e una miscela di minigiochi eccellente, ma anche con questo benedetto gioco online, un tassello fondamentale che finora ci ha messo davvero tanto a presentarsi all’appello, l’elemento che vi farà giocare anche quando non avrete amici tra i piedi. Tutto perfetto?
LA NINTENDO DIFFERENCE DI MARIO PARTY SUPERSTARS
Beh, se il party game per antonomasia di casa Nintendo è il vostro pane, allora sì, direi che la perfezione è davvero dietro l’angolo. Cinque plance dicevamo, dove competere fino a quattro giocatori da configurare nei modi più disparati. Tutti spaparanzati sul divano come le famiglie felici che le pubblicità Nintendo dipingono in televisione, oppure collegando in wireless quattro console, qualora non ci fosse traccia di uno schermo dalle generose dimensioni nei paraggi, sempre però a patto che ognuno possegga una copia del gioco. O ancora cercando sfidanti in rete, una frontiera popolata da fanatici del dado pronti a passare un bel po’ di minuti in compagnia. Ecco, questo è un po’ l’involontario punto debole: le partite tendono a durare parecchio, e durante le mie prove il ragequit era davvero dietro l’angolo da parte di chi stava arrancando nelle ultime posizioni. Capita anche dal vivo, ma nella vita reale si prende un po’ in giro l’ultimo arrivato e si stappa una birra tutti assieme, online si tende a maledirlo, ma in fondo fa nulla: il gioco online è pur sempre un elemento richiestissimo che svolge il suo compito in maniera solida e fluida, al netto degli eventuali rosiconi!
E poi se proprio non c’è modo di formare un gruppo composto da amici e illustri conoscenti c’è sempre la CPU, più o meno in gamba a seconda del livello di difficoltà scelto. Perché la personalizzazione è un elemento molto importante che vi permetterà di organizzare partite su misura decidendo di omettere o meno particolari come le stelle bonus elargite al termine della gara o restringere il numero dei mini giochi a determinate categorie, piccole ma argute pillole di game design in cui i contendenti si sfideranno alla fine di ogni turno, mettendo in palio monete che servono un po’ a tutto, tanto nella vita reale quanto sui tavoli da gioco.
MI SBILANCIO: MEGLIO DEL GIOCO DELL’OCA!
Diversi e più o meno complessi a seconda delle regole e del layout, i cinque tavoli sono reliquie di un’era passata splendidamente in forma e adorabilmente illustrati nelle meccaniche con quell’usabilità propria di un giocattolaio provetto come Nintendo. Horror Land ha un ciclo giorno/notte che attiva o meno determinati ostacoli, mentre Space Land sembra possedere un lore tutto suo tra pattuglie di polizia galattica stazionate in koban dalle fattezze di Tipi Timidi e un gigantesco volto meccanico di Bowser che non promette nulla di buono, specie se abbinato a un colossale cannone laser. Offrono tutti numerose opportunità di divertimento, specie se la serata è popolata da gente affiatata che sa cosa fare e come orientarsi nei dedali di caselle per raggiungere la mutevole posizione occupata da Toadette, qui nel ruolo di madrina pronta a elargire le essenziali stelle a chi riuscirà a raggiungerla. Magari dando una mano alla capricciosa sorte che governa i risultati dei dadi, scegliendo all’occorrenza tra una vasta schiera di strumenti con cui scombussolare i piani degli altri dando via ai momenti più euforici della partita.
IL BUFFET PREPARATO DA NINTENDO PESCA A PIENE MANI DAI SUCCESSI DELLE ERE GAME CUBE E NINTENDO 64
In Breve: Mario Party Superstars è un ottimo episodio, talmente rispettoso del passato da non aver paura di omaggiarlo migliorando la formula base, aggiungendo nel contempo una caratteristica richiestissima come il gioco online. Che lascia il tempo che trova di fronte alla prospettiva di giocare e insultare amici in carne e ossa nella stessa stanza, ma comunque c’è, e funziona molto bene. Questo ci basta e avanza.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch OLED
Com’è, Come Gira: Come un sogno, ecco come gira. Se siete tra i fortunati possessori del modello Oled apprezzerete una ricchezza cromatica che buca lo schermo, ma in generale il gioco trasuda classe Nintedo da ogni byte.