Proseguiamo con l’installazione del sistema. Preparate le fascette.
È il momento di infilare l’alimentatore nell’apposito vano, accedendo dal lato posteriore della scheda madre. Sì, quello nella foto non è ancora il CX750F ma quello che avevamo usato per recensire l’H100i. Nel frattempo lo abbiamo sostituito. Prima di inserire l’alimentatore nel case, collegate i cavi che vi servono, in particolare quelli per l’alimentazione generale, quello/i del processore centrale, almeno un cavo PCI Express per le schede video e il cavo con 4 porte SATA. Collegate alla scheda madre tutti i cavetti del case, seguendo le indicazioni del manuale della scheda.
Ora bisogna appoggiare il case sul piano in posizione “sdraiata”, in modo che il processore sia rivolto verso l’alto. Prendete i due bracci del waterblock e legateli al meccanismo di montaggio fornito in dotazione con la scheda madre. Questa parte dipende essenzialmente dalla CPU e dal socket che usate, per cui dovrete seguire le indicazioni adatte sul manuale del dissipatore. Una volta fatto ciò, rialzate il case e montate il/i drive da 2,5” sulle apposite placche. Fate passare i cavi nelle fascette col velcro, possibilmente meglio di quanto abbia fatto io, da bravo imperfezionista.
A questo punto potete collegare tutti i cavi di alimentazione rimanenti alla scheda madre, alla scheda video e alle altre eventuali espansioni. Come potete osservare, nel vano principale del case 4000D il disordine è davvero ai minimi termini, dato che i pochi cavi presenti sono neri e si mimetizzano facilmente, mentre tutti gli altri scorrono dietro al case. Una volta richiuso quest’ultimo, potete finalmente accendere il computer e usare il software iCUE per impostare gli effetti di illuminazione come preferite.