I driver da 50mm forniscono un suono preciso e pulito, con un range di frequenze che va da 20 a 40.000 Hz
LE QUANTUM ONE NON SI LASCIANO INTIMORIRE NEANCHE DAI GENERI MUSICALI Più ESTREMI
SOFTWARE E COMODITÀ D’USO
Con un peso di circa 380 grammi e una pressione esercitata sulle orecchie di più di 600 grammi, le Quantum One non sono certo le cuffie più leggere che potremmo indossare, ma si rivelano comode e facili da sopportare, anche a lungo. Benché non si faccia riferimento da nessuna parte ad accorgimenti specifici per chi indossa gli occhiali, le Quantum One si comportano bene anche in questo caso, evitando di pesare sulla montatura.
I cavi di collegamento sono calzati e scivolano bene, sono piuttosto lunghi e non danno fastidio durante l’uso. In tutta sincerità, però, non ho trovato particolarmente piacevole la presenza del grosso pomello centrale sul cavo USB, la cui funzione è per altro poco incisiva: al suo posto, avrei preferito un’altra rotella sul corpo principale. La funzione di head tracking funziona molto bene ma può perdere il baricentro: in quel caso è previsto un pulsante che permette di centrare la posizione delle cuffie in qualsiasi momento. Il software è ben strutturato e copre tutte le funzioni del dispositivo, dall’equalizzatore all’illuminazione RGB, passando per l’aggiornamento del firmware e la calibrazione iniziale.
C’è da dire che dopo l’installazione iniziale del software, sebbene non fosse richiesto esplicitamente, ho dovuto riavviare il computer prima di riuscire a effettuare la calibrazione del prodotto. Ma sono davvero intoppi piccolissimi, per un’azienda al debutto nel nostro settore e per un prodotto che difficilmente sarebbe potuto essere migliore.