Ciò che manca a Una Nuova Divinità è un minimo di varietà in più
INDIPENDENZA
In linea di massima, i nuovi dungeon sono abbastanza ispirati, laddove gli enigmi necessitano di qualche secondo aggiuntivo di riflessione prima di riuscire a giungere a una soluzione. Questo è dovuto in in primo luogo alle nuove variabili citate poc’anzi, ma anche all’impossibilità di utilizzare pozioni giacché Zeus desidera che Fenyx dimostri di sapersela cavare da sé, senza alcun aiuto esterno.

Diversi enigmi richiedono il posizionamento delle casse metalliche per condurre l’elettricità da un punto a un altro.
Ciò che però manca a Una Nuova Divinità è un minimo di varietà in più. La formula di Immortals Fenyx Rising, seppur tutt’altro che originale, funziona proprio perché viene lasciata piena liberà al giocatore, che può così decidere se risolvere gli enigmi di una Cripta del Tartaro, andare alla ricerca di qualche scrigno nascosto, oppure superare una delle tante altre sfide accessorie, magari alternando queste attività per evitare che il gioco diventi ripetitivo. In questo primo DLC, invece, non esiste altro all’infuori dei dungeon, rendendo l’esperienza a tratti monotona. Persino una quantità maggiore di combattimenti, seppur semplicistici, avrebbe contribuito a movimentare un po’ il tutto, invece gli scontri con i mostri sono davvero sporadici. Ciò che non manca, invece, è una buona dose di armi e armature inedite: ogni oggetto di equipaggiamento dona a Fenyx nuovi bonus passivi, legati principalmente alla gestione della resistenza. C’è persino un pettorale che aggiunge un terzo salto a mezz’aria, oltre ai primi due già sbloccati nel gioco base.

I pochi combattimenti sono limitati a delle piccole arene e spesso sono anch’essi declinati sotto forma di sfida.
Intendiamoci, la breve durata dell’espansione (si porta a termine in una dozzina di ore) e la qualità comunque elevata dei puzzle rendono ugualmente Una Nuova Divinità un buon contenuto aggiuntivo. L’espansione ideata da Ubisoft Quebec è capace di stuzzicare il palato di chiunque abbia spolpato per bene le Cripte del Tartaro del gioco base ed è quindi alla ricerca di qualche altra sfida su quello stesso tenore, scevra però di qualsivoglia attività accessoria.
In breve: Una Nuova Divinità tenta di capitalizzare l’ottima prova di Immortals Fenyx Rising proponendo un’espansione quasi interamente focalizzata sui dungeon e sulla risoluzione di enigmi. Ambientata nella cornice dell’Olimpo, tanto colorata quanto ispirata, questa serie di puzzle è formata da una ventina di prove in grado di mettere sotto torchio le abilità dei giocatori, offrendo un livello di sfida più elevato rispetto a quanto abbiamo avuto modo di vedere nell’avventura principale. Peccato per l’assenza di varietà dovuta proprio alla volontà di concentrarsi solo sugli enigmi, che diventano così al contempo croce e delizia di questo DLC.
Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: A risoluzione 1440p con le impostazioni al massimo, ho accusato qualche problema di stuttering attivando la sincronizzazione verticale, che però è scomparso disattivando il v-sync e bloccando il frame rate a 60fps. Un problema tuttavia assente nel gioco base.
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