Metroid Prime: Federation Force - Recensione

3DS

Ricordate quant’era bello Metroid Prime? L’atmosfera, il level design divino, il gusto per la scoperta e l’elettrizzante sensazione di avere a che fare con una pietra miliare. Ecco, non troverete tutto questo in Federation Force, ché del capolavoro di Retro Studios ha solo il nome. Metroid Prime: Federation Force è un titolo dall’inequivocabile anima multigiocatore che fatica tantissimo a divertire se affrontato da soli, nonostante ce la metta tutta. Il risultato finale è lontano dall’apocalisse in terra Nintendo profetizzata dai fan più integralisti di Samus Aran che, all’annuncio del gioco, hanno mosso mari e monti per far cancellare un titolo all’apparenza indegno, tuttavia si tratta innegabilmente di un prodotto non per tutti. Vediamo assieme se avete la stoffa per diventare un marine della Federazione.

FOUR IS A MAGIC NUMBER

Se avete sottomano un gruppo di amici disposti a giocare in compagnia, allora Metroid Prime: Federation Force potrebbe divertirvi e non poco. La varietà è il punto forte della sua campagna, e non mancano i momenti in cui pirati spaziali e affini “escono dalle fottute pareti”, rigorosamente cuciti attorno a un sinergico lavoro di squadra.

metroid prime federation force 3ds immagine anteprima (10)Attivare interruttori multipli, fornire fuoco di copertura e coordinare le azioni rappresentano una grossa fetta del divertimento, così come decidere l’equipaggiamento prima di ogni sortita, distribuendo missili elementali, esche o oggetti curativi nel limitato inventario a disposizione di ogni esoscheletro. È possibile anche giocare online assieme a sconosciuti, ma riunire quattro forsennati che sbraitano ordini uno a fianco all’altro, tra improperi e one-liner, rimane la configurazione ideale a cui ogni videogiocatore dovrebbe ambire. Perché trovarsi da soli è una brutta eventualità nell’universo di Metroid Prime: Federation Force, non tanto per la potenza di fuoco: ogni esoscheletro può infatti equipaggiare fino a tre mod che garantiscono particolari bonus, e uno in particolare viene in aiuto ai lupi solitari garantendo doppia potenza di fuoco e resistenza agli attacchi nemici. Allo stesso modo, è possibile portare in gita fino a tre orbitali che faranno fuoco su ogni bersaglio nelle vicinanze: con un mod che ne amplifica l’attacco non vi sentirete mai disarmati contro qualsiasi minaccia.

Il problema risiede altrove, in particolare durante quelle situazioni che, in solitaria, rischiano di diventare una vera e propria tortura. C’è, ad esempio, una missione dove occorre recuperare dei dispettosi computer-sfera che fuggono per tutto il livello e riportarli nel punto di raccolta, facendo attenzione ai pirati spaziali che, per l’occasione, sfoggiano un sistema di mimetizzazione ottica. Una situazione che andrebbe affrontata con calma e metodicità, assegnando un paio di commilitoni al ruolo di scorta anche perché basta venir colpiti una volta per mollare la presa e correre nuovamente dietro al maledetto computer. Da soli è letteralmente l’inferno, e ci sono numerosi contesti simili; non aiuta poi il fatto che perdere la vita significa game over, con alcuni attacchi dei boss in grado di azzerare i punti ferita in un sol colpo. Giocando insieme è facile distribuire ricariche energetiche quando necessario, ma da soli alcuni momenti obbligano a non fare neppure un passo falso.

Il level design del gioco, del resto, è piatto, lineare e adatto a piccole sessioni; non c’è esplorazione e le stanze segrete (peraltro in bella mostra, da aprire con i missili dell’elemento apposito) contengono solo nuovi mod. Non è solo questione di frustrazione, ma anche di perdita di tempo e successiva noia, perché operazioni che andrebbero svolte all’unisono risultano più lunghe e noiose se affrontate da soli un passo alla volta, vedi le quattro sfere da spingere negli appositi alloggiamenti in una delle prime missioni. Va inoltre considerato che il tempo impiegato per il completamento influisce sul punteggio finale, indispensabile per conquistare le ambite medaglie che servono per sbloccare decorazioni, slot per i mod e missioni avanzate. Semplicemente, da soli perderete buona parte del divertimento.

QUELLA CACCIATRICE DI TAGLIE LÌ

Metroid Prime: Federation Force, come già detto, ha in comune con l’opera dei Retro Studios solo il nome, assieme a qualche comparsata di Samus che – almeno stando ai briefing del nostro capitano – pare risolvere da sola tutti i guai dietro le quinte tra spionaggio e sabotaggio, nonostante le fatiche dei nostri marine inscatolati!

metroid prime federation force 3ds immagine anteprima (10)Comprensibile, considerando che i nostri esoscheletri sono lenti e incapaci di trasformarsi in sfera o di sfoggiare abilità atletiche degne dell’armatura di Samus, mantenendo il cannone da braccio come unico punto in comune. Brutti anche da vedere, tanto per girare il coltello nella piaga, presentano un look super deformed che in un Metroid non aveva chiesto nessuno; fortunatamente possono essere abbelliti nei limiti della decenza con un serie di livree sbloccabili tramite accumulo di medaglie o amiibo. Tra quelli che ho potuto testare, la prevedibile statuetta di Samus conferisce i colori rosso/dorato della Varia Suit, garantendo nel contempo un bonus al numero di missili trasportabili, mentre una manciata di Pikachu, Marth, Kirby e compagni mi hanno regalato un tamarrissimo look scheletrico.

C’è di buono che non ho riscontrato rallentamenti neppure con il 3D attivo, mentre i comandi hanno sempre fatto il loro dovere. Ci sono due tipi di configurazione, entrambe godibili: la prima sfrutta il giroscopio per mirare, mentre l’altra si avvale dei comandi extra del New 3DS tra pulsanti e analogico destro, offrendo un layout più familiare per chi ama giocare gli FPS col pad. Metroid Prime: Federation Force si rivela ottimo anche per ammazzare il tempo nella modalità Blast Ball, dove due squadre da tre giocatori si azzuffano per spingere in porta una palla tra gioco sporco e bonus vari. Non è lo Speedball per la nuova generazione, ma un paio di partite le ruba volentieri.

Le carenze di Metroid Prime: Federation Force passano in secondo piano se si gioca assieme ad altri marine ma, ovviamente, vengono esaltate all’ennesima potenza giocando da soli. La varietà delle missioni è notevole, arrivando addirittura a comprendere brevi parentesi stealth al di fuori degli esoscheletri, ma un level design piatto come pochi e l’imperdonabile assenza di tutte quelle caratteristiche necessarie per stampare il logo di Metroid sulla confezione ridimensionano un giudizio globale che deve tenere anche conto delle magagne che i lupi solitari si troveranno a fronteggiare. Non è l’affronto imperdonabile che taluni asserivano prima ancora di provare il gioco, certo, ma neppure si rivela un acquisto imprescindibile.

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Pro

  • Grande varietà di missioni.
  • Tecnicamente convincente.
  • Spassoso da giocare assieme.

Contro

  • Level design non pervenuto.
  • Da soli fa acqua da tutte le parti.
  • Di Metroid ha solo il nome.
7

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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