Oculus Quest 2 – Recensione

Ho testato la funzionalità pass-through con la sua visione in bianco e nero provando ad accendermi la pipa. È stato un gesto incredibilmente stupido

Un aspetto rilevante di qualsiasi hardware che lavora senza essere collegato all’alimentazione è ovviamente la batteria, che in questo caso garantisce un’autonomia fra le due e le tre ore, a seconda del tipo di esperienza che state provando. Per i giochi più fisici è un tempo più che abbondante, almeno per la mia capacità muscolare e polmonare, mentre in altri casi ci si può ritrovare senza carica con una certa facilità, specie se ci si è scordati di mettere il visore in ricarica dopo la sessione precedente. Anche in questo caso, comunque, ci vengono in aiuto battery pack opzionali che raddoppiano o triplicano la nostra permanenza nella realtà virtuale, grazie a prodotti di Facebook o altri costruttori. L’aspetto fondamentale cui stare attenti è la compatibilità con la ricarica a 5V di tensione e 2.4A di corrente; chi lo sa, magari potreste già avere in giro per casa qualcosa che fa al caso vostro, magari che usate per lo smartphone. L’ultimo ninnolo di cui vi parlerò e l’Oculus Link, un semplice cavo, il cui potere non si può ignorare.

Avrà un aspetto semplice, ma non sottovalutate l’utilità dell’Oculus Link.

Sì, Oculus Link è un cavo, ma il suo potere non si può ignorare

Certo, ho appena finito di dire che non avere cavi intorno è fantastico, e non me lo sto mica rimangiando, ma è inutile girarci attorno: non ci si può aspettare più di tanta potenza di calcolo da un dispositivo mobile. Come ogni giocatore PC, c’è sempre una parte di me che vuole Teraflop, Teraflop e ancora Teraflop. Con un cavo in fibra ottica e connettori USB-C di elevata qualità (quindi non necessariamente quello venduto da Facebook, come abbiamo spiegato nelle VR Machine della rivista per il primo modello), potrete collegare il Quest 2 al vostro PC, in modo tale che si prenda carico del lavoro computazionale; così facendo avrete accesso a giochi disponibili solo su Rift come Asgard’s Wrath, o addirittura titoli nativi per altre piattaforme VR per PC, come il già citato e imprescindibile Half Life: Alyx.

GAMING AND BEYOND

L’immediatezza è uno dei punti di forza anche per quanto riguarda il settaggio iniziale, per il quale basta un paio di minuti e un account Facebook. Ahia, siamo arrivati al tasto dolente. Tale scelta è stata criticata da molti, e capisco che i motivi di diffidenza abbiano ragione d’essere, specie considerando storie come quella di AggregateIQ e Cambridge Analytica. D’altra parte, cosa dovrei pensare del mio account Microsoft, su cui sono collegati Windows, il mio Xbox Game Pass (PC) e un indirizzo di posta elettronica?

oculus quest 2 recension

Con i suoi frequenti DLC, è difficile abbandonare Beat Saber.

La questione è molto delicata e complessa, e ciascuno di noi ha tutto il diritto di avere una propria opinione e condividerne i meriti online per un sano confronto dialettico, ma sappiate che se volete utilizzare Quest 2, al momento le regole sono queste. Quantomeno, è possibile definire alcuni settaggi della privacy in maniera indipendente dalle vostre preferenze su Facebook, mantenendo quindi un certo distacco tra quello che fate in realtà virtuale e sul social network di Menlo Park. Vivere sulle spalle di un gigante dell’era dell’informazione ha comunque i suoi indubbi vantaggi, come una visione globale che va al di là del gaming puro e semplice.

Continua nella prossima pagina…

Articolo precedente
Game & Watch Super Mario Bros recensione

Game & Watch Super Mario Bros – Speciale Hands On

Articolo successivo
ryzen 5900x recensione

AMD Ryzen 9 5900X – Recensione

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata