Hood: Outlaws & Legends – Recensione

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Hood: Outlaws & Legends è brutale, efferato, se ne sbatte del fair play e colpisce sotto la cintura senza fare distinzioni, ma in fondo ci sta giacché si tratta di ladri

A dire il vero le due classi più fragili (Robin il ramingo-cecchino e Marianne la cacciatrice-assassina) farebbero bene a mantenere sempre un basso profilo, a muoversi restando a distanza magari sfruttando passaggi secondari o rialzati e soprattutto segnalare prontamente ogni nemico, dacché per loro sono problemi seri se si ritrovano di fronte Tooke, il mistico armato di mazzafrusto, o peggio ancora il micidiale martellone a due mani di John, il tank attaccabrighe. Fortunatamente da dietro si può effettuare un’esecuzione, inoltre ogni classe è dotata di un’abilità speciale assai utile che si ricarica omicidio dopo omicidio e di una “granata” capace di causare effetti diversi, senza contare che se ci si ritrova nei guai si può sempre fuggire e intrappolare un avversario con l’aiuto delle guardie mosse dalla IA.

hood outlaws & legends recensione

Alcuni scorci sono suggestivi, soprattutto se non ci sono cadaveri nei paraggi ma solo compagni vivi.

Anche se il bilanciamento delle classi non mi convince (Took è molto pericoloso a corto-medio raggio anche senza essere granché precisi grazie all’ampia portata della sua arma e può anche curare, una skill fondamentale perché gli hp non si ricaricano, mentre John è un carrarmato con la barba) e tra feedback, attacco leggero/pesante e parata/schivata, il combat system risulta grezzo, non posso negare che sfruttare le varie skill al momento opportuno dà gusto e combinarle cooperando con i compagni è soddisfacente. Purtroppo però non sempre è possibile averne l’occasione perché la scelta delle classi è libera, perciò se si gioca come casual non è raro trovarsi in squadra (o contro) due o più personaggi uguali. Un altro inciso: non si può cambiare classe durante una partita.

Davvero un gioco strano, Hood: Outlaws & Legends: l’idea è intrigante e funziona, ma la realizzazione lascia a desiderare sotto diversi aspetti

Davvero un gioco strano, Hood: Outlaws & Legends. L’idea è intrigante e funziona, ma la realizzazione lascia a desiderare sotto diversi aspetti. Le rapine sono divertenti, la greve atmosfera medievale è ben resa e il concept di base ha un bel potenziale, ma, al di là dei limiti tecnici che talvolta gravano sul gameplay (il combat system soffre anche a causa delle animazioni legnose, il rapporto input/azione non è infallibile), la componente stealth è meno marcata del previsto e alcune dinamiche sono molto peculiari, forse troppo per un titolo multiplayer che per sopravvivere in un mercato così competitivo ha bisogno come l’aria di una comunità tanto assidua quanto appassionata.

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Ecco lo Sceriffo, l’incarnazione della morte e il peggior incubo di ogni rispettabile fuorilegge di Sherwood.

Questo discorso sulla community si lega visceralmente a un altro problema e cioè i contenuti ridotti all’osso: una modalità se si esclude l’allenamento only PvE, quattro classi e cinque mappe. È vero che non parliamo di un tripla A, è vero che c’è un sistema di progressione composito che dà accesso a tre perk di vario genere oppure a personalizzazioni estetiche (al termine di ogni partita viene chiesto se si vuol tenere per sé il denaro ottenuto e usarlo per migliorare i propri personaggi o se donarlo ai poveri e migliorare il nascondiglio per accedere a nuove customizzazioni), è vero che è prevista una roadmap a dir poco corposa per il primo anno di vita del progetto di Sumo Newcastle, ma è altrettanto vero che nell’immediato il rischio è che il profumo di nuovo scemi e il tran tran chiave/scrigno/estrazione scivoli prima nel tedio e poi nel dimenticatoio.

In Breve: La domanda non è se il gioco è divertente, bensì per quanto lo sarà in questo stato. I contenuti sono pochi ma l’entusiasmo per la novità sopperisce alla penuria, inoltre ogni partita è una roulette russa fino all’ultimo giro di argano e l’ibrido PvPvE funziona. Tecnicamente c’è da levigare, alcuni elementi vanno rivisti ed è probabile che chi sognava un purosangue stealth rimarrà deluso. Tuttavia, se credete che chi si accontenta gode e che il prezzo sia ragionevole, allora potrebbe valere la pena scommettere su Hood: Outlaw & Legends perché, mentre il successo sul lungo periodo dipenderà dall’intervento degli sviluppatori, sul breve periodo e con gli amici giusti potrebbe intrattenervi per ore.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i5 7400@3.00Ghz, 16 GB Ram, GeForce 1050 Ti, SSD
Com’è, Come Gira: Texture e modelli non eccezionali, animazioni non proprio fluide, ambienti esterni affascinanti e atmosfera riuscita. Audio nella media. Sa regalare scorci ispirati, ma tecnicamente si può fare di meglio e bisogna scendere a compromessi su configurazioni come quella di prova (su e giù tra i 60 e i 30 fps in FullHD con le ombre su medio).

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Pro

  • Idea originale che ha del potenziale / Atmosfera azzeccata / Col team giusto può divertire e dare soddisfazioni.

Contro

  • Combat system grezzo / Necessita di contenuti / Diversi elementi da migliorare.
7.5

Buono

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