ASUS ROG Strix Go 2.4 – Recensione

La caratteristica più importante per noi giocatori è l’algoritmo di cancellazione intelligente dei rumori di fondo

Le cuffie sono dunque compatibili con qualsiasi apparecchio provvisto di una porta USB: console (Switch inclusa), computer, smartphone e tablet – ma per questi ultimi solo quelli che hanno una porta di tipo C. Noi abbiamo eseguito i test con un telefono Honor 9X e con diversi PC, senza mai riscontrare problemi: la ricezione è stabile entro i 5 metri e tollera la presenza di una parete. Per tutto il resto, invece, c’è il classico jack stereo con microfono. La resa dell’audio è molto competitiva: non dispone di un meccanismo di enfasi personalizzato come quello di Creative, ma il suono prodotto dagli altoparlanti è vivo, profondo, preciso e pulsante, caratterizzato da bassi pompati il giusto e da alti secchi e ben distinti.

ASUS ROG STRIX GO 2.4 Recensione

Il software (tanto il “vecchio” Armoury II, quanto il successore in beta Armoury Crate) permette poi di aggiungere effetti di simulazione ambientale e di modificare i parametri di equalizzazione, ma ci ha lasciati molti perplessi quando abbiamo attivato il virtual surround: non c’è stato verso di farlo funzionare. Abbiamo provato anche ad agire sull’apposito sottosistema audio di Windows 10, ma senza risultati. Nell’attesa che questo aspetto venga sistemato, preferiamo accogliere le ROG Strix Go 2.4 per quello che sono: delle eccellenti cuffie stereofoniche, che danno ottimi risultati sia nell’ascolto della musica, sia in quello di film e videogiochi.

ASUS ROG STRIX GO 2.4 Recensione

QUALCHE PICCOLA IMPRATICITÀ

ASUS si è indubbiamente sforzata per ridurre al minimo la quantità di porte e pomelli presenti sull’unità principale, ma ha commesso qualche piccolo errore. Quasi tutte le funzioni sono accessibili tramite due pulsanti sul padiglione sinistro: quella che sembra una rotella è invece una levetta che si può spostare nelle direzioni di scorrimento, alzando e abbassando il volume, ma si può anche pigiare per ammutolire il microfono. Questa doppia funzione è a nostro avviso piuttosto scomoda: capiterà molto spesso di disinserire la voce cercando di abbassare il volume e vice versa. Fastidioso, mentre si stanno impartendo istruzioni on line.

Un secondo tasto funzione si occupa invece dei comandi multimediali, dando la possibilità di mettere in pausa o avviare la riproduzione della musica, avanzare o retrocedere di una traccia. Per avanzare dobbiamo premerlo due volte, per retrocedere tre. Non è proprio il massimo della praticità, visto che è piuttosto difficile da raggiungere con le dita. Infine, la cuffia ci avvisa di tutte le variazioni di stato sovrapponendo alla musica una voce femminile. È una soluzione che permette di capire cosa avviene senza togliere la cuffia, ma noi preferiamo i cari vecchi led colorati, magari sulla punta del microfono, che sono così semplici da vedere e da interpretare.

Voto: 8.4

 

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