Planet Zoo - Recensione

PC

È stato particolarmente difficile trovare l’introduzione giusta per cominciare l’articolo dedicato all’ultimo titolo di Frontier. Di solito ho la possibilità di scegliere tra un caleidoscopio di citazioni abbastanza ricco, soprattutto per i generi videoludici che spesso mi trovo a recensire, mentre in questo caso ho vissuto una sorta di blocco dello scrittore. Il motivo è presto detto: come accennai in sede di anteprima del gioco, questo è per me un genere difficile da gestire, se non altro perché comprende al suo interno una serie di meccaniche che un purista dei gestionali può cogliere con maggiore facilità, confrontandole se vogliamo con titoli dello stesso genere. E ve lo dico perché Planet Zoo è veramente un piccolo gestionale coi fiocchi, creato ad hoc per intrattenere tutti quei giocatori che, almeno una volta, hanno sognato di costruire il bioparco dei loro sogni.

LA CONOSCENZA È TUTTO

Muovere i primi passi all’interno del gioco sviluppato da Frontier può essere insidioso, a patto chiaramente che non si voglia dedicare un po’ di tempo alle fasi di tutorial, importantissime non solo per comprendere a fondo il pannello di costruzione (vi garantisco, è fondamentale!), ma anche tutte quelle piccole sfaccettature che è bene tenere in considerazione dall’inizio quando si vuole costruire il proprio zoo partendo da zero.
Il primo consiglio è quello di affacciarsi al pannello Carriera, suddiviso per un numero di scenari piuttosto variegato completabili con un livello di stelle da uno a tre, in cui potremo entrare in contatto non solo con quanto detto sopra, ma anche con i diversi biomi disponibili situati in giro per il mondo. Come in una partenza in salita si parte dalle cose più semplici, pertanto incominceremo a gestire delle strutture già ampiamente avviate, in cui ci verrà semplicemente chiesto di far fronte ai problemi meno insidiosi. Dalla gestione dei recinti alle varie dotazioni appetibili da inserire nei diversi habitat vissuti dagli animali, il nostro ruolo comincia pian piano a delinearsi, attivandosi al 100% negli scenari più avanzati, dove saremo costretti a costruire il nostro bioparco da zero.Planet Zoo Recensione PC

La gestione del bioparco è tutta nelle vostre mani, quindi ricordatevi ciò che avete imparato nel tutorial

Se non avrete skippato ogni dialogo e informazione, allora saprete già come giocare d’anticipo, evitando così i problemi di bad management più gettonati: per dire, scegliete l’animale prima di costruire il recinto e magari datevi una letta alla sua scheda nella zoopedia, così da fare meno fatica in seguito per gestire le necessità di quest’ultimo.
Planet Zoo tiene conto di tantissimi fattori legati alla macro/micro gestione del nostro parco ed è per questo che la fase di carriera si rivela preparatoria per il mondo della modalità sandbox e sfida. Come suggerito dai nomi, queste due sezioni del titolo ci permettono di amministrare liberamente tutto ciò che abbiamo imparato, rivelandosi quindi più soddisfacenti per i giocatori un pelino più navigati.
In diversi momenti vi verrà richiesto di considerare nell’insieme moltissime variabili diverse, come la temperatura dell’habitat, la socialità, il livello di dotazioni e la loro presenza prolungata nel recinto, la nascita e persino il livello di cura con cui il nostro staff avrà modo di servire cibo e acqua per tutto lo zoo. Per aiutarci in questa impresa apparentemente titanica interviene un tool di costruzione veramente essenziale, da non sottovalutare giacché permette di effettuare modifiche e costruzioni grazie a pochi semplici passaggi.

STAI ATTENTO IN CLASSE

A livello di gameplay Planet Zoo riesce a fare affidamento su un sistema ormai consolidato nel tempo, in cui traspare la maturità degli sviluppatori dopo aver gestito titoli come Planet Coaster e Jurassic World Evolution. Ogni pannello inserito nel gioco si rivela esaustivo sia a livello di interfaccia, minimale e capace di farti arrivare subito all’occhio eventuali problemi da risolvere nel parco, che a livello di gestione appunto, questo perché tutte le informazioni economiche, o quantomeno non strettamente legate agli animali nello specifico, vengono raggruppate in pannelli di facile consultazione.Planet Zoo Recensione PC

L’editor è davvero dettagliato e ricco di funzioni da sfruttare per ogni evenienza

Per dire, cliccando sui visitatori del parco possiamo ricevere preziosi consigli su quelle piccole modifiche da apportare per rendere migliore la loro permanenza e, conseguentemente, guadagnare più soldi per sostenere la struttura del bioparco, modificando dei semplici parametri nei menù appositi (prezzo biglietto, merchandising, etc). La zoopedia è così facile da consultare, ma anche gratificante da leggere, che si è rivelata anche piacevole da proporre a un pubblico molto più giovane. Unire questo fattore alla gestione completa dei nostri amici animali presente nello zoo chiude un’equazione composta da momenti piacevoli, in cui ci siamo volutamente presi una pausa dal nostro ruolo imprenditoriale solo per ammirare la cura con cui i medesimi vivono il proprio habitat.
A livello grafico ci troviamo di fronte a un prodotto intrigante e ben caratterizzato, se non altro perché riesce a rendere giustizia agli animali dello zoo (veramente dettagliati, poi la telecamera immersiva è veramente bella da usare) ma anche ai visitatori di quest’ultimo, che invece appaiono più cartooneschi ma non per questo meno credibili.

Alla fine della fiera Planet Zoo si è rivelato un prodotto completo, appagante ma soprattutto in grado di intrattenere un pubblico diversificato, se vogliamo anche diverso da un’utenza più affezionata al genere. Grazie alla sua interfaccia intuitiva, accompagnata da una grafica intrigante e da una completa localizzazione in lingua italiana, il gioco riuscirà a farsi apprezzare per quello che è: un gestionale a tema bioparco preciso e dettagliato.

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Pro

  • Frontier confeziona proprio bei gestionali.
  • Gli animali del parco sono bellissimi.
  • Graficamente bilanciato tra realismo e finzione.

Contro

  • La campagna poteva essere meglio gestita.
8

Più che buono

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