Samsung SSD T7 Touch 500 GB – Recensione

La procedura è questa: si installa e si lancia il programma Samsung Portable SSD su un computer, si stabilisce una password, si memorizzano una o più impronte digitali e, quando decideremo di applicare il blocco, l’unità T7 diventerà accessibile solo dopo aver ripassato lo stesso dito.Collegandolo a un altro computer, invece della partizione dei dati, il drive presenterà al sistema operativo un volume in sola lettura con la versione iniziale del software. Ma basterà passare il dito sul lettore, perché questa partizione venga ‘sganciata’ dal sistema operativo e compaia quella coi nostri dati al suo posto. Una protezione comoda e intelligente, che dovrebbe soddisfare anche le esigenze delle aziende che, per un motivo o per l’altro, devono fornire i propri dipendenti di un drive esterno sufficientemente sicuro.

SFONDARE UN PORTONE APERTO

La primissima versione (1.1) del protocollo USB era già troppo lenta alla sua epoca, e non sarebbe mai stata in grado di sopportare le quantità di dati che trasferiamo oggi con i nostri PC. Già con la versione 2.0, le distanze si sono avvicinate notevolmente e i drive esterni potevano essere usati per stoccare i dati “che non si usano spesso” o quelli da trasferire, in agilità, tra un computer e l’altro. Ma con le porte USB 3.0 i drive esterni diventavano fruibili come quelli interni per ogni tipo di operazione, permettendoci – per esempio – di stoccare una virtual machine e di usarla direttamente con il software di virtualizzazione, con penalità trascurabili nelle prestazioni.

Oggi, in condizioni ottimali, il T7 Touch trasferisce un gigabyte al secondo, permettendo di visualizzare un filmato in 4K in tempo reale, di eseguire qualunque programma e di accedere a qualunque dato al suo interno a velocità indistinguibili, se non migliori, di quelle di un drive SSD su porta SATA3. L’unica cosa che lo può battere in velocità è un drive SSD interno su slot M.2, naturalmente a patto di avere un chipset adatto. A questo si aggiungono le opzioni di sicurezza e la loro peculiare praticità: se vi servono uno o due terabyte di spazio per dati sensibili, personali, aziendali, e volete essere certi della loro inviolabilità, poche soluzioni sembrano essere più adatte di questo drive.

Voto: 9.6

 

Torna alla prima pagina…

Articolo precedente
ASUS TUF GAMING VG27QM recensione

ASUS TUF GAMING VG27QM – Recensione

Articolo successivo

Dark Core Pro RGB – Recensione

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata