MLB The Show 21 è un titolo che funziona su tutta la linea, equilibrato e strutturato in maniera tale da essere appetibile a tutti

Rispetto ad altre modalità “a figurine”, Diamond Dynasty è molto generosa in quanto a premi e ricompense.
L’APPREZZABILE INTEGRAZIONE DEL CROSSPLAY FRA PLAYSTATION E XBOX RAPPRESENTA UN UNICUM NEI TITOLI SPORTIVI SUL MERCATO
MI FACCIO LO STADIO
Come ho scritto nell’introduzione, MLB The Show 21 si è presentato ai nastri di partenza con un quantitativo tutto sommato limitato di modifiche e di novità rispetto alla scorsa stagione. Il passaggio alla nuova generazione di console e l’approdo su nuovi sistemi hanno probabilmente spinto il team di San Diego Studio a non pigiare troppo sull’acceleratore, lavorando di cesello su elementi che necessitavano di una messa a punto. Assoluta protagonista della categoria “inutile, ma piacevole” la nuova opzione che permette di costruire il proprio impianto sportivo (solo su PS5 e Xbox Series X|S). Chi ama dedicarsi alla progettazione troverà di che divertirsi grazie a un parco opzioni sufficientemente ampio e, tra creazioni spartane o pacchiane, mastodontiche o contenute, circondate da montagne innevato o immerse tra i grattacieli della downtown di una metropoli a stelle e strisce, potrà dare libero sfogo alla propria fantasia.
Di maggior rilievo, ma non stravolgenti, tutta una serie di modifiche relative al sistema di sviluppo e crescita dei giocatori. Da quest’anno Diamond League e Road To The Show sono maggiormente connesse tra loro, con la possibilità di portare il proprio alter ego virtuale creato per la modalità carriera all’interno del roster della “lega di diamante” per velocizzarne la crescita.
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