Cosa arriva tutte le primavere? Come dite, l’allergia? No, intendevo qualcosa di più piacevole… il baseball, e nello specifico, MLB The Show 21! Come dite, preferite l’allergia? Vabbè, prendo la mazza e vi faccio cambiare idea pacificamente…
Sviluppatore / Publisher: Sony San Diego Studio / Sony Interactive Entertainment Prezzo: 69,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Online e Locale PEGI: 3 Disponibile Su: PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S
Il 2021 è un anno che entrerà nella storia di MLB The Show. Non tanto per chissà quale motivo di natura tecnico/strutturale – come avrò modo di spiegare in seguito in questi ambiti ci troviamo di fronte a un titolo sviluppato nel solco della tradizione – quanto per una importante novità di carattere “distributivo”.
Dopo essere stato sin dalle sue origini un’esclusiva PlayStation, la serie sviluppata da San Diego Studio abbraccia da questa stagione anche la concorrenza trasportando palline, mazze e guantoni su Xbox One e Xbox Series X|S. Un esordio in pompa magna, reso ancora più interessante dall’inserimento sin dal day one nell’Xbox Game Pass.
MAZZE, PALLINE E GUANTONI
“Marco, cosa ne pensi della serie di MLB The Show?”. Domanda semplice, risposta altrettanto semplice. Citando una delle grandi menti della civiltà moderna, posso sintetizzare il tutto in poche e semplici parole: “bella bella in modo assurdo”. Un giudizio eccessivo? Forse. Può essere che mi sia lasciato trascinare dall’entusiasmo e abbia dato troppo spazio all’appassionato di baseball che c’è in me. Una cosa però è certa. MLB The Show 21 è un gran gioco. Anni e anni di lavoro del team di sviluppo hanno portato infatti a raggiungere un livello qualitativo che ha pochi eguali nel mondo dello sport simulato, e che in diversi elementi dovrebbe essere preso come esempio da altri giganti del settore. MLB The Show 21 è un titolo che funziona su tutta la linea, equilibrato e strutturato in maniera tale da essere appetibile a tutti.
È un gioco accessibile pur senza sacrificare il realismo, un risultato questo ottenuto grazie alla modulabilità dell’esperienza, adattabile in ogni suo elemento. Non solo tanti parametri che consentono di impostare difficoltà e intelligenza artificiale della cpu, ma numerose opzioni relative alla gestione di ogni situazione. Lancio e battuta propongono diversi schemi di controllo, alcuni semplici e immediati, altri complessi e difficili da padroneggiare. Tocca al giocatore scegliere come comportarsi, decidendo quanto sarà difficile colpire la pallina, trovare la zone di strike, muovere la difesa o correre tra le basi. Pad alla mano ci troviamo quindi di fronte a una simulazione eccelsa, che replica ogni singola dinamica del baseball in maniera fedele e precisa.
Anche abbandonato il diamante, MLB The Show dimostra una completezza invidiabile. Il parco modalità è davvero ricco, con un poker composto da Road To The Show, March To October, Diamond Dinasty e Franchise a farla da padroni. Carriera singola, gestione di una franchigia MLB nella sua interezza, stagioni “sintetizzate” giocando solo gli incontri chiavi e l’immancabile modalità a figurine (in stile Ultimate Team di FIFA) sono gli ingredienti principali di una portata davvero ricca, in grado di tenere impegnati per un anno e più.
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