Immortal Realms: Vampire Wars – Recensione

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La gestione del nostro regno si basa su un’unica risorsa: il sangue. La scelta è invero tematica, ma alle volte forzata: perché mi serve sangue per potenziare un edificio?

Prima di passare ad altri argomenti, un’ultima cosa che, devo essere onesto, mi ha un po’ indisposto: le campagne delle tre fazioni vengono sbloccate strettamente nell’ordine deciso dagli sviluppatori. Mi rendo conto che i ragazzi di Palindrome Interactive possano avere i loro motivi per farci vivere la loro saga nell’ordine prestabilito, ma questa non è una serie televisiva. Neanche la Blizzard dei tempi d’oro impose un limite del genere con Starcraft, io me lo ricordo bene: quando mi arrivò il gioco dopo che ebbi letto la dettagliata recensione di cinque pagine su TGM 107 e ordinato il gioco per telefono, mi fiondai sui Protoss. E potei farlo, nonostante un messaggio degli sviluppatori di Irvine che mi pregava di iniziare a giocare con i Terran. Ma che me ne fregava a me di Jim Raynor?

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Se vi sta bene la totale assenza dell’aspetto narrativo, possiamo comunque impostare una partita Sandbox con una qualsiasi delle tre fazioni, decidendo anche dettagli come la classe del nostro eroe e la condizione di vittoria. In questa modalità Immortal Realms: Vampire Wars lascia al giocatore libertà di gestione, e quindi controllo sulla partita. Libero dalle redini della campagna scriptata, mi sono divertito e ho trovato anche un discreto bilanciamento della difficoltà, nè banale nè punitiva.

immortal realms vampire wars recensione

A parte il colore verdino, questa regione di mondo è uguale in tutto e per tutto alle altre tre.

Nulla cambia il fatto che siamo di fronte a un gestionale limitato all’osso, in cui non ci sono meccaniche distintive che sorprendano o intrighino giocatori avvezzi al genere. Una volta scesi sul campo di battaglia, la componente tattica restituisce un’esperienza compatta ma concettualmente rifinita. Le unità di ciascun esercito non sono molte, ma ciascuna di essa è dotata di abilità specifiche che le rendono interessanti da utilizzare nel modo più efficace durante gli scontri.

Non ho mai visto l’IA intraprendere attacchi mirati o provare manovre sui fianchi che mi mettessero in crisi.

Peccato non ci sia un multiplayer, perché non ho mai visto l’IA intraprendere attacchi mirati o provare manovre sui fianchi che mi mettessero in crisi. I terreni di scontro soffrono di scarsa varietà, e il riciclo degli asset coinvolge anche gli effetti sonori e le mappe dell’intero mondo di gioco: in teoria dovrebbe essere composto di quattro regioni distinte, in realtà è solo una con un filtro colore diverso. Siccome non mi piace sparare sulla Croce Rossa, parlerò poco del comparto grafico, non al passo con i tempi per qualità generale e animazioni; in quanto a stile, mi ha ricordato la mitica serie Boris e le “smarmellate” del direttore della fotografia Duccio. Per quanto riguarda l’audio, devo dire che non saprei commentarlo, nel senso che non me lo ricordo proprio. Ci ho giocato fino a poche ore fa, eppure è così mediocre che non mi ha lasciato niente. Almeno non è terribile.

In Breve: La premessa di Immortal Realms: Vampire Wars è l’unico aspetto intrigante, visto che ancora non sono molti i titoli in cui impersoniamo un anti-eroe. Da lì in poi, però, il gioco di Palindrome Interactive si perde in meccaniche viste e riviste, finendo per servire un’esperienza troppo piatta e insapore per i fini palati dei giocatori PC. Alcune meccaniche di base degli scontri tattici avrebbero potuto in parte risollevare il giudizio, ma le poche unità e soprattutto un’IA insufficiente affossano anche questa porzione di gioco. Insomma, un titolo approssimativo e affrettato che non mi sento di consigliare a nessuno. Andrà meglio la prossima.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2GHz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM, HDD
Com’è, Come Gira: Le opzioni grafiche sono piuttosto ricche, e non ho subito alcun calo di frame rate neanche con tutto a Ultra. Aiuta di certo la natura del gioco e l’assenza di effetti visivi degni di nota. Non ho riscontrato bug, né sono stato vittima di perniciosi crash.

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Pro

  • La modalità Sandbox dà pieno controllo al giocatore / Le abilità tattiche delle unità.

Contro

  • Sistema ludico piatto / L'IA rende gli scontri poco appassionanti / Grafica "smarmellata" / Narrazione poco profonda.
5.6

Insufficiente

Dopo traverse vicende in alcune cittá italiche, il nostro Solar Nico é sbarcato in terra d’Albione. Se da una parte ancora si da alla ricerca matta e disperata di un parco (ma anche un praticello va benissimo) per approfittare di qualsiasi mezza giornata di sole londinese, dall’altra Nicoló ha rassegnato ogni speranza all’idea di stare al passo della propria, sempre crescente, libreria Steam.

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