Endless Dungeon – Recensione

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Una base spaziale tecnologicamente avanzatissima, un nucleo in avaria, un manipolo di improbabili eroi, e naturalmente robot, mostri e spettri a dozzine fra cui farsi strada. Questo è Endless Dungeon, il roguelite d’azione tattica di Amplitude Studios.

Sviluppatore / Publisher: Amplitude Studios / SEGA Prezzo: 29,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Coop Online PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: 19 ottobre

Vista anche la natura relativamente di nicchia dei giochi sviluppati finora da Amplitude Studio, l’universo narrativo della serie Endless non è fra i più famosi la fuori, ma secondo me riesce facilmente a essere uno dei più intriganti almeno nell’ambito sci-fi. In sostanza, si basa sul fatto che una volta nell’universo c’era questa razza avanzatissima (gli Endless, appunto) che riusciva a creare meraviglie di ogni tipo grazie al potere di una risorsa dorata, la Dust.

Da allora però le cose per gli Endless sono andate maluccio, dato che sono quasi del tutto scomparsi; rimangono però le loro meraviglie tecnologiche, che spesso sono contese fra le varie razze e popoli che abitano l’universo creato dallo studio francese. Proprio in una ex stazione degli Endless che ha la simpatica particolarità di intrappolare tutte le astronavi che passano nelle vicinanze è ambientato Endless Dungeon.

ENDLESS DUNGEON OF THE ENDLESS

Come avevamo accennato nell’anteprima di ormai quasi un anno e mezzo fa, Endless Dungeon riprende alcuni dei concetti alla base del precedente esperimento roguelite di Amplitude, Dungeon of the Endless.

ENDLESS DUNGEON UNISCE ACTION E STRATEGIA

A una componente action, che ci vede gestire fino a tre eroi tutti dotati di armi e abilità in una modalità che ricorda i twin-stick shooter, va infatti a unirsi una componente strategica e di gestione delle risorse: ogni porta che apriremo nella nostra esplorazione dei vari livelli della stazione ci garantirà infatti Industria, Scienza e Cibo, tre risorse che potremo utilizzare rispettivamente per costruire torrette su alcuni nodi prestabiliti, ricercare nuove torrette o potenziare quelle già esistenti, e per potenziare i nostri eroi o creare medikit. Potremo inoltre costruire generatori che aumenteranno la produzione di una o dell’altra risorsa, ma occhio perché con l’avanzare nei livelli questi generatori rimarranno indietro, non garantendoci più i loro benefici: bene quindi usare con oculatezza le risorse (banalmente, se siete al primo piano mettere torrette su ogni slot libero è controproducente).

Endless Dungeon Recensione

Ehh, quante domande fai Sweeper! Prendi in mano un’arma e spara!

Come tutti i roguelite, anche in Endless Dungeon la sconfitta fa parte del gioco. Se i primi due livelli ci vanno relativamente leggeri, con il terzo lo scalino si fa più netto, ma niente paura: anche se dovessimo perdere i nostri eroi, o fallire nel compito di proteggere il robottino dorato che ci accompagna, verremo catapultati al Saloon, accogliente hub di gioco nel quale potremo lavorare sulla progressione orizzontale dei vari eroi e delle loro armi – per la verità piuttosto limitata e basata su soli miglioramenti statistici – oltre a conoscere i vari residenti della stazione, e cosa vogliono scoprire dai suoi meandri. La scelta di quali zone affrontare (nove più il nucleo) è resa più interessante dalle “quest” specifiche di ogni personaggio: Cartie, per esempio, vorrà saperne di più sulle forme di vita della stazione e sugli esperimenti fatti al suo interno (di solito ammazzando insetti sempre più grandi). Completare queste missioni sbloccherà ulteriori possibilità di potenziamento dell’eroe.

MEGLIO IN COMPAGNIA

Quando uno sviluppatore decide di avventurarsi in un genere nel quale ha poca esperienza, c’è sempre una certa apprensione; i caotici scontri di un twin-stick shooter sono infatti quanto di più lontano si possa immaginare dai ragionati turni che pianifichiamo quando giochiamo a Endless Space 2 o a Humankind. Qui però Amplitude Studios ha ben dimostrato di non aver preso sottogamba il progetto. Endless Dungeon è un roguelite che fin da subito è un piacere da prendere in mano, con controlli rapidi e un ritmo che riesce bene a tirare alta l’attenzione: il tempo per ragionare su quali porte aprire e dove mettere le torrette c’è tutto, ma non prendetevela troppo comoda perché il gioco non esiterà a mandarvi occasionalmente contro ondate di mostri che metteranno alla prova la vostra preparazione.

C’È UNA DIFFERENZA MOLTO MARCATA FRA GIOCARE DA SOLI O CON ALTRI GIOCATORI

Proprio in questo si evidenzia quello che è uno dei pochi problemi del gioco, e cioè il fatto che la differenza fra giocare con compagni controllati dall’IA o con altre persone è come il giorno e la notte. Intendiamoci, anche nel primo caso siamo comunque di fronte a un roguelite di ottima qualità caratterizzato oltretutto da una presentazione di alto livello sia dal punto di vista visivo (incredibilmente, visti i tempi, il gioco è anche ben ottimizzato nonostante di effetti a schermo ce ne siano in quantità) che da quello sonoro – non smetterò mai di amare i beep boop del robottino – ma resta il fatto che i compagni dell’IA sono efficaci giusto un po’ di più di una delle varie torrette che possiamo portarci in giro, anche a causa della poca varietà di ordini che possiamo dargli, limitati a “stai qui” o “vieni con me”; e anche la possibilità di cambiare istantaneamente l’eroe che stiamo controllando non è certo lo stesso rispetto ad avere altri giocatori con cui possiamo coordinarci, comunicare, ragionare sulle strategie da perseguire e in generale poter fare affidamento quando si tratta di avere a che fare con i nemici. Quindi tenete a mente questo assioma: bello da soli, molto meglio in compagnia.

Endless Dungeon Recensione

In che senso Special Wave? Non bastavano quelle normali??

Al di là di questo, c’è veramente poco da criticare a Endless Dungeon. Giusto qualche animazione un po’ scoordinata, qualche raro nemico che si incastra in un muro, e uno sfortunato crash che ci ha colto durante una sessione in cooperativa (per fortuna la partita è stata salvata per l’host, ma non per l’altro giocatore, che non ha potuto beneficiare dei progressi); cose, insomma, che immaginiamo possano essere risolte con una certa rapidità nel corso dei prossimi giorni. Per il resto, siamo di fronte a un roguelite a cui forse manca quel “qualcosa in più” che lo possa rendere il prossimo Hades, ma che rimane un prodotto molto valido.

In Breve: Endless Dungeon è un roguelite action molto valido, che combina la necessità di essere scaltri sui nostri piedi (e indici sul grilletto!) a elementi strategici da non sottovalutare. Già buono in solitario, migliora di molto se giocato in compagnia.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: RTX 3060, Ryzen 3600, 16 GB RAM, SSD NVMe
Com’è, Come Gira: Davvero curato dal punto di vista visivo, e anche ben ottimizzato (che di questi tempi non si può dare per scontato). È capitato un crash.

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Pro

  • Combina bene action e strategia / Lato “sparacchino” davvero soddisfacente (con gli eroi giusti) / Artisticamente molto curato.

Contro

  • Giocato in solo non rende altrettanto / Un po’ più di varietà di armi non avrebbe guastato
8.5

Più che buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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