OVERPASS – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Zordix Racing tira fuori un corsistico ispirato ai weekend dei fanatici dell’off-road, moltiplicando 4×4 per trovare un risultato unico nel panorama motoristico virtuale.

Sviluppatore / Publisher: Zordix Racing / Bigben Interactive   Prezzo: €39,99   Localizzazione: Testi   Multiplayer: Competitivo online   PEGI: +6  Disponibile su: PC, PS4, Xbox One, Switch

Di solito non amo particolarmente fare paragoni, robe come “è tipo Tizio ma così” per descrivere un gioco, rischia di svilire la sua personalità se usato a sproposito. Eppure questa volta non riesco proprio a negarmi di farne addirittura tre: perché OVERPASS è il Death Stranding dei racing game, il Dark Souls dell’offroad e, nondimeno, la versione sotto steroidi delle sezioni in jeep di Uncharted 4 (gulp! ndMario).

È un gioco di guida, assolutamente, pure parecchio simulativo, ma anche una corsa ad ostacoli su bestioni a trazione integrale, decisamente biologica, come il misto di fango, muschio e ghiaia di cui ci ritroveremo coperti dopo qualche decina di metri. I pneumatici che cercano trazione, scavando come trivelle assetate di petrolio e dipingendo con sfumature di marrone l’abitacolo, opera d’arte di chi misura la virilità con lo sporco più che con la velocità. Un’attività animalesca, bifolca, di quelle che una volta portate a termine meritano una birra ghiacciata; macchina contro natura, sfida delle sfide che assume i contorni eroici della scalata.

QUESTIONI DI FANGHIGLIA

Sicuramente la particolarità di OVERPASS non sta nelle modalità, divise in una carriera strutturata ad albero e i classici eventi singoli, dove scegliere location e tracciato per poi cercare ripetutamente il record mondiale. Ciò che rende il titolo Zordix unico è invece il modo di affrontare la gara, di base contro il tempo ma in pratica contro la Natura.

Overpass recensione Overpass racing game Overpass off-road

Vedere all’orizzonte un muro del genere fa decisamente impressione, ma questo è nulla con un differenziale bello bloccato.

È qui che trova senso il primo paragone, quello con Death Stranding, perché come nell’opera di Hideo Kojima anche qui bisogna avere piena coscienza del terreno che andiamo a solcare, della sua consistenza (talmente convincente da sentirla sulle mani) e delle infinite insidie che non si sforza nemmeno di nascondere. OVERPASS gioca tutto sull’inerzia del mezzo nei sali-scendi, sulla trazione che i capienti motori di buggy e quad (scelti tra top brand come Arctic, Polaris, Yamaha e Suzuki) riescono a sviluppare, ma anche sull’abilità tutta manuale del pilota/giocatore nel posizionare le ruote in modo corretto per non rimanere impantanati, cercando sempre di appoggiarne almeno un paio su un terreno sicuro.

È così che nasce un level design cinico, bastardo, sorprendentemente stimolante

È come fare trekking. Se poi non bastassero gli ostacoli naturali, infido pietrisco, fiumi da guadare, sentieri sconnessi, salite zuppe di pioggia e discese talmente ripide da rendere quasi inutili i freni, i track designer si sono sadicamente divertiti ad aggiungere qua e là montagnette di pneumatici, gradoni di cemento, piattaforme mobili, ponti strettissimi e tronchi grezzi che mirano a spezzare in due l’assale. È così che nasce un level design cinico, bastardo, sorprendentemente stimolante, diviso tra scalate e gare a ostacoli, che dà un nuovo significato allo slogan “la potenza è nulla senza il controllo”. È la simulazione motoristica che più di tutte si avvicina ai concetti ludici del platform.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Un off-road nudo e crudo, spietato, intenso e immerso. nella natura
  • Bellissimi panorami e track design eccellente.
  • Fantastica gestione dei terreni.

Contro

  • Sbavature nella gestione fisica.
  • Qualche singhiozzo nel frame rate.
  • Quad e buggy, per quanto efficaci, sono mezzi abbastanza bruttini.
7.5

Buono

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